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Il barista riconosce Accetti e afferma che Mirella indossava la maglia dell’amica.

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Il barista riconosce Accetti e afferma che Mirella indossava la maglia dell’amica.

A distanza di otto mesi dalla prima audizione, Giuseppe Calì, ex barista e testimone nel caso delle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, ha fornito nuove informazioni alla commissione bicamerale d’inchiesta. Nel suo intervento, ha ribadito le sue precedenti dichiarazioni, sottolineando il riconoscimento di Marco Accetti, un cliente noto del bar.

Dettagli sul giorno della scomparsa

Calì ha confermato che “prima di sparire sono entrate nel bagno del bar. Quando sono uscite Mirella indossava la maglietta dell’amica Sonia”. Questo scambio di indumenti tra amiche adolescenti sembra cogliere un momento di intimità tra Mirella e Sonia. Calì ha altresì rivelato che, “la sera stessa del giorno in cui Mirella è sparita, quando avevo chiesto informazioni a Sonia, lei mi aveva risposto: ‘Le ho pure prestato la maglietta’”.

Orari e frequentazioni del bar

Durante l’audizione, è emerso un dibattito sull’orario in cui Mirella ha lasciato il bar. Calì ha affermato che Mirella “era appena andata via” quando Fabio De Rosa, fidanzato di Sonia, è arrivato. Il bar, frequentato anche da elementi pericolosi come Enrico De Pedis e Marco Accetti, ha sollevato preoccupazioni di sicurezza, suggerendo che alcuni clienti non erano esattamente raccomandabili.

Considerazioni sulle indagini

La testimonianza di Calì aggiunge un ulteriore elemento alla complessità del caso. Mentre gli avvocati delle famiglie Gregori e Orlandi si mostrano scettici riguardo a un legame tra le due scomparse, la nuova informazione sul riconoscimento di Accetti potrebbe fornire spunti di riflessione per la commissione. Questo scenario potrebbe rivelarsi decisivo nel riconsiderare le indagini e le piste attualmente seguite.

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Omicidio Stefania Camboni, Giada Crescenzi aveva forse un compare nel delitto

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Omicidio Stefania Camboni, Giada Crescenzi aveva forse un compare nel delitto

È emerso un colpo di scena sconvolgente nell’omicidio di Stefania Camboni: Giada Crescenzi potrebbe non aver agito da sola, con un possibile complice che tiene tutti con il fiato sospeso! #OmicidioMisterioso #CompliceSegreto

Gli indizi che cambiano tutto

Le indagini sul tragico caso di Stefania Camboni stanno rivelando dettagli inquietanti, con gli inquirenti che esplorano ogni pista per scoprire la verità. Fonti vicine alle autorità parlano di prove che puntano a un coinvolgimento esterno, alimentando la curiosità su chi potrebbe aver aiutato Giada Crescenzi in quella fatidica notte.

Le reazioni e le speculazioni

La comunità è in subbuglio, con teorie che si moltiplicano online e sui social media. Amici e familiari di Stefania esigono risposte, mentre esperti del crimine si interrogano su motivazioni e connessioni nascoste, rendendo questo caso un vero rompicapo che cattura l’attenzione di tutti.

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Cara sindaca di Merano ma non ti vergogni nemmeno un po’? Video

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Cara sindaca di Merano ma non ti vergogni nemmeno un po’? Video

Come si fa a rifiutare di indossare la fascia tricolore? Eppure a Merano è accaduto proprio questo. Non sono bastate le scuse della Zeller, dando la colpa al sindaco uscente Dario Dal Medico, per mettere ancora una volta in evidenza come il sentimento antinazionale stia travalicando ogni confine.

Il sindaco di Merano è tedesco…

Katharina Johanna Zeller, esponente della Suedtiroler Volkspartei (Svp), è stata eletta sindaco a Merano con il 51,4% dopo aver sconfitto il sindaco uscente Dario Dal Medico appoggiato da liste civiche di centrodestra.

La nuova prima cittadina ha 39 anni è madrelingua tedesca e di professione fa l’avvocato. Zeller ha ricoperto la carica di vice sindaco del Comune bolzanese nella precedente legislatura, dal 2021 al 2025. È figlia della senatrice Julia Unterberger e dell’ex senatore Karl Zeller. “Sarò la sindaca di tutti”, ha detto dopo la vittoria, ma questo inizio è a dir poco tragico.

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