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Cronaca

Arcivescovo della Chiesa Veteo Cattolica nei guai per richiesta di 25mila euro per un impiego in Vaticano.

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Arcivescovo della Chiesa Veteo Cattolica nei guai per richiesta di 25mila euro per un impiego in Vaticano.

ScandaloInVaticano Un arcivescovo promette favori divini in cambio di migliaia di euro? Scopri le rivelazioni scioccanti da un processo a Roma!

La promessa che ha attirato l’attenzione

Immaginate di essere bloccati agli arresti domiciliari e di incontrare qualcuno che vi offre una via d’uscita miracolosa, con un lavoro esclusivo in Vaticano come ciliegina sulla torta. È proprio ciò che ha raccontato un uomo in un’aula di tribunale a Roma, dove l’arcivescovo Salvatore Costanzo è finito al centro di accuse sorprendenti. Secondo la testimonianza, Costanzo avrebbe promesso di intercedere con i magistrati per far terminare i domiciliari, in cambio di 25mila euro. Conosciuto per il suo ruolo di cappellano in un carcere, l’arcivescovo ha lasciato tutti a chiedersi: fino a che punto arriva il potere di chi indossa la tonaca?

L’inganno che ha svelato segreti nascosti

Ma non tutto è come sembra nel mondo delle promesse facili. L’uomo, che aveva incontrato Costanzo nel 2017 durante il suo periodo di detenzione, si è presto reso conto che quelle garanzie erano solo illusioni. Niente fine dei domiciliari, niente impiego prestigioso: solo rimpianti e una somma di denaro scomparsa. Nato in provincia di Caserta 65 anni fa, Costanzo avrebbe restituito parte dei soldi – circa 13mila euro – nel disperato tentativo di coprire le tracce. Eppure, era già troppo tardi, e le indagini erano partite, portando a una serie di rivelazioni che tengono incollati i lettori.

I tentativi di bloccare la verità

Le cose si complicano quando Costanzo, di fronte al processo, cerca in tutti i modi di fermare la testimonianza della vittima e di suo fratello. Secondo l’accusa, avrebbe offerto denaro per convincerli a non presentarsi in aula, con frasi come “Così va tutto in prescrizione”. Ma l’uomo non ha ceduto e ha raccontato tutto al giudice monocratico di piazzale Clodio, guidato dal pubblico ministero Mauro Masnaghetti. Questo ha scatenato un nuovo reato contestato: intralcio alla giustizia, che ora fa tremare le certezze di un arcivescovo una volta rispettato. Chissà quali altri colpi di scena emergeranno da questa storia?

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Cronaca

Vladimir Luxuria: “A Meloni chiedo di non impicciarsi più di noi”

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Vladimir Luxuria: “A Meloni chiedo di non impicciarsi più di noi”

ParataLGBTQARoma Che segreto nasconde l’attivista che ha rubato la scena in una sfilata da capogiro?

L’attivista al centro dei riflettori

Immaginate una folla colorata che invade le strade di Roma, con bandiere arcobaleno che sventolano al vento e musica che riecheggia ovunque. Al cuore di questa grande parata LGBTQ+, un attivista misterioso è emerso come la star assoluta, attirando sguardi incuriositi e flash dei fotografi. Chi è questa figura carismatica che ha infuocato l’evento? Le sue azioni audaci hanno fatto impazzire i social, lasciando tutti a chiedersi: cosa succederà dopo?

La parata che ha conquistato la Città Eterna

Roma non è mai stata così vivace, con migliaia di partecipanti che hanno marciato per i diritti LGBTQ+ in una manifestazione piena di energia e passione. L’attivista in questione ha catturato l’attenzione con un discorso emozionante e gesti imprevedibili che hanno fatto il giro del web. Vuoi sapere quali sorprese ha riservato questa giornata? Le storie dietro le quinte promettono di tenervi incollati allo schermo, scoprendo dettagli che nessuno si aspettava.

I momenti che hanno fatto la differenza

Tra cori e danze, l’attivista ha condiviso messaggi potenti che hanno toccato il cuore della folla, spingendo molti a riflettere su temi di uguaglianza e inclusione. Con un tocco di mistero, ha rivelato aneddoti personali che hanno aggiunto un livello di intrigo all’intera parata. Preparatevi: questo è solo l’inizio di una storia che potrebbe cambiare tutto, e non vorrete perdervela!

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Cronaca

L’arte di Andrea Gandini sugli olmi abbattuti in via dei Quattro Venti

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L’arte di Andrea Gandini sugli olmi abbattuti in via dei Quattro Venti

StrageDegliOlmiARoma Scopri l’incredibile protesta di un artista che trasforma ceppi in opere d’arte, mentre scoppia la battaglia per salvare gli alberi della città!

L’Arte che Sveglierà la Coscienza Ambientale

A via dei Quattro Venti, l’artista del legno Andrea Gandini ha lanciato un atto eclatante, dipingendo sui ceppi tagliati per richiamare l’attenzione sul destino degli storici olmi di Roma. Con una mossa che ha già fatto discutere, Gandini paragona gli alberi a creature vive, come mucche, in una provocazione che lascia tutti a chiedersi: quanto siamo disposti a sacrificare per la sicurezza urbana?

Lo Scontro Tra Ambientalisti e Autorità

La scena si è trasformata in un vero campo di battaglia a Monteverde, dove Gandini ha trasformato ceppi morti in capolavori, alimentando una polemica feroce. Gli ambientalisti accusano l’assessorato all’Ambiente di aver ignorato i rischi per la natura, con il Tar che ha dato ragione al Comune sul taglio degli alberi. Ma cosa nasconde questa decisione? Alcune fonti parlano di nidi di uccelli distrutti e piccoli esemplari di cincia trovati morti, un dettaglio che fa accapponare la pelle.

L’Allarme che Sta Allarmando Tutti

Le associazioni ambientaliste, tra cui la Lipu, non ci stanno e hanno alzato la voce contro le potature fuori tempo. In un appello diretto all’assessora Sabrina Alfonsi, hanno richiesto verifiche immediate e la sospensione degli interventi, evidenziando i danni irreversibili. Immagina: nidi a rischio e fauna selvatica in pericolo, una situazione che potrebbe rivelare segreti nascosti sul verde urbano di Roma.

La Risposta Ufficiale che Non Convince Tutti

Alfonsi ha replicato con una difesa dettagliata, spiegando che ogni abbattimento segue monitoraggi rigorosi e perizie di esperti. Solo gli alberi in classe D, quelli che rappresentano un pericolo reale, vengono rimossi. Ma quando si tratta di nidi, assicura che i protocolli prevedono la consegna agli appositi centri di recupero. Eppure, questa spiegazione basterà a placare le polemiche? Le domande continuano a fioccare, e il mistero si infittisce.

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