Cronaca
Potrebbe averlo aiutato a ripulire la stanza e a sbarazzarsi del cadavere

Mark Samson, il dramma di una famiglia immigrata tra omicidio e disperazione #Roma #Cronaca #Omicidio
Hanno lavorato duramente tutta la vita, convinti di assicurare un futuro migliore al figlio in un paese che non era il loro, dove sono sempre rimasti un po’ ai margini. Rik, il padre di Mark Samson, detenuto per l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento del cadavere di Ilaria Sula, ha superato i 60 anni. È a Roma dal ’91, ha una piccola pensione dopo aver lavorato come domestico in un centro sportivo del quartiere Africano, e oggi vende oggetti sacri vicino San Pietro. Nonostante la lunga permanenza, non parla bene l’italiano. La madre, Nors Mazlapan, un tempo domestica, ora lavora poco dopo un intervento al cuore e fa saltuariamente la babysitter. Per loro, crescere quel ragazzo è stato l’unico scopo della vita, pensando di averlo raggiunto quando Mark ha iniziato a studiare architettura. Silenziosi ma cordiali, riservati ma gentili, ora sono sotto choc, increduli per la gravità del crimine commesso dal figlio. Oggi pomeriggio, la madre sarà interrogata e probabilmente le verrà chiesto di avere un avvocato, essendo indagata. La sua posizione è la più sospetta riguardo alle fasi successive all’omicidio di Ilaria, uccisa, secondo la confessione di Mark, il 26 marzo mattina nel loro piccolo appartamento di 50 metri quadrati nel quartiere Africano.
Mark Samson, la madre del killer di Ilaria Sula: «Non ero felice di quella relazione, lui doveva solo studiare»
LE VERIFICHE
La donna, sentita come persona informata sui fatti, ha dichiarato di non essersi accorta dell’arrivo di Ilaria alle 22 del giorno prima e di essere uscita prima delle 11 del giorno dell’omicidio, ma le verifiche della squadra mobile sembrano smentirla. Potrebbe aver aiutato Mark a ripulire la stanza e a disfarsi del corpo, infilato in due sacchi della spazzatura e poi in una valigia, gettato in un burrone a Poli, a circa 40 chilometri da Roma. Ieri, gli uomini della Scientifica sono tornati nell’appartamento di via Homs per tre ore, raccogliendo reperti, incluso il computer di Mark, per verificare se ci fossero ricerche che dimostrano la premeditazione, al momento non contestata. Anche l’esame del cellulare sarà utile. Questo lavoro procederà parallelamente con l’analisi del PC di Ilaria e dei dispositivi sequestrati a Samson. Secondo il gip, nel caso di Mark sussistono tutte e tre le esigenze cautelari: inquinamento probatorio, pericolo di reiterazione del reato e pericolo di fuga, dato che ha parenti negli Emirati Arabi e nelle Filippine. Intanto, dopo il nulla osta della procura, sono stati fissati per domani i funerali della 22enne, con un corteo funebre da viale dello Stadio a Terni fino al cimitero comunale. Commento: Una storia che sembra uscita da un film di serie B, ma è la cruda realtà di una famiglia che ha cercato di integrarsi e invece si trova coinvolta in un dramma che fa discutere su integrazione, controllo parentale e giustizia.
Cronaca
Esplorando il mondo nascosto della medicina estetica illegale

FillerLabbraLowCost Hai mai sognato labbra perfette come quelle di Angelina Jolie, ma a prezzo stracciato e senza domande? A Roma, un boom di cliniche segrete offre filler illeciti che potrebbero cambiarti… o rovinarti per sempre!
Il mercato oscuro della bellezza a basso costo
Immagina di gonfiare le labbra in soli 30 minuti, senza visite mediche o controlli: è la nuova ossessione che sta esplodendo online, con brochure che spuntano su Instagram e Telegram. Provenienti dall’Est Europa, questi “specialisti” bypassano norme igieniche e dottori qualificati, trasformando la Capitale in un far west della medicina estetica. Come avverte il tenente colonnello Giancarlo Di Nisio dei NAS Roma, il fenomeno è in crescita vertiginosa: “La maggior parte arriva dai Paesi dell’Est, e non segue regole”.
L’infiltrazione in una clinica nascosta
Cosa succede se ti intrufoli in una di queste sedicenti cliniche? Una semplice ricerca online ti porta da profili misteriosi, come quello di un “esperto” ucraino con post in cirillico che mostrano labbra che si trasformano in un batter d’occhio. Abbiamo prenotato un appuntamento per il 12 aprile nella zona Eur – l’indirizzo rivelato all’ultimo minuto per evitare guai. Dentro, con una telecamera nascosta, ci accoglie un’assistente con accento dell’Est, pronta a tradurre, mentre la “dottoressa” – giovane e distratta dal telefono – salta ogni esame preliminare. Chiediamo sul filler: “Sardenya”, ci dicono, un prodotto coreano non autorizzato in Italia. Come spiega il professor Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Estetica, “potrebbe essere pericoloso, non va usato senza controlli”.Quando menzioniamo di assumere metotrexato – un farmaco per patologie autoimmuni che rende la procedura rischiosa – loro scrollano le spalle: “Va bene”. Ma Bartoletti avverte: “È una controindicazione assoluta; senza una visita adeguata, si rischiano reazioni gravi”. Alla fine, decliniamo l’offerta, scoprendo che la “dottoressa” non è nemmeno registrata all’Ordine dei Medici. E non è un caso isolato: “Molti sono solo finti esperti, ben lontani da un estetista qualificato”, aggiunge Di Nisio.
Il rischio di filler a domicilio: Troppo bello per essere vero?
Scorri l’algoritmo e ti appare di tutto: una dottoressa da Budapest che promette labbra “alla russa” per 280 euro, o un’altra da Napoli con prezzi da urlo a 120 euro, operando in hotel o studi affittati. Ma attenzione: “Se una paziente sviene, servono defibrillatori e farmaci d’emergenza – che questi improvvisati non hanno”, sottolinea Bartoletti. Proprio come nel caso di un’agenda sequestrata a due cittadini colombiani denunciati per attività illegale: era piena di appuntamenti per filler a domicilio, con medicinali scaduti e stranieri. Secondo il maggiore Andrea Miggiano dei Carabinieri di Roma, “era un business lucroso”. E le storie di pazienti finiti al pronto soccorso all’Isola Tiberina sono all’ordine del giorno, con gruppi di universitarie che si affidano a questi ciarlatani pur di risparmiare. Non lasciarti ingannare: la vera medicina estetica è tutt’altra cosa!
Cronaca
Trekking sul Circeo: ordinanza impone guide per le escursioni

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