Cronaca
Sequestro di hashish in valigia

Scacco ai corrieri della droga di Roma Est. Due uomini sono stati arrestati dal VI Distretto di polizia Casilino dopo essere stati sorpresi in via Ortona de’ Marsi, nel Fosso San Giuliano di Castelverde, con un valigione contenente oltre 7,2 chili di hashish, che avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro sul mercato. I due, Antonio Silvestri, 45 anni, e Marco Greco, 35 anni, sono stati visti confabulare vicino a un’Audi A3 bianca e, alla vista della polizia, hanno mostrato segni di evidente agitazione.
I SOSPETTI
I poliziotti hanno richiesto supporto e si sono diretti verso la fermata dell’autobus dove Greco ha tentato di scappare, lanciando il suo smartphone dietro una siepe. Gli agenti sono riusciti a fermarlo e recuperare il cellulare. Contemporaneamente, Silvestri è stato bloccato nell’auto. Un controllo sui loro precedenti ha rivelato che entrambi erano già noti alle forze dell’ordine e residenti a Guidonia.
La perquisizione della vettura, a noleggio, ha portato alla scoperta di circa 70 panetti di hashish, confezionati in gruppi di cinque con nastro plastificato nero, evidenziando la probabile provenienza dello stupefacente. Tuttavia, la perquisizione delle rispettive abitazioni ha dato esito negativo.
INDIRIZZI DEL NARCOTRAFFICO
Le indagini sono avviate per risalire alla filiera del narcotraffico. Si ipotizza che l’hashish possa essere stato importato dall’Olanda, con collegamenti ai gruppi attivi nell’area Est della Capitale, o sia passato attraverso il porto di Civitavecchia. Un anno fa, in quest’area, un giovane napoletano era stato trovato gravemente ferito dopo una rapina, episodio che resta legato a una spirale di violenza nel territorio. Le indagini sul carico di hashish sono solo all’inizio e gli inquirenti attendono risultati dall’analisi del telefonino sequestrato.
Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano
La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma
Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
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