Cronaca
Al Teatrosphia: danza e poesia si uniscono in un connubio audace

Da domani, giovedì 10 e fino a domenica 13 aprile, sul palcoscenico del Teatrosophia andrà in scena lo spettacolo "Piedi Nudi e Parole Crude". La piecè vede il ritorno di Maria Concetta Borgese e Guido Lomoro, dopo il grande successo riscosso nella precedente stagione. Lo spettacolo nasce proprio dall’incontro artistico di Borgese e Lomoro e rappresenta un viaggio emozionante della poesia scritta da Antonio Veneziani che vedrà per l’appunto unire la poesia con la danza e la musica. #Teatro #Spettacolo #Roma #Cultura
In via della Vetrina, 7, le parole crude di un poeta e i “piedi nudi” di una ballerina raccontano una storia vera. Un dialogo artistico tra il linguaggio del corpo e i versi poetici nel segno dell’humour e della simbiosi in un’atmosfera magica grazie anche alle scenografie curate da Marco Fioramanti; al disegno luci di Gloria Mancuso e alle fotografie e grafica di Lorena Vetro mentre le immagini di scena sono di Edmund Kurenia. Il testo di Veneziani si intreccia in una danza dando vita a una narrazione coinvolgente. La coreografia è affidata alla stessa Borgese con Gea Lucetti mentre l’adattamento musicale è opera di Theo Allegretti. Quello tra il poeta con le sue parole crude e la ballerina con i suoi piedi nudi.
Il poeta – scrivono gli organizzatori – «non accetta lezioni di vita». È «solo, sempre maledettamente solo», «inaccessibile anche al vento più insistente, ma che sa di meritare “un po’ di tenerezza” e che decide “di accogliere un sorriso, così come il pianto accolsi alla mia prima nascita”». In un vortice di parole poetiche e movimento uniti in un’unica armonia che va a fondersi con la musica si snoda il tutto. Ecco che vanno a toccarsi le corde più profonde ed estreme di due anime, bisognose l’una dell’ilsionarsi, complici nell’esplorare tutte le sfumature del pensiero e dell’esistenza, nell’affondare stesse in tutti i colori, dai più tetri ai più sorridenti, del percorso umano. Anime complici fino allo spasimo perché intrise di reciproca fiducia.
Gli orari degli spettacoli sono il giovedì, il venerdì e il sabato alle 21.00 mentre la domenica alle 18.
Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano
La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma
Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
-
Cronaca1 giorno fa
Saluti fascisti al liceo Malpighi di Roma: la preside abbassa il voto in condotta
-
Ultime Notizie Roma7 giorni fa
Referendum, Al seggio di Tor Bella Monaca manca la carta igienica
-
Cronaca2 giorni fa
Uomo scopre la sua fidanzata con un altro e lo aggredisce, poi prosegue con la routine quotidiana.
-
Attualità2 giorni fa
Toystellers Forever Young: i giocattoli crescono con noi e diventano opere d’arte