Cronaca
Biglietti d’oro e ressa per le sdraio l’attesa del popolo di Sinner

SinnerConquistaRomaConUnaRimontaIncredibile! #TennisAlTop
Il Ritorno del Campione
Jannik Sinner è tornato a Roma come numero uno del mondo, dopo mesi di pausa e il caso Clostebol che aveva fatto tremare i fan. In appena cinque partite, ha dimostrato di essere al massimo della forma, catturando l’attenzione di tutti al Foro Italico. Non si parla d’altro in città: dai bar del centro ai mercati rionali, l’eccitazione per il suo gioco è palpabile, con i romani che si riuniscono ovunque per seguire ogni colpo.
La Febbre dei Biglietti
Ma cosa spinge migliaia di persone a impazzire per un posto al Centrale? La finale con un italiano dal 1978 è un evento storico, e oggi alle 17 sarà impossibile trovare un sedile libero. I biglietti sono sold out da giorni, con prezzi che sfiorano i 380 euro per i distinti e i 1.700 euro per le suite esclusive. Sul mercato secondario, i costi salgono a 500 euro, rendendo questa edizione degli Internazionali un affare da record, con incassi che raggiungono i 36 milioni di euro e oltre 390mila spettatori.L’Atmosfera da Festa
E se non hai un biglietto, cosa fai? Scopri come il Foro Italico si trasforma in una vera celebrazione: al Pietrangeli, noto come lo “stadio del popolo”, un maxischermo da 12 metri domina la scena. Qui i tifosi hanno già festeggiato la vittoria di Jasmine Paolini e si preparano per Sinner contro Alcaraz. Non è solo tennis, è un rito collettivo che attira tutti, con zone relax piene di sdraio e schermi giganti dove l’energia è alle stelle.
I Tifosi e le Risate Inaspettate
Cosa rende questa edizione così unica? La passione romana esplode negli sfottò e nelle risate durante le partite. Durante la rimonta di Sinner contro Tommy Paul, un tifoso urlava frasi esilaranti che hanno fatto scoppiare il pubblico in applausi. Oppure, nel match contro Ruud, le battute spiritose hanno rubato la scena, trasformando ogni incontro in una commedia all’aperto. Sinner stesso ha ammesso che il sostegno del pubblico è stato cruciale, spingendolo a dare il massimo in ogni set. Oggi, Roma è tutta per lui, con migliaia pronti a vivere l’emozione.
Cronaca
La misteriosa scomparsa di un turista di 36 anni scatena la caccia al responsabile

TragediaSullaPrenestina #PirataDellaStrada Hai mai pensato a quanto possa essere pericolosa una semplice gita in monopattino? Scopri i dettagli di questo drammatico incidente a Roma che ha sconvolto una vacanza!
L’incidente fatale che ha interrotto una vacanza da sogno
Manuel Fernandez Muñoz, 36 anni, era partito dalla Spagna per una rilassante vacanza romana con il suo amico, più giovane di dieci anni e ora ricoverato all’ospedale San Giovanni. I due stavano sfrecciando verso il centro su un monopattino, ma la serata si è trasformata in un incubo: una Suzuki li ha travolti all’altezza del cavalcavia di Piazzale Labicano, sulla Prenestina. Il 36enne non ce l’ha fatta, decedendo sul colpo. E come se non bastasse, l’auto coinvolta è fuggita, tamponando poi una Citroen a Piazza di Porta Maggiore – per fortuna, senza altri feriti. Chissà cosa ha spinto l’autista a scappare senza un ripensamento?
La caccia al pirata della strada: un mistero che affascina
Grazie alle videocamere di sorveglianza, gli agenti del VI Gruppo della polizia locale hanno rapidamente ricostruito la scena, identificando la Suzuki responsabile. Le ricerche sono scattate immediatamente, e l’auto è stata trovata poche ore dopo a Prati, vicino a via Cola di Rienzo. Ma ecco il colpo di scena: a bordo non c’era nessuno! Ora, le verifiche sono in corso per risalire al proprietario, trattandosi di un veicolo privato e non noleggiato. Le persone a bordo della Citroen tamponata hanno provato a descrivere l’autista, ma i dettagli sono vaghi – solo l’ombra di una figura al volante che è sparita nel nulla. Potrebbe essere l’inizio di una caccia mozzafiato? Non perdere i prossimi aggiornamenti!Cronaca
Angela, l’ex modella clochard icona di Campo Marzio: la comunità si mobilita per un tributo inaspettato

LaMusaDimenticata Che fine ha fatto la bellissima Angela, musa degli artisti e ora simbolo di una comunità unita? #StorieIncredibili #RomaMisteriosa
La vita affascinante di Angela
Nel cuore di Roma, nel pittoresco rione di Campo Marzio, tutti conoscevano Angela, o “Mimmi”, come era affettuosamente chiamata. Negli anni Ottanta, era una visione mozzafiato: capelli biondissimi e un volto da angelo che incantava pittori e fotografi. Rino Barillari, un fotografo che l’ha immortalata, la descrive come una musa ispiratrice che ha lasciato un segno indelebile nell’arte locale. Ma cosa è successo dopo? La sua vita ha preso una svolta inaspettata, trasformandola in una figura iconica per le strade della città eterna.
Dal successo alla strada: un destino travagliato
Angela ha vissuto gli ultimi quarant’anni come senzatetto tra piazza Navona, via dei Portoghesi e via della Scrofa, dove chiedeva qualche euro per un pasto. Nonostante le difficoltà, rifiutava i vestiti per evitare attenzioni indesiderate e pericoli. La sua esistenza era un mondo parallelo, pieno di insidie e solitudine, dopo aver assaggiato la vita “normale”. Qualche giorno fa, a 60 anni, si è sentita male e i residenti hanno chiamato i soccorsi, ma purtroppo è deceduta all’ospedale San Carlo. La notizia ha scosso l’intero quartiere: una donna così carismatica meritava di più?L’iniziativa commovente del quartiere
Subito dopo la sua scomparsa, un residente di nome Roberto Farina ha deciso di organizzare un funerale dignitoso per Angela. “Mi ero affezionato a lei”, racconta, spiegando come ci fossero voluti anni per guadagnarsi la sua fiducia. Farina si è rivolto a Roberto Polidori, barbiere della storica sala da barba Genco in via dei Portoghesi, e insieme hanno lanciato una colletta. Ora, negozi come il Caffè Portoghesi, la macelleria di via D’Ascanio e la barberia Genco ospitano barattoli per le donazioni, con una foto di Angela e un messaggio che invita a rendere il suo ultimo saluto un momento di pace. “Era una brava donna, molto sfortunata”, dice Polidori, “e tutti la aiutavamo come potevamo”. Centinaia di persone stanno contribuendo, rendendo questa storia ancora più emozionante.
I numeri dietro una realtà nascosta
Durante il censimento del Comune di Roma realizzato con l’Istat nella “Notte della Solidarietà” del 20 aprile 2024, sono state contate 2.204 persone senza tetto: 1.018 in strada o in aree aperte, e le donne rappresentavano il 16,6% del totale. Tra loro c’era Angela, un volto che ora ispira riflessioni su quante storie simili si nascondano nelle nostre città. Chi altro come lei attende un gesto di umanità?
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