Cronaca
Ritorno in Atac per la guida della metro

La capotreno Cotral, famosa per la sua passione per il volley, ha ricevuto un nuovo incarico come macchinista ad Atac dopo un complesso iter legale avviato nel 2021. La sua vicenda era emersa l’estate scorsa, quando i colleghi l’avevano vista in tv mentre arbitrava gli Europei di pallavolo Under 22 durante un permesso sindacale. Il passaggio da Cotral ad Atac è stato ufficializzato in seguito a una delibera della Regione Lazio, ma la dipendente ha presentato ricorso per il reintegro nella municipalizzata per i trasporti. Lo scorso 20 dicembre è arrivato il via libera giuridico e dal 2 gennaio non è più in servizio sulla Roma-Lido, in attesa di entrare in servizio come macchinista dopo le procedure necessarie.
L’INCHIESTA DISCIPLINARE
La polemica sulla capotreno è iniziata lo scorso luglio, quando i colleghi l’hanno segnalata per aver utilizzato tre giorni di distacco sindacale per arbitrarsi in Olanda, dove ha diretto diverse partite. Nonostante i permessi fossero concessi per svolgere attività di servizio, la donna è stata ripresa in diretta tv e ha ricevuto un’accusa di irregolarità. Già nel dicembre 2022 era stata oggetto di controlli per aver utilizzato permessi sindacali con le stesse modalità, arbitrando partite di volley invece di partecipare alle attività di rappresentanza sindacale, come specificato dalla segreteria: «Distacchi e permessi non possono essere utilizzati per scopi privati».
I PROVVEDIMENTI
Le segnalazioni hanno portato a un’accertamento dell’irregolarità, che ha comportato un primo provvedimento disciplinare. Secondo i sindacati Cotral, il provvedimento per le partite arbitrate nel 2022 ha comportato due giorni di sospensione. Nonostante ciò, l’impiegata ha continuato la sua attività di arbitro, lavorando come Capo Treno e ora macchinista. Attualmente è affiliata alla serie A di volley e dovrà conciliare il suo impegno sportivo con il nuovo ruolo nel trasporto pubblico.
Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano
La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma
Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
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