Cronaca
Cinema Troisi: l’aula studio diventerà cinque volte più grande con 200 posti in più

È arrivato il momento in cui Roma, la città che dorme sugli allori e sui debiti, decide di ampliare un cinema per far studiare i giovani invece di farli bighellonare per le strade. Il Cinema Troisi si trasforma in una mega-aula studio aperta 24/7, gratis per tutti – ma chissà se i politici la useranno per imparare qualcosa di utile invece che per le solite chiacchiere da campagna elettorale. #CinemaTroisiEspansione #RomaStudiaOPerisce #PoliticiAlLavoro (278 caratteri)
L’ampliamento che fa invidia ai bar del centro
Il Cinema Troisi, quella vecchia gloria restituita alla città, sta per diventare un paradiso per studenti stanchi di studiare sui marciapiedi. I lavori di ristrutturazione partono a breve e dureranno qualche mese, promettendo un’aula studio cinque volte più grande dell’attuale. Parliamo di 550 metri quadri in più, con 200 nuovi posti che si aggiungono agli 80 esistenti. La Fondazione Piccolo America, che gestisce la sala in via Induno a Trastevere, giura che sarà uno spazio “accogliente, moderno e funzionale”. Tradotto: addio sedie rotte e saluti a un posto dove i ragazzi possono craccare i libri senza finire in un bar a spendere l’ultimo euro.Collaborazioni politiche: un circo di nomi e promesse
Ma non è solo una questione di mattoni e sedie. L’aula studio entrerà nel circuito delle Biblioteche di Roma, grazie al “lavoro titanico” del sindaco Roberto Gualtieri e dei suoi compari: l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e il presidente della Commissione Patrimonio Yuri Trombetti. Insomma, un bel gruppo di burocrati che finalmente fa qualcosa di concreto – o almeno così dicono su Instagram. Peccato che in una città dove le tasse salgono e i servizi scendono, questo sembri più un miracolo che una routine. Aspettiamo di vedere se i giovani ne approfitteranno o se diventerà solo un altro spot per selfie politici.
Cronaca
Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano
La Strana Storia degli Incontri con la Polizia
Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?
Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole
Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità
Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?
Cronaca
Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma
Il colpo di scena nei registri statunitensi
Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.
Le conferme che alimentano i sospetti
Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.
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