Cronaca
Lavoratori del Gruppo Orizzonte sfruttati: la denuncia della Uiltucs

Roma, 3 Aprile 2025 – Un contratto definito "pirata" sta causando una perdita di settemila euro l’anno per il personale della società. I sindacalisti sono sul piede di guerra e hanno già attivato l’Ispettorato del lavoro per risolvere la questione.
La Denuncia dei Sindacalisti
Per i sindacalisti, il contratto in questione è un vero e proprio “pirata”, che sta letteralmente derubando i lavoratori di una somma considerevole ogni anno. La situazione è diventata insostenibile, e non si tratta solo di numeri, ma di vite reali che vedono ridursi il loro potere d’acquisto in modo drammatico.
L’Intervento dell’Ispettorato
L’Ispettorato del lavoro è stato immediatamente coinvolto per fare luce su questa vicenda. La speranza è che un intervento rapido possa riportare giustizia e dignità ai lavoratori coinvolti. Commento: "Finalmente qualcuno che si muove, speriamo non sia troppo tardi."
Le Reazioni dei Lavoratori
La reazione dei lavoratori è stata di rabbia e frustrazione. La perdita di settemila euro l’anno non è una cifra da poco, soprattutto in un periodo di crisi economica. La situazione ha acceso un dibattito acceso su come i contratti di lavoro possano essere così sfavorevoli ai dipendenti, mentre le aziende continuano a prosperare.
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Cronaca
La terza sezione sotto minaccia: cosa nasconde il pericolo?

Scopri lo scandalo che sta infuocando il quartiere: una scuola a rischio chiusura nonostante le iscrizioni record! #ScuolaInPericolo #RomaControTagli
La decisione che fa discutere
L’Ufficio Scolastico Regionale ha annunciato che per l’anno scolastico 2025/2026 non verrà attivata la terza sezione della scuola dell’infanzia G. Ponti, parte dell’IC Pino Puglisi a Largo Ludovico Quaroni, nella zona Pisana. Questa scelta sta generando un’onda di polemiche, soprattutto considerando l’alto numero di iscrizioni e la presenza di un’aula già pronta per accogliere i bambini. È incredibile come una misura di tagli nazionali stia colpendo proprio dove c’è più bisogno!
I rischi per il futuro
Il provvedimento fa parte di un piano più ampio che prevede l’eliminazione di circa 5.000 classi in tutto il Paese per risparmiare sulla spesa pubblica. Ma sul territorio, le cose peggiorano: senza questa sezione, la scuola potrebbe innescare una catena di eventi che porta alla chiusura definitiva dell’intero plesso. Immagina l’impatto su un quartiere in piena crescita – non è solo una scuola, è l’anima della comunità!Le famiglie si mobilitano
Le famiglie non restano a guardare e hanno già avviato una raccolta firme per protestare contro la decisione. “Non si tratta solo di un servizio essenziale per oggi e domani, ma anche di un equilibrio vitale per la zona, dove commercianti locali contano sulle famiglie per il loro sostentamento quotidiano”, si legge nell’appello che sta circolando. I moduli per firmare sono disponibili nei negozi vicini – chissà quante adesioni arriveranno?
L’allarme del municipio
Il Presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti, non ha nascosto la sua preoccupazione in una recente intervista. “Ci stiamo battendo insieme alle famiglie per evitare questa chiusura assurda”, ha dichiarato, sottolineando come la decisione non danneggi solo le famiglie, ma anche le attività commerciali locali che rischierebbero un calo di clienti. E non è finita: ha inviato una nota ufficiale per spiegare perché questa scelta è “immotivata e miope”.
Il contesto urbanistico in evoluzione
Proprio mentre nuovi edifici residenziali sorgono intorno alla scuola, attirando più famiglie e bambini, pensare di chiuderla sembra un controsenso totale. Tomassetti lo ha definito “assurdo”: con l’arrivo di nuovi residenti, il quartiere avrà bisogno di più posti nelle scuole, non di meno. Quali conseguenze inattese ci aspettano in questa battaglia per l’istruzione?
Cronaca
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Sospetti di Una Clinica Clandestina
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