Cronaca
Veni Vidi Daje: fischio d’inizio al torneo contro l’omofobia, ma chi se ne frega delle regole

Sabato 12 aprile, l’ASD Lupi Roma Outsport organizza la quarta edizione del torneo di calcio a 5 "Veni Vidi Daje!" contro l’omofobia al centro sportivo "Danilo Vittiglio" a Roma. Patrocinato da Municipio V, CONI e LND. #VeniVidiDaje #CalcioControOmofobia #InclusioneSportiva
Un torneo ufficiale contro l’omofobia si terrà a Roma questo sabato 12 aprile, con l’ASD Lupi Roma Outsport che promuove la quarta edizione del torneo nazionale di calcio a 5 “Veni Vidi Daje!”, presso il centro sportivo “Danilo Vittiglio” (Via Verrio Flacco, 41, Roma). L’evento gode del patrocinio del Municipio V, del CONI e della Lega Nazionale Dilettanti (LND). All’iniziativa parteciperanno il Presidente del Municipio V Mauro Caliste e la Presidente della Commissione Parità di Roma Capitale Michela Cicculli.
Mentre in Francia la federcalcio organizza un simile torneo il 18 maggio, l’Italia muove i primi passi grazie ad enti come AiCS e LND. In questo contesto, i tornei del circuito calcistico LGBTfriendly giocano un ruolo fondamentale nel combattere omofobia, sessismo e maschilismo tossico, fenomeni che, tra l’altro, sono collegati ai recenti femminicidi di Ilaria e Sara.
Per Veni Vidi Daje, lo sport rappresenta una risposta agli attacchi recenti contro persone trans e non binarie, che rischiano l’esclusione dalle attività sportive a causa di iniziative politiche repressive. Durante l’evento, verrà presentata la "carta per la diversità di genere nello sport", promossa da Seitenwechseln Berlin e sostenuta dalla European Gay and Lesbian Sport Federation, che include azioni concrete per l’inclusione di queste persone nello sport.
Parteciperanno 16 squadre – maschili, femminili e miste – provenienti da città come Napoli, Milano, Bologna e Firenze. Il torneo inizierà alle 10:00 e si concluderà alle 19:00, con partite organizzate in gironi e successivi scontri ad eliminazione diretta. L’iniziativa è supportata dal Circolo Mario Mieli e dal Centro Sportivo "Danilo Vittiglio". SEGUI La Città che resiste
Cronaca
A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna
L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma
Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.
La Testimonianza della Mamma Terrorizzata
Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.L’Aggressione e il Momento di Paura
Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.
Cronaca
Turisti in protesta: le ragioni dietro l’esclusione

Scopri il lato segreto della visita di JD Vance in Italia: sicurezza, gelato e sorprese inaspettate! #VanceInItalia #GelatoVIP #ViaggioSegreto
Il Colosseo blindato e la delusione dei turisti
Il famoso Colosseo di Roma è stato improvvisamente chiuso nel pomeriggio per motivi di sicurezza, lasciando fuori centinaia di turisti incuriositi e delusi. Si tratta della visita della famiglia Vance, ma con un twist inaspettato: solo Usha, la moglie del vicepresidente americano, si è recata sul posto, mentre JD Vance è rimasto a Villa Taverna. Immagina la scena: un’icona dell’antica Roma trasformata in una zona off-limits, con guardie e barriere ovunque. Ma cosa nascondeva questa mossa top secret?
Un’irresistibile tentazione italiana
Nonostante i rigidi protocolli di sicurezza, JD Vance non ha resistito al fascino del gelato made in Italy. Nel primo pomeriggio, ha fatto una tappa golosa alla gelateria “Le Sicilianedde” nel quartiere Parioli, dove ha ordinato una coppetta con pistacchio di Bronte, mango dell’Etna e stracciatela con panna. E non è tutto: anche Usha ha gustato la sua porzione, mentre i figli hanno optato per coni al fior di latte e cioccolato. Dal locale trapela che Vance ha particolarmente apprezzato il pistacchio siciliano – un sapore che potrebbe diventare virale tra i VIP!L’incontro che potrebbe cambiare tutto
Oltre ai piaceri culinari, Vance ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, con al centro discussioni scottanti come il nodo dei migranti e lo scontro con l’episcopato americano. Chissà quali accordi segreti sono stati discussi in questa chiacchierata dietro le quinte? Un mix di diplomazia e sorprese che tiene tutti con il fiato sospeso.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.