Cronaca
Controversia sull’ospite russo a «Les Etoiles» all’Auditorium di Roma

Kiev esprime la sua contrarietà alla presenza di ballerini russi al gala della danza «Les Etoiles», in programma oggi e domani all’Auditorium di Roma. Anton Gerashchenko, ex consigliere del ministero dell’Interno ucraino, ha denunciato su X che la partecipazione all’evento di Elizaveta Kokoreva e Dmitry Smilevsky del Bolshoi sia stata mantenuta segreta fino all’ultimo.
Le frasi dell’esperto di danza russo
Gerashchenko cita una recente intervista di Kokoreva al critico Graham Spicer, in cui la ballerina afferma che nell’ambito dell’«operazione militare» si discute «solo in famiglia». Inoltre, evidenzia che in teatro ci si concentra solo sul lavoro. L’ex consigliere contesta le parole del direttore artistico di «Les Etoiles», Daniele Cipriani, sul senso dell’evento e della partecipazione dei ballerini russi. Gerashchenko afferma che l’armonia e l’unità dei popoli devono poggiare sulla pace e sulla bellezza, non sulla guerra e il genocidio.
L’invito
Gerashchenko invita gli appassionati del balletto russo a guardare la performance della giovane ucraina Sasha Paskal, che ha subito gravi conseguenze a causa di un attacco russo. Cipriani sottolinea che «Les Etoiles è in miniatura un mondo senza frontiere», dove le stelle della danza convivono, arricchendo l’arte attraverso le loro diverse origini. Concludendo, Cipriani afferma che l’arte è un’«arma» per promuovere benevolenza e giustizia, ribadendo che l’obiettivo del gala, intitolato «Danza della pace preventiva», è quello di predisporre il pubblico a questi sentimenti.
Cronaca
Destra sovranista al fianco di Alemanno: apericena a Rieti per le grane legali

EventoChoc: Un’apericena per sostenere l’ex sindaco Gianni Alemanno in carcere? Scopri chi si schiera al suo fianco!
La controversa storia dietro l’evento
Un’apericena insolita sta per scuotere Rieti, organizzata per sostenere Gianni Alemanno, l’ex sindaco di Roma condannato a 22 mesi nel caso Mondo di Mezzo. Da dicembre scorso, Alemanno è tornato in carcere per aver violato la messa in prova ai servizi sociali. Ma cosa spinge un evento del genere? Numerosi esponenti della destra sovranista hanno risposto alla chiamata, trasformando una semplice cena in un raduno che promette sorprese e dibattiti accesi.
Gli ospiti che non ti aspetteresti
Tra gli ospiti confermati c’è l’ex presidente della Regione Francesco Storace, che su X ha dichiarato: “Ci andrò volentieri perché le cose vanno dette senza paura”. Non solo: anche Simone Di Stefano, ex leader di CasaPound e ora a capo di Exit, e Luca Malcotti, vice segretario generale dell’UGL ed ex consigliere regionale, hanno aderito. Immagina il mix di personalità che potrebbe emergere – un incontro da non perdere per chi ama i retroscena politici!I dettagli che stuzzicano la curiosità
L’iniziativa è curata dai militanti del movimento Indipendenza, con figure come il vice segretario Chicco Costini e Beppe Lauria in prima linea. L’evento, ospitato al ristorante Da Chef in largo Velino Fratelli Conti, includerà un dibattito seguito da un concerto con Francesco Mancinelli, Silvia Preda e Nicolò Olivieri. Sul volantino si parla di una petizione per Alemanno, con un contributo di 15 euro per l’apericena (ingresso libero) e donazioni extra per le sue spese legali. Chissà quali segreti emergeranno durante la serata?
Cronaca
Castagne importate etichettate come italiane: sequestrati 54 mila pacchi

IngannoMadeInItaly Hai mai comprato castagne pensando fossero autenticamente italiane, ma in realtà venivano dall’estero? 😲 Scopri come la Guardia di Finanza ha sgominato un maxi-falso alimentare!
Il Sequestro Sbalorditivo
Immagina di aprire una scatola di castagne con il tricolore italiano ben in vista, ma al suo interno si nasconde un inganno internazionale. La Guardia di Finanza ha messo le mani su 54.000 confezioni di castagne in un’azienda agroalimentare nel Viterbese, scoprendo che il prodotto arrivava dall’estero nonostante l’imballaggio gridasse “made in Italy”.
L’Inganno che Ti Lascerà a Bocca Aperta
Non solo l’etichetta principale sfoggiava orgogliosamente il tricolore, ma le vere informazioni sulla provenienza erano nascoste in piccolo su un’etichetta secondaria sul retro. Un trucco astuto che poteva facilmente confondere i consumatori, facendoli credere di acquistare un prodotto genuino del Bel Paese. Chissà quante persone sono cadute in questa trappola!Le Misure contro l’Azienda
Per il titolare dell’azienda, non è finita con il semplice sequestro: è scattato un ammonimento severo sulle regole da seguire per rendere trasparente la provenienza dei prodotti. Un avvertimento che potrebbe sconvolgere l’intero settore agroalimentario – e tu, stai attento a cosa compri la prossima volta!
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