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Cronaca

Giovanni Ante, il carabiniere centenario sopravvissuto alla deportazione nazista del ’43, al centro della celebrazione del 25 aprile a Ciampino

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Giovanni Ante, il carabiniere centenario sopravvissuto alla deportazione nazista del ’43, al centro della celebrazione del 25 aprile a Ciampino

Hai mai sentito la storia di un eroe di 103 anni che ha sfidato i nazisti e salvato centinaia di vite in un colpo di audacia? #25Aprile #EroiDimenticati #StorieIncredibili

La Celebrazione Emozionante a Ciampino

Questa mattina, a Ciampino, vicino Roma, si è svolta una commemorazione del 25 aprile carica di emozioni, dedicata alla liberazione dell’Italia dal regime nazifascista. L’evento ha attirato centinaia di persone, con momenti che hanno lasciato tutti senza fiato, mentre si rievocavano storie di coraggio e sopravvivenza che sembrano uscite da un film.

I Protagonisti Straordinari

Al centro dell’attenzione c’era Giovanni Ante, un ex maresciallo dei carabinieri di 103 anni, originario della Puglia, che ha condiviso la sua incredibile esperienza. Durante la seconda guerra mondiale, Ante operò eroicamente per salvare colleghi, cittadini ed ebrei a Roma, sfuggendo miracolosamente al rastrellamento nazista del 1943. Accanto a lui, il partigiano 94enne Angelo Nazio ha aggiunto un tocco di emozione, rendendo l’evento un vero e proprio tuffo nel passato. La sindaca Emanuela Colella ha premiato entrambi con una medaglia raffigurante il crest della città, un gesto che ha fatto impazzire i presenti per l’intensità del momento.

Testimonianze che Fanno Rabbrividire

Giovanni Ante, ancora lucido e in ottima salute, ha ricordato i drammatici eventi del 1943, quando, da giovane carabiniere alla stazione dell’Arma di Trastevere, si nascose in sotterranei per evitare il pericolo e aiutò molti a sopravvivere agli orrori del regime. La sua famiglia era al suo fianco, e l’emozione ha contagiato i circa trecento partecipanti, tra agenti della Polizia Locale, Guardia di Finanza, Carabinieri e altre forze dell’ordine, oltre a rappresentanti dell’Anpi e della Protezione Civile. Non crederai a come queste storie di eroismo nascosto continuino a ispirare tutti.

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

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Chi è Stella Ford, la misteriosa moglie di Rexal?

IlMisteroDiStellaFord Che Scioccante Scoperta in un Parco di Roma? #Omicidio #EnigmaUmano

La Strana Storia degli Incontri con la Polizia

Immaginate una donna che si presenta come moglie di un uomo misterioso, fermata due volte dalla polizia senza documenti. Ecco cosa è successo: Stella Ford, il nome che ha usato, è stata avvistata per la prima volta il 20 maggio a Campo de’ Fiori, al fianco di Rexal Ford, un uomo ubriaco e ferito che non ha chiesto aiuto. Gli agenti non si sono allarmati, pensando a un semplice incidente. Poi, dieci giorni dopo, la coppia è stata coinvolta in una lite vicino a San Pietro, dove Rexal è stato identificato grazie al suo passaporto. Stavolta, è scattato lo “Scudo”, un sistema per tracciare casi di violenza, ma Stella non era ferita e sono stati lasciati andare. Che cosa nascondevano questi incontri?

Il Decesso che Lascia Tutti Senza Parole

Otto giorni dopo l’ultimo episodio, il corpo di Stella Ford è stato trovato completamente nudo tra gli oleandri del vasto parco di Villa Doria Pamphilj a Roma – un luogo che ora è al centro di un intrigante enigma. Il suo decesso rimane avvolto nel mistero: il corpo era in uno stato di decomposizione avanzata, rendendo difficile stabilire la causa. Si sospetta un soffocamento, simile a quello che potrebbe aver coinvolto anche una bambina piccola, ma gli esami sono ancora in corso. Chi era questa donna di circa 30 anni, e quali oscuri eventi l’hanno condotta a una fine così tragica?

Le Testimonianze che Alimentano la Curiosità

Amici dello sceneggiatore californiano Rexal Ford ricordano Stella quando era incinta, in un incontro a Malta, dove i due potrebbero essersi conosciuti e sposati. Le uniche informazioni affidabili arrivano dai genitori di Rexal, un’accusata coppia benestante statunitense, che l’hanno vista solo attraverso foto inviate via chat. Dicono che potrebbe essere russa o ucraina, ma non ne sono sicuri, e i controlli stanno verificando se il matrimonio è stato regolare. Intanto, Rexal è in Grecia per un interrogatorio legato a un mandato d’arresto europeo, e le autorità italiane attendono la sua estradizione per approfondire le indagini, inclusi test del DNA. Con lui, solo uno zaino e dispositivi sequestrati – nessun indizio sulla donna o la bambina. Che segreti emergeranno da questa storia?

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Cronaca

Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

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Rexal Ford non è il vero nome del sospettato per l’omicidio a villa Pamphili: all’anagrafe Usa ha un nome meno esotico.

SvelatoUnMisteroChocLeDueIdentitàDellUomoCoinvoltoNelCasoDellaBambinaDiRoma

Il colpo di scena nei registri statunitensi

Immaginate di scoprire che l’uomo fermato in Grecia per un tragico delitto ha un’identità segreta: nei documenti ufficiali degli Stati Uniti, il suo nome non corrisponde a quello sul passaporto. È un dettaglio che fa balzare alle stelle la curiosità in questo caso internazionale, legato alla morte della piccola innocente trovata senza vita nel parco più grande di Roma. Gli inquirenti stanno scavando a fondo, e ogni nuova rivelazione promette di ribaltare le carte in tavola.

Le conferme che alimentano i sospetti

Ma c’è di più: mentre le indagini procedono, emergono prove inconfutabili sulla paternità dell’uomo, un elemento che aggiunge un velo di suspense e fa sorgere mille domande. Chi è davvero questa figura enigmatica, e come si inserisce nel quadro di un evento così drammatico? Le autorità non hanno ancora svelato tutti i dettagli, ma l’attesa per le prossime mosse è palpabile, con potenziali colpi di scena che potrebbero cambiare tutto.

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