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Cronaca

Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

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Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

Sabato scorso, oltre mille persone hanno invaso lo stand del Servizio di controllo del territorio in piazza del Popolo per il 173esimo anniversario della polizia di Stato. È stato un vero e proprio spettacolo, quasi come una fiera del “Grande Fratello” versione poliziesca, con famiglie in fila per vedere come funzionano le operazioni di soccorso. #Polizia #GrandeFratello #Roma

L’invasione della curiosità

Bambini e genitori hanno formato una coda impressionante fuori dalla Sala operativa mobile della questura di Roma, tutti desiderosi di spiare “da vicino come viene gestita ogni singola chiamata di soccorso” (sì, proprio come una serie TV, ma senza la pausa pubblicitaria).

La tecnologia tra le mani dei più piccoli

L’agente Rita Sivo, con un sorriso che farebbe invidia a una star di Hollywood, ha mostrato ai bambini una vera e propria centrale operativa. Monitor che tracciano le volanti, la posizione delle celle telefoniche e persino la geolocalizzazione dei cellulari tramite l’Id. Ecco il commento della nostra “protagonista”: “Sorride l’agente Rita Sivo mentre, insieme con i colleghi, mostra ai bambini i monitor”. Insomma, un po’ come giocare a nascondino con la tecnologia, ma con meno divertimento e più serietà.

Selfie e gadget futuristici

La giornata si è trasformata in una vera e propria fiera tecnologica, con selfie e foto ricordo che fioccavano come neve a dicembre. Agli agenti, sempre pronti a stupire, “mostrano al pubblico i droni” e altri gadget futuristici come le bodycam e i gilet tattici, in fase di sperimentazione. Presto, questi strumenti entreranno a far parte della dotazione standard dei poliziotti in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri agenti del futuro.

Cronaca

Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Cronaca

Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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