Attualità
A Roma esiste un 14enne che non è registrato all’Anagrafe dal Comune

Nella capitale italiana, si registra un caso paradossale relativo a un 14enne che, per il Comune di Roma, non esiste. Il ragazzo, nato il 19 dicembre 2010 all’ospedale Sant’Eugenio, non ha mai visto registrato il proprio atto di nascita dagli Uffici dell’Anagrafe, il che lo priva di documenti essenziali come la carta d’identità e l’abbonamento Atac.
Nonostante ciò, il giovane risulta riconosciuto dallo Stato grazie alla tessera sanitaria e al passaporto, e frequenta regolarmente la scuola. L’Amministrazione comunale è stata informata della situazione e ora spetta al Tribunale di Roma risolvere la questione, ordinando al Comune di redigere un nuovo atto di nascita che renda il ragazzo ufficialmente cittadino romano.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la vicenda è emersa durante il rinnovo dell’abbonamento Atac, quando i genitori hanno scoperto l’assenza di registrazione del figlio. Contattando l’Anagrafe, hanno appreso che l’atto di nascita si era probabilmente smarrito durante il trasferimento dall’ospedale. Nonostante le ricevute di trasmissione dimostrino che il documento era stato inviato “alle 10.40 del 20 dicembre 2010”, non è mai stato registrato.
A seguito della scoperta, i genitori del ragazzo hanno sporto denuncia alla Procura della Repubblica, che sta indagando sulla questione di omissione d’atti d’ufficio. La situazione comporta vari disagi per il ragazzo, come l’impossibilità di ottenere documenti ufficiali e la non contabilizzazione nel calcolo della Tari, rendendolo invisibile nel nucleo familiare per il Comune. Tuttavia, per lo Stato italiano, il giovane è un cittadino regolarmente registrato. Per sanare questa anomalia, sarà necessario l’intervento del giudice, che potrà ordinare la registrazione del nuovo atto di nascita.
Attualità
Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro i tentativi di sfruttare il 25 aprile

25AprileSottoAssedio Scopri le rivelazioni shock di Marina Pierlorenzi dell’ANPI contro chi cerca di sfruttare il Giorno della Liberazione!
In un momento di tensioni crescenti, Marina Pierlorenzi, figura di spicco dell’ANPI, sta facendo parlare di sé con un appello che potrebbe cambiare il modo in cui celebriamo il 25 aprile. Immaginate: un simbolo della Resistenza che denuncia tentativi di “parassitare” una data così sacra per l’Italia. Quali forze stanno cercando di manipolare questo evento storico? Le sue parole stanno accendendo dibattiti accesi, attirando l’attenzione di migliaia di persone curiose di sapere cosa c’è davvero dietro.
Le accuse che stanno scuotendo l’opinione pubblica
Pierlorenzi non usa mezzi termini nel suo discorso, accusando apertamente “strumentalizzazioni e tentativi di parassitare il 25 aprile”. Questo richiamo all’azione solleva interrogativi su gruppi o partiti che potrebbero sfruttare la memoria della Liberazione per fini personali. È un invito a riflettere: chi sono i veri custodi di questa eredità, e quali rischi corriamo se permettiamo abusi?Perché l’ANPI è al centro del dibattito
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, con Pierlorenzi in prima linea, sta mobilitando i suoi sostenitori per proteggere il significato originale del 25 aprile. Tra commemorazioni e proteste, emergono storie di resilienza che potrebbero ispirare un nuovo movimento. Ma cosa succederà se queste denunce non vengono ascoltate? L’interesse cresce, e le reazioni sui social stanno già virando verso l’inaspettato.
Attualità
Fan di Jovanotti scoprono auto distrutte e svuotate dopo il concerto

Jovanotti #Roma #Concerto Immaginate di lasciare un’esibizione epica del vostro artista preferito, solo per scoprire che le vostre auto sono state prese di mira da vandali – è successo davvero ai fan di Jovanotti!
Dopo l’attesissimo concerto del celebre cantautore italiano a Roma, decine di fan si sono ritrovati di fronte a una scena sconcertante: veicoli danneggiati e svaligiati nei parcheggi vicini. Testimonianze raccolte sul posto raccontano di finestrini in frantumi, oggetti rubati e un senso di shock diffuso, lasciando tutti a chiedersi chi potrebbe aver orchestrato un atto così sconsiderato. Ma c’è di più: voci di social media stanno inondando la rete con foto e video che mostrano l’entità del danno, alimentando dibattiti accesi su sicurezza e organizzazione eventi.
Il dramma nei parcheggi
Le prime segnalazioni sono arrivate nelle ore successive al concerto, con fan che descrivevano scene caotiche e un’improvvisa ondata di rabbia. “Abbiamo parcheggiato fiduciosi, ma al ritorno era tutto un disastro”, ha condiviso un testimone, evidenziando come l’euforia della serata si sia trasformata in frustrazione. Le autorità locali hanno avviato indagini per identificare i responsabili, mentre la comunità online si interroga: è un caso isolato o un problema più ampio legato a grandi eventi?Reazioni che fanno discutere
In un’epoca in cui i social pullulano di condivisioni, i fan hanno trasformato la loro indignazione in viralità, con hashtag come #JovanottiDisastro che stanno conquistando migliaia di interazioni. Ma cosa succederà ora? Le storie emergenti promettono colpi di scena, con possibili rivendicazioni e misure di sicurezza rafforzate per i prossimi show – non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che sta catturando l’attenzione di tutti!
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