Attualità
Ladro ucciso da un vigilante, complici di Ciurciumel arrestati per aver agito come un commando

Il giudice ha disposto il trasferimento in carcere dei due uomini accusati di essere i complici di Anton Ciurciumel, il 24enne ucciso dopo un tentativo di rapina sulla Cassia.
A sinistra Anton Ciurciumel
È stata convalidata la custodia cautelare in carcere dei due uomini accusati di aver tentato di rapinare, nella sua abitazione di via Cassia 1004, la donna che abita nello stesso palazzo di Antonio Micarelli, la guardia giurata arrestata per l’omicidio del 24enne Anton Ciurciumel. I due uomini si erano dati alla fuga subito dopo la rapina: mentre Micarelli tentava di colpirli sparando verso di loro, sono scappati, facendo perdere le proprie tracce. A terra rimarrà solo Ciurciumel, raggiunto da un proiettile alla fronte che non gli ha lasciato scampo.
I due arrestati sono un 27enne italiano e un 28enne originario della ex Jugoslavia, entrambi senza fissa dimora e con precedenti penali. Devono rispondere di rapina pluriaggravata in concorso.
“In particolare”, spiegano i carabinieri in una nota, i rapinatori erano “organizzati come un vero e proprio ‘commando’, agendo in cinque ed essendo dotati di una vettura idonea ad assicurare loro la fuga dopo aver commesso il fatto. Inoltre, dopo essersi introdotti violentemente nell’abitazione dell’anziana vittima, l’hanno aggredita in maniera spregiudicata costringendola a consegnare loro tutti i valori in suo possesso”. “Dalle indagini è stato ricostruito come dopo la commissione del reato ed essere stati colti in flagranza” si sarebbero dati “a repentina fuga a bordo di un’autovettura e anche di fronte ai colpi di arma da fuoco esplosi dalla guardia giurata, gli indagati, per nulla intimoriti avrebbero continuato a scappare”.
Indagini in corso
Dal giorno della rapina, i carabinieri hanno continuato a indagare per risalire all’identità dei complici di Ciurciumel. A distanza di poco più di un mese, l’arresto. I due uomini saranno ascoltati nei prossimi giorni dal giudice per raccontare la loro versione dei fatti.
Attualità
Amica di Stefania Camboni, uccisa a Fregene rapporti familiari erano una porcheria ma senza veri litigi

MisteroUccisioneFregene Hai mai immaginato cosa si nasconde dietro i silenzi di una famiglia apparentemente tranquilla? Ecco la storia sconvolgente dell’amica di Stefania Camboni, con rivelazioni che potrebbero cambiarti la prospettiva!
L’amica di Stefania Camboni, tragicamente uccisa a Fregene, ha condiviso dettagli che lasciano tutti senza parole, sollevando interrogativi su dinamiche familiari inaspettate. ‘Rapporti in famiglia non erano granché’, ha confidato, lasciando intendere tensioni sotterranee che nessuno si aspettava.
Scopri le Dinamiche Nascoste
Mentre le indagini procedono, emergono particolari che alimentano la curiosità: la vita quotidiana di Stefania potrebbe celare segreti inaspettati, con l’amica al centro di confessioni che fanno riflettere su legami apparentemente solidi.Un Caso che Appassiona
Gli inquirenti stanno esaminando ogni indizio, e le parole dell’amica aggiungono un tocco di mistero a questa vicenda, attirando l’attenzione di chi ama i racconti di vita reale con colpi di scena.
In questo drammatico episodio, la comunità locale attende risposte, mentre i dettagli continuano a emergere, tenendo tutti con il fiato sospeso.
Attualità
Indagine sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, agente del SISDE Leone ascoltato in udienza riservata

ScomparsaDiEmanuelaOrlandi Nuova svolta che fa tremare i segreti vaticani!
L’inchiesta sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana che nel 1983 è sparita nel nulla, torna prepotentemente alla ribalta con un’audizione segreta che potrebbe svelare indizi inediti. Immaginate un caso irrisolto da decenni, avvolto in un alone di mistero internazionale: ora, un agente del SISDE è stato convocato per una testimonianza che promette rivelazioni scioccanti.
Una storia che affascina il mondo
Per chi non conosce i dettagli, la scomparsa di Emanuela Orlandi è un enigma che ha coinvolto Vaticano, servizi segreti e crimine organizzato. L’adolescente, figlia di un dipendente vaticano, è uscita di casa per una lezione di flauto e non è più tornata, lasciando dietro di sé una scia di teorie che vanno dal rapimento politico a intrighi oscuri.L’audizione top secret
Fonti attendibili rivelano che l’agente del SISDE, noto come Leone, è stato ascoltato in una sessione riservata, alimentando curiosità su possibili connessioni mai esplorate. “Potrebbe essere la chiave per decifrare un puzzle durato quarant’anni”, dicono gli esperti, mentre l’opinione pubblica si interroga su cosa emergerà dalle pieghe di questa indagine.
Prossimi passi nell’ombra
Con l’attenzione dei media che cresce, le autorità stanno esaminando ogni minimo indizio, promettendo aggiornamenti che potrebbero cambiare il corso della storia. Resta da vedere se questa mossa porterà a una svolta definitiva o solo a nuovi misteri da svelare.
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