Attualità
Spari da un’automobile a Nettuno provocano il gambizzamento di un 36enne

Colpi in strada a Nettuno: automobile accosta e partono dei colpi di pistola. Gambizzato un uomo, indagini in corso.
Immagine di repertorio
Spari in strada a Nettuno. I colpi sono partiti da un’automobile e hanno raggiunto un uomo di 36 anni alla gamba sinistra. Non appena scattato l’allarme, nella serata di ieri, lunedì 10 febbraio, la vittima è stata trasportata in ospedale, dove è stata accolta in codice rosso. Indagini in corso.
Gambizzato a Nettuno: cosa è successo
Come anticipato, i fatti risalgono alla serata di ieri, lunedì 10 febbraio 2025, e sono avvenuti in via Rosario Livatino, a Nettuno. Ad essere colpito è stato un uomo di 36 anni: è stato proprio lui a raccontare agli agenti della polizia di Stato, che adesso indagano sul caso, cosa è accaduto nella terribile serata di ieri.
Come da lui stesso riportato, il trentaseienne ha visto affiancarsi a lui un’automobile. A bordo c’erano delle persone che non conosceva. Una di loro avrebbe estratto una pistola e gliela avrebbe puntata contro, sulle gambe. Poi ha fatto fuoco. La macchina è ripartita subito dopo, lasciando l’uomo a terra.
L’arrivo dei soccorsi
L’allarme è partito immediatamente. Sul posto sono arrivati subito gli operatori del pronto soccorso sanitario del 118 che si sono precipitati verso il trentaseienne, lo hanno trasportato a bordo di un’ambulanza e lo hanno condotto in ospedale. Una volta raggiunta la struttura, l’ospedale di Anzio, al triage le condizioni del trentaseienne sono state valutate con un codice rosso. Ancora adesso si trova in prognosi riservata, ma fortunatamente non si troverebbe in pericolo di vita.
Oltre agli operatori del pronto soccorso, in breve tempo sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia di Stato. I poliziotti hanno immediatamente aperto le indagini per cercare di fare chiarezza sull’accaduto e rintracciare nel minor tempo possibile gli autori dell’aggressione.
Attualità
A Roma, rete contro gli abusi sulle donne: dai rifugi ai centri per gli aggressori

RomaControLaViolenza: Scopri come una rete innovativa a Roma sta rivoluzionando la protezione delle donne vittime di abusi, con sorprese che potrebbero cambiare tutto!
Immaginate una città come Roma che si trasforma in un baluardo contro la violenza sulle donne: una rete di supporto che unisce case rifugio e centri per maltrattanti, offrendo non solo riparo, ma anche percorsi di cambiamento radicale. Questa iniziativa sta catturando l’attenzione di tutti, ponendo domande affascinanti su come la prevenzione e l’aiuto possano davvero fare la differenza in scenari quotidiani.
La rete di supporto in azione
In questa rete, le donne trovano più di un semplice rifugio; si tratta di un ecosistema che include programmi di counseling e attività comunitarie, stimolando curiosità su come queste misure stiano influenzando migliaia di vite. Ma c’è di più: i centri per maltrattanti non sono solo punitivi, bensì educativi, con approcci che potrebbero sorprendere, invitando a riflettere su cicli di violenza interrotti prima che sia troppo tardi.
I risultati che stanno facendo scalpore
Dati preliminari suggeriscono impatti positivi, con storie di rinascita che emergono da questa rete, lasciando tutti a chiedersi: e se Roma fosse solo l’inizio di una rivoluzione nazionale?
Attualità
Nel Lazio, 1,5 milioni di instabili mentali: proposta di legge per psicologi in ogni ASL

SaluteMentaleNelLazio Immagina se 1,5 milioni di persone nel Lazio stessero lottando in silenzio con disturbi mentali: scopri la proposta rivoluzionaria che potrebbe cambiare tutto!
Nel cuore del Lazio, un numero sconcertante di 1,5 milioni di individui affronta quotidianamente le sfide dei disturbi mentali, un dato che solleva interrogativi profondi sul benessere emotivo della comunità. Questa situazione, spesso sottovalutata, sta spingendo verso un dibattito acceso su come migliorare l’accesso a supporto professionale.
La sfida nascosta
Esperti e associazioni segnalano che questi disturbi, che vanno dall’ansia alla depressione, influenzano la vita quotidiana di migliaia di persone, rendendo urgente un intervento strutturato. “La salute mentale non è un lusso, ma un diritto”, come sottolineato da fonti autorevoli nel settore.La proposta che potrebbe fare la differenza
In risposta a questa emergenza, una proposta di legge mira a introdurre psicologi in ogni ASL del Lazio, offrendo un aiuto accessibile e tempestivo. Questa iniziativa, se approvata, rappresenterebbe un passo decisivo verso una società più attenta e inclusiva, suscitando curiosità su come potrebbe evolversi il panorama della cura mentale in Italia.
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