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Cronaca

Case occupate alle porte di Roma: l’emergenza degli inquilini e le minacce subite

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Case occupate alle porte di Roma: l’emergenza degli inquilini e le minacce subite

A Pomezia, in via Catullo, si segnalano occupazioni abusive di alloggi popolari, trasferimenti illeciti tra appartamenti e ristrutturazioni in nero, in una zona che funge da piazza di spaccio a pochi passi dal centro. Le quattro palazzine coinvolte, affittate dal Comune di Roma negli anni ’70 e ’80, ospitano inquilini regolarmente iscritti all’Anagrafe, ma molti residenti ignorano gli abusi che avvengono.

«Denunciare alle forze dell’ordine – dicono – è escluso. Abbiamo paura. Le minacce in stile Casamonica qui sono all’ordine del giorno. Temiamo per la nostra incolumità». Residenti sottolineano la mancanza di controlli da parte delle autorità e l’impossibilità di capire come un inquilino agli arresti domiciliari possa occupare un’abitazione. «Rimaniamo sconcertati. Ci chiediamo anche per quale motivo la polizia locale di Pomezia non abbia mai verificato la titolarità di chi vive in alcuni appartamenti».

LE DINAMICHE

Le occupazioni avvengono spesso non per necessità, ma per estorcere il controllo su un territorio, creando una rete di fiducia tra gli occupanti. Quando un inquilino regolare muore, la casa viene immediatamente occupata da qualcuno di fidato nel racket. Le famiglie oneste aspettano che il Campidoglio avvii controlli per l’assegnazione di nuovi appartamenti, poiché i contratti d’affitto in via Catullo sono scaduti. Il Dipartimento Patrimonio ha pubblicato una manifestazione di interesse per nuovi locatori che scade a breve.

Molti dei residenti regolari sono nuclei monoreddito, coppie di pensionati o disoccupati che non possono sostenere affitti elevati. «Non si tratta di nuovi inquilini – precisano dal Campidoglio – piuttosto di coloro che già vivono nelle nostre case popolari i cui contratti devono essere rinnovati attraverso procedure ad evidenza pubblica».

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Mozione discutibile in Assemblea capitolina: rinominare Via Nazionale in Via della Costituzione

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Mozione discutibile in Assemblea capitolina: rinominare Via Nazionale in Via della Costituzione

PotrebbeRomaCambiarePerSempre Via Nazionale a un passo dal diventare ‘via della Costituzione’ – un’idea che sta accendendo polemiche e curiosità in tutta la città!

La Proposta che Sta Infiammando l’Aula Capitolina

Immaginate una delle strade più iconiche di Roma, via Nazionale, ribattezzata in onore della Costituzione italiana del 1948. È proprio questo il colpo di scena che potrebbe accadere presto, se l’Assemblea Capitolina approva la mozione in calendario. Con la giunta pronta a dare il via alle procedure toponomastiche, i romani si chiedono: sarà l’inizio di una vera rivoluzione urbana?

I Protagonisti Dietro l’Iniziativa

La scintilla è stata accesa dal gruppo Roma Futura, con i consiglieri Giovanni Caudo e Tiziana Biolghini in prima linea. Caudo ha spiegato con passione: “A Roma manca una strada dedicata alla Costituzione, mentre altre città come Bologna e Palermo l’hanno già fatto”. Questa mossa, presentata in vista della festa del 2 giugno, promette di trasformare un simbolo storico in un tributo nazionale – ma riuscirà a convincere tutti?

Perché Questa Scelta Potrebbe Sconvolgere la Città

Se la mozione passa, il sindaco sarà chiamato ad avviare il percorso amministrativo per il cambiamento. I proponenti sottolineano la posizione strategica di via Nazionale, vicina al Quirinale – dove il Presidente della Repubblica veglia sulla Costituzione – e alla Corte Costituzionale, oltre a sfociare in piazza della Repubblica. Eppure, c’è un punto dolente: Roma è piena di vie dedicate a re, papi e battaglie, ma nessuna alla nostra carta fondamentale. Un vuoto che potrebbe essere colmato, scatenando dibattiti infuocati tra i cittadini.

La Storia Nascosta di via Nazionale

Non si tratta solo di un nome: via Nazionale è un pezzo di storia dal 1873, nata dalle visioni di monsignor de Merode, un mix intrigante di religioso e immobiliarista. Pensata per collegare la stazione Termini al cuore di Roma, ha ospitato gioielli come Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia dal 1892, e il Palazzo delle Esposizioni del 1883. Da allora, è rimasta pressoché immutata, con piani recenti per un tratto tranviario che potrebbe rivivere. Ma un ribattezzamento? Potrebbe essere l’aggancio definitivo per renderla un’attrazione mondiale!

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San Felice Circeo: il mistero del 17enne scomparso si risolve

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San Felice Circeo: il mistero del 17enne scomparso si risolve

HaiMaiSentitoDiUnGiovaneTalentoDelCalcioScomparsoNelNulla? #MisteroASanFeliceCirceo #ScomparsaInattesa

La scomparsa che ha tenuto tutti col fiato sospeso

Immagina un tranquillo paesino come San Felice Circeo che si trasforma in una caccia al tesoro umana: un ragazzo di 17 anni è scomparso all’improvviso ieri sera, lasciando la famiglia in preda all’ansia e scatenando una mobilitazione senza precedenti. Cosa potrebbe spingere un giovane a sparire nel nulla dopo una semplice discussione familiare? Le autorità, incuriosite e allertate, hanno lanciato un’operazione di ricerca intensiva, con carabinieri, polizia locale, capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e persino gruppi di protezione civile dei dintorni che si sono uniti per setacciare ogni angolo.

Il colpo di scena: ritrovato e in forma smagliante

E se ti dicessimo che il mistero si è risolto quasi per magia? Il ragazzo, che si era allontanato volontariamente senza nemmeno il cellulare per non essere rintracciabile, è stato avvistato e ritrovato in paese durante la mattinata successiva. Incredibilmente, era in buone condizioni, ma le autorità non hanno corso rischi: è stato immediatamente sottoposto a controlli medici dal personale del 118. E c’è di più – scopri che questo non è un adolescente qualunque, ma una vera promessa del calcio giovanile, che milita nell’AS Savio Calcio di Roma e aveva attirato l’attenzione di tutti con l’appello disperato per le sue ricerche. Che avventura inaspettata potrebbe nascondere questa storia?

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