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Condanna a 20 anni di carcere per un 23enne dopo l’uccisione di Kasem Kasmi nella sparatoria a Frosinone

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Condanna a 20 anni di carcere per un 23enne dopo l’uccisione di Kasem Kasmi nella sparatoria a Frosinone

Mikea Zaka, 23 anni, è stato condannato a vent’anni di carcere per l’omicidio di Kasem Kasmi, avvenuto a marzo 2024 allo Shake Bar di Frosinone. La sentenza è stata pronunciata oggi dal giudice per l’udienza preliminare Antonello Bracaglia Morante, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, riconoscendo le attenuanti generiche. Zaka era accusato di omicidio e ricettazione dell’arma con cui ha sparato al 27enne, deceduto quasi immediatamente a causa di un colpo al collo.

La dinamica dell’omicidio

I fatti si sono svolti nello stesso mese in cui Zaka si trovava al bar con amici, quando il gruppo di Kasem Kasmi si è avvicinato. In seguito a una discussione, Zaka ha estratto un’arma, esplodendo sette colpi, colpendo mortamente Kasem. Dopo l’omicidio, il gruppo di Zaka è fuggito, ma è stato fermato dalla Squadra Mobile di Frosinone.

Le dichiarazioni di Zaka

Mikea Zaka si è poi costituito, dichiarando di aver agito per difendersi, affermando di essere stato in passato vittima di aggressioni da parte del gruppo di Kasmi a causa della sua relazione con l’ex della vittima. La polizia ha avviato indagini anche nel contesto dello spaccio di droga, in seguito al suo precedente arresto per possesso di sostanze stupefacenti, per cercare di chiarire il movente del delitto.

I familiari di Kasem Kasmi e i suoi amici, che sono rimasti feriti durante l’incidente, si sono costituiti parte civile nel processo.

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

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Morte sul lavoro a Frosinone: operaio crolla in fabbrica per malore

TragediaSulLavoro Hai mai pensato a quanto possa essere imprevedibile un normale giorno di lavoro? Scopri i dettagli sconvolgenti di un incidente fatale in fabbrica che sta facendo discutere tutti!

In una mattina come tante, un operaio di Frosinone si è sentito improvvisamente male mentre era al suo posto di lavoro, trasformando una routine quotidiana in una tragedia inaspettata. Le autorità stanno indagando sulle circostanze esatte, con testimoni che parlano di un evento rapido e misterioso, lasciando tutti a chiedersi cosa potrebbe averlo causato. Questo caso solleva domande importanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema che colpisce milioni di persone.

Le Prime Indagini

Fonti vicine alle indagini rivelano che l’operaio, impegnato in attività standard, ha accusato sintomi improvvisi prima di crollare. Gli esperti stanno esaminando fattori come le condizioni ambientali e lo stress lavorativo, alimentando la curiosità su potenziali rischi nascosti che potrebbero riguardare chiunque.

Impatto sulla Comunità

La notizia ha scosso la comunità locale, con molti che si interrogano su come prevenire simili incidenti. Testimoni oculari descrivono scene di caos e urgenza, ricordandoci quanto sia fragile la vita quotidiana.

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

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Emanuela Orlandi, l’ex poliziotto preda di un gruppo criminale in trappola orchestrata

MisteroSvelato La scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbe nascondere una trappola orchestrata da un gruppo misterioso, con un ex commissario di polizia al centro di rivelazioni scioccanti che stanno facendo tremare l’Italia!

Immaginate una storia che unisce intrighi internazionali, un rapimento calcolato e un ex commissario di polizia finito nella rete di un’organizzazione oscura: è questo il caso di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 che continua a ossessionare le indagini. Fonti affidabili suggeriscono che il sequestro non fu un atto isolato, ma parte di una trappola ben pianificata, con dettagli che emergono solo ora e lasciano tutti a chiedersi: chi c’è davvero dietro?

La Trappola Orchestrata

Le prime tracce indicano che ‘l’ex commissario della polizia’ potrebbe aver giocato un ruolo inaspettato, attirato in un inganno che ha sconvolto le autorità. Testimoni parlano di un gruppo organizzato che ha teso la rete, con manovre che ricordano spy thriller hollywoodiani – ma è tutto vero, e le prove stanno emergendo.

Rivelazioni Sconvolgenti

Nuove informazioni, filtrate da indagini recenti, aggiungono pezzetti al puzzle: ‘le hanno teso una trappola’ non è solo una frase, ma un indizio che punta a connessioni internazionali. Gli esperti si interrogano su motivazioni nascoste, alimentando teorie che vanno dal crimine organizzato alle ombre del Vaticano – una vera caccia al tesoro per chi ama i misteri irrisolti.

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