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Terribile malattia cardiovascolare minaccia di far perdere le gambe a un bracciante

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Terribile malattia cardiovascolare minaccia di far perdere le gambe a un bracciante

Un bracciante indiano di 46 anni è attualmente ricoverato in prognosi riservata nella terapia intensiva dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dopo aver subito l’amputazione di una gamba e rischiando di perdere anche l’altra. La sua condizione non è stata attribuita a un avvelenamento, ma piuttosto a una grave patologia cardiovascolare.

Mancanza di avvelenamento

I medici, guidati dal professor Francesco Vesarci, hanno escluso qualsiasi esposizione a sostanze chimiche. “Non abbiamo traccia che possa trattarsi di esposizione a sostanze chimiche. Si tratta solo di illazioni”, ha spiegato il primario dell’Unità di terapia intensiva cardiologica. L’uomo ha affrontato difficoltà nel comunicare, poiché non parla italiano, e la sua tempestiva ammissione nel sistema di emergenza è stata cruciale per la sua sopravvivenza. Attualmente, è in fase di miglioramento, ma l’amputazione dell’altra gamba resta una possibilità.

Indagini in corso

La procura ha aperto un’indagine per esaminare le circostanze della sua malattia. Inizialmente si era ipotizzato un avvelenamento legato all’ambiente di lavoro, ma le affermazioni mediche hanno portato a un cambiamento nella direzione delle indagini. Le forze dell’ordine stanno cercando di chiarire perché il 46enne abbia atteso così a lungo prima di recarsi in ospedale, sottolineando che si era già presentato in altre due strutture sanitarie prima di essere trasferito a Latina.

Riflessione della comunità

In merito alla situazione, Gurmukh Singh, presidente della comunità indiana del Lazio, ha commentato: “È una cosa incredibile, una brutta storia. Dico sempre ai ragazzi che devono stare attenti. Se perdi il lavoro puoi ritrovarlo, ma la vita è una sola”. Le parole di Singh evidenziano la gravità della situazione e l’importanza della sicurezza sul lavoro.

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

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Donna scivola nel Tevere e rischia di annegare: i vigili del fuoco intervengono per un salvataggio in extremis a Roma

SalvataggioSullaRiva Hai mai immaginato cosa succede quando una tranquilla giornata a Roma si trasforma in un thriller mozzafiato? Proprio sul fiume Tevere, una donna ha vissuto un momento di puro terrore, rischiando di affogare in acque gelide e impetuose, ma i coraggiosi vigili del fuoco l’hanno salvata in extremis!

Immagina la scena: una passeggiata lungo il Tevere che improvvisamente vira verso il dramma. La donna è scivolata e finita in acqua, lottando contro la corrente in un momento che ha tenuto con il fiato sospeso tutti i testimoni. “I vigili del fuoco sono intervenuti con rapidità”, come riportato dai presenti, trasformando un potenziale disastro in una storia di eroismo.

Il Momento del Pericolo

In un batter d’occhio, la situazione è precipitata. La donna, forse distratta o sfortunata, è caduta nel fiume, affrontando correnti imprevedibili che hanno reso il salvataggio una vera sfida. Chi l’ha vista racconta di un’angoscia palpabile, con secondi che sembravano ore.

L’Intervento Eroico

I vigili del fuoco, sempre pronti all’azione, hanno sfoderato il loro addestramento d’élite. Con barche e attrezzature specializzate, hanno raggiunto la donna in tempo record, dimostrando ancora una volta perché sono i veri eroi della città. Non crederai a quanto sia stato vicino il pericolo!

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

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Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!

In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.

Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica

Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?

Perché l’ANPI è al centro del dibattito

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.

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