Nonostante solo un mese fa un ragazzo abbia perso la vita fuggendo all’interno dei tunnel della Metro A di Roma dopo un furto, i ladri continuano ogni giorno a usare quei passaggi sotterranei per scappare e sfuggire all’arresto.
Durante una sola sera, abbiamo documentato due fughe nei tunnel, estremamente pericolose sia per chi scappa che per i passeggeri. Il giorno successivo, abbiamo incontrato uno dei ladri ripresi in fuga: il famigerato “Cubano”, soprannominato così perché esibisce sempre un passaporto cubano quando viene fermato, anche se è in realtà di origini peruviane.

Nel video, mentre discutiamo con una signora intenta a difendere uno dei ladri, una ragazza interviene raccontando di aver perso il fratello a causa di questi criminali, spesso armati di coltello. Una testimonianza toccante e potente, che anticipa purtroppo una nuova tragedia.

Poche ore dopo, arriva la notizia: un ragazzo è stato accoltellato fuori dalla fermata metro Lucio Sestio, zona già segnalata per la forte presenza di gang latine.
Nel video abbiamo incluso le immagini esclusive del blitz delle forze dell’ordine, intervenute per cercare l’arma del delitto e rintracciare i responsabili.

👉 Questo è il vero volto della metropolitana di Roma, tra borseggi, fughe nei tunnel e violenza quotidiana.


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🔴 Roma, 19enne ferito davanti alla metro Lucio Sestio: è Grave

Nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno 2025, un ragazzo di 19 anni è stato ferito all’addome nei pressi della fermata Lucio Sestio della linea A della metropolitana di Roma. L’aggressione è avvenuta intorno a mezzanotte, mentre il giovane era in compagnia della fidanzata.

Secondo quanto riferito dalla ragazza, un gruppo di ragazzi, conosciuti solo di vista, si è avvicinato improvvisamente e ha colpito il 19enne senza apparente motivo.

Il giovane è stato soccorso dai vigilanti della stazione e trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni. Attualmente è in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.

Le indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile di Roma per identificare i responsabili. Al momento, non ci sono immagini dell’aggressione.


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