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Cronaca

Un inno ironico ai problemi sociali in dialetto romano

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Un inno ironico ai problemi sociali in dialetto romano

Il cantautore romano Shard presenta il suo nuovo singolo "ATTACCATAPPANANA", un brano che combina la tradizione del dialetto capitolino con una critica sociale incisiva e ironica. Dopo il successo della sua musica, Shard torna a far parlare di sé con una canzone che affronta in modo leggero ma profondo le problematiche della società italiana.

"ATTACCATAPPANANA", presentato alle selezioni di Sanremo 2025 senza accedere alle fasi finali, utilizza un gioco di parole che riflette il carattere ironico dell’artista. Il brano esplora quotidiane difficoltà e contraddizioni, mantenendo un tono non troppo serio, ma con messaggi incisivi. L’artista sfrutta il dialetto romano per rendere la sua riflessione ancora più autentica.

La forza di "ATTACCATAPPANANA" risiede nella sua abilità di mescolare l’ironia con momenti di riflessione, creando un "specchio deformato" della vita in Italia, dove "le risate si alternano a momenti di riflessione". Shard racconta situazioni comuni in modo originale, invitando l’ascoltatore a guardare le cose da una nuova prospettiva.

Con questo singolo, Shard dimostra di saper manovrare generi diversi, mantenendosi sempre legato alle sue radici romane. "ATTACCATAPPANANA" è un brano che stimola sia il sorriso che la riflessione, conquistando chi ama la musica che parla della vita reale con ironia. Non resta che ascoltarlo e lasciarsi trasportare dal suo ritmo.

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!

L’incontro che ha scioccato

Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.

Le parole che hanno ferito

Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.

La battaglia legale in corso

La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.

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Cronaca

La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

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La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

HaiMaiVistoUnaFugaScalzaCosìAudace? Scopri come un detenuto ha ingannato le guardie e ha quasi fatto perdere le sue tracce!

L’Evasione Incredibile

Gianluca Calò, un 46enne di Mesagne in Puglia, recluso a Regina Coeli per rapina, ha colto al volo un attimo di distrazione delle guardie penitenziarie mentre attendeva una visita specialistica all’ospedale Santo Spirito. Proprio venerdì pomeriggio, è scappato scalzo, sparendo nel nulla e lasciando tutti senza parole. Ma la sua avventura non è finita lì, portando a una caccia mozzafiato che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Le Ricerche e la Cattura Drammatica

Le forze dell’ordine hanno diffuso immagini delle telecamere di sicurezza dell’ospedale, che mostrano Calò correre a piedi nudi inseguito inutilmente dagli agenti. Grazie a quelle prove decisive, la polizia è riuscita a stringere il cerchio intorno a lui. Ieri mattina, al Tuscolano, il fuggitivo ha tentato un altro colpo in un esercizio commerciale, rubando un PC e soldi contanti. Il titolare ha riconosciuto il ladro dalle telecamere e ha lanciato l’allarme, permettendo agli agenti delle Volanti di intercettarlo in pochissimo tempo mentre scappava con la refurtiva. Ora, Calò è tornato dietro le sbarre e dovrà affrontare accuse aggiuntive di furto ed evasione, con gli investigatori che sospettano l’aiuto di un complice esterno durante la sua breve latitanza.

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