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Cronaca

Lo stile inconfondibile di una vera ragazza di Roma Nord, tra lusso e frivolezza

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Lo stile inconfondibile di una vera ragazza di Roma Nord, tra lusso e frivolezza

All’ombra di Corso Francia, la moda di Roma Nord ha declinazioni tutte sue, dove non esiste un unico stile ma tante sfaccettature che definiscono chi sei e da dove vieni. Le signore dei quartieri più in della città seguono regole di abbigliamento precise, che rivelano molto più di quanto si possa immaginare. Ci sono le "arricchite", quelle che romanordine non ci sono nate ma che aspirano a diventarlo, sfoggiando marche costose con la Birkin come estensione del braccio. E poi ci sono le uniche, inimitabili ragazze dei Parioli, riconoscibili dal guardaroba ricercato e dal loro motto: evitare il conformismo.

Vendite Private e Stile Esclusivo

Se Milano ha la sua fashion week, le ragazze dei Parioli hanno la stagione delle private sale, ovvero le vendite private. Un circolo esclusivo di inviti, eventi e pop-up a cui partecipare è cruciale per trovare capi ricercati di stilisti emergenti da consigliare alle amiche. Il guardaroba delle Parioline è sempre aggiornato, con must have come la cappa, blazer in colori tenui come giallo burro o tortora, pantaloni in velluto e jeans bianchi.

La Regola del "Less is More"

Queste donne seguono rigorosamente la regola del less is more (meno è meglio), ma attenzione, perché per quel poco ci vuole molto da spendere. Il loro stile è una via di mezzo tra l’ironia milanese e la snobberia, creando un marchio di fabbrica tutto loro. Commento: La moda dei Parioli, un mix tra esclusività e sobrietà, dove l’apparenza conta ma senza eccessi, mostrando come la ricchezza si possa esprimere con classe e un pizzico di ironia.

Attualità

Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

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Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma

Mentre le strade di Roma risuonavano ancora di musica, canti e slogan del Pride, un episodio vergognoso ha ricordato a tutti quanto sia ancora lunga la strada verso una reale inclusione: sabato 14 giugno, intorno alle 19:40, subito dopo la fine del Roma Pride, che ha visto la partecipazione di oltre 200.000 persone, una donna trans è stata aggredita nei pressi della stazione Laurentina della linea B della metropolitana.

Secondo quanto denunciato da Gay Help Line, la vittima è stata bersagliata da insulti transfobici e poi inseguita da un uomo. Le frasi urlate “Frocio!”, “Si vede che sei un uomo!” sono lo specchio di un odio che continua a diffondersi nella nostra società, anche quando i riflettori delle grandi manifestazioni si spengono. Fortunatamente, alcuni passanti sono intervenuti, permettendo alla donna di mettersi in salvo su un autobus.

Il servizio di supporto Gay Help Line, che ha ricevuto la segnalazione attraverso il numero verde 800 713 713, lancia ora un appello a chiunque fosse presente in quel momento alla fermata: servono testimonianze, immagini, qualunque elemento possa aiutare a identificare l’aggressore.

In una città che poche ore prima celebrava l’amore, la libertà e la diversità, è inaccettabile che un’aggressione del genere possa accadere in pieno giorno, in un luogo pubblico, tra l’indifferenza di molti.

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Cronaca

“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!

L’incontro che ha scioccato

Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.

Le parole che hanno ferito

Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.

La battaglia legale in corso

La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.

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