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Ladro ucciso dalla guardia giurata, il vigilante riceve il supporto del quartiere: “Non siamo razzisti”

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Ladro ucciso dalla guardia giurata, il vigilante riceve il supporto del quartiere: “Non siamo razzisti”

Il quartiere di Tomba di Nerone si schiera compatto dalla parte di Antonio Micarelli, la guardia giurata che il 6 febbraio ha sparato e ucciso un ladro durante un tentativo di furto nell’abitazione di una vicina. Nonostante il ritorno apparente alla normalità, l’incidente continua a essere il principale argomento di discussione tra i residenti.

Voci dal quartiere

I residenti difendono Micarelli, che avrebbe sparato una decina di colpi dopo aver sorpreso un gruppo di ladri. Tuttavia, alcuni abitanti esprimono risentimento nei confronti dei media per aver dipinto il quartiere come razzista. Una signora afferma: “Noi siamo stufi dei furti – che mi importa quando mi svaligi casa se sei bianco o nero?” Altri, come Ilaria, respingono la narrazione razzista, sostenendo che “Dare una piega razzista a questa storia è orrendo, stiamo parlando di una vicenda dove il razzismo non c’entra nulla.”

Le indagini

Nel frattempo, le indagini proseguono per identificare i complici del ladro deceduto, Anton Ciurciumel. I carabinieri stanno visionando le telecamere di sorveglianza e sono in cerca di una Fiat Punto utilizzata dai fuggitivi. Si è appurato che Ciurciumel non era solo, ma aveva almeno altri tre complici all’interno dell’appartamento, dove avevano preso in ostaggio una badante di 61 anni.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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