Cronaca
Come il Papa della pace accende la speranza nei bambini

PapaLeoneXIV conquista i cuori con gesti di pace e tenerezza che nessuno si aspettava! #FedeEBambini #PaceMondiale
L’Incanto dei Bambini con il Papa
In una giornata piena di emozioni, il Papa Leone XIV ha dimostrato ancora una volta il suo legame speciale con i più piccoli. Immaginate la scena: accarezza dolcemente Edoardo, un bimbo di soli tre mesi, tra le braccia della mamma Irene, una giovane impiegata romana. “Non potevo credere di arrivare fino a lui, è un’esplosione di gioia e fede!”, ha confessato Irene, visibilmente commossa. Poco distante, Maria e il suo figlioletto di 5 anni, provenienti da Ardea, hanno fatto di tutto per essere lì, dopo una visita all’Ospedale Bambino Gesù. Si chiedono se un semplice invito trovato su una colonna sia un segno di speranza – e chissà se lo è davvero!
Tra Fede e Festa Popolare
L’atmosfera era elettrica, con migliaia di fedeli riuniti per l’arrivo di Leone XIV alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, in attesa del suo ingresso ufficiale, proprio come avverrà presto a San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. A sorpresa, il Papa ha prima visitato il dicastero dei Vescovi, alimentando l’eccitazione. Musica e cori hanno riempito l’aria: membri del gruppo neocatecumenale della parrocchia San Leonardo Murialdo suonavano e cantavano, descrivendolo come un Pontefice “semplice e appassionato di Cristo”. Quando è arrivato a bordo della sua Volkswagen scura tra applausi e boati, l’entusiasmo era palpabile – un mix di sacro e puro divertimento che ha catturato tutti.Preghiere e Appelli per la Pace
Al suo arrivo, Leone XIV è stato accolto dall’abate Donato Ogliari e dal cardinale James Michael Harvey, passando poi per la Porta Santa per pregare sul sepolcro di San Paolo. In quel momento, ha condiviso parole potenti: “San Paolo ci ricorda la grazia della chiamata divina”, richiamando anche la figura del suo amato Sant’Agostino. Ma non è solo fede: il Papa ha espresso una forza incredibile nella mediazione per la pace, attirando fedeli da ogni angolo del mondo. Bandiere della Croazia, Slovenia, Costa Rica, Venezuela e persino Kiev sventolavano, con persone come Ursula, una badante romana originaria dell’Ucraina, che spera: “La sua voce possa fermare la guerra”. Chissà se riuscirà a cambiare le cose!
Fedeli da Ogni Angolo del Globo
Tra la folla, storie affascinanti emergevano ovunque. Ever Quiste, un operatore sanitario dal Perù, ha condiviso il suo legame personale con il Papa, incontrato per caso in passati eventi a Trastevere e al Santuario di Genazzano. “È come un familiare per noi di Piura”, ha detto, mostrando video dell’incontro. Intanto, file di peruviani e altri stranieri aspettavano pazientemente i controlli, tutti uniti da una speranza comune. Persino tifosi della Roma si sono fatti vedere, sventolando bandiere giallorosse – un tocco inaspettato di profano in un contesto sacro. Ma al centro, c’è sempre la pace: fedeli come Fulvia, 60 anni, romana doc, credono che le parole semplici di Leone XIV possano davvero fermare le guerre, dopo i suoi recenti incontri con leader come Zelensky e Vance.
Gesti che Toccano l’Anima
Mentre salutava i bambini superando la Porta Santa, il Papa ha ispirato cori entusiasti di “Viva il Papa!”. Ogni interazione sembra un indizio di qualcosa di più grande – un ponte tra culture, fedi e speranze. Chi avrebbe immaginato che un singolo giorno potesse racchiudere così tanta emozione?
Cronaca
La scomparsa di Francesco Terzulli, lo psicologo dei Parioli, a soli 55 anni: una vita da ricordare

TragediaSullaCassia Un psicologo di 55 anni muore in un incidente sconvolgente: c’è un mistero dietro la caduta del suo scooter? 🛵💥
Immaginate un tranquillo pomeriggio su una strada trafficata, quando all’improvviso un evento inaspettato trasforma una routine in tragedia. Francesco Terzulli, un psicologo di 55 anni originario di Bari ma residente a Roma, ha perso la vita in un drammatico schianto. Mentre viaggiava sul suo scooter, qualcosa ha fatto perdere il controllo, lasciando tutti a chiedersi: cosa potrebbe aver scatenato questo fatale incidente?
La Dinamica
Le indagini della Polizia Locale del gruppo Cassia stanno svelando i primi dettagli di quanto accaduto ieri intorno alle 13:30 sulla via Cassia Veientana. Terzulli era in sella al suo scooter Piaggio Liberty quando, all’altezza del chilometro 3.800 in direzione Viterbo, ha improvvisamente perso il controllo. Testimoni oculari, automobilisti di passaggio, hanno assistito alla scena e hanno subito chiamato i soccorsi. In un baleno, i sanitari del 118 sono arrivati con un’eliambulanza, ma nonostante i disperati tentativi di rianimazione, il 55enne non ha mai ripreso conoscenza. Il suo corpo è stato poi trasferito all’Istituto di Medicina Legale del Verano, dove l’autopsia è prevista per oggi – un esame che potrebbe rivelare indizi sorprendenti su ciò che è realmente accaduto.Le Ipotesi
Ora, le domande si accumulano: era solo un momento di distrazione o c’è di più? Gli investigatori stanno valutando diverse possibilità, come un improvviso malore che potrebbe aver colto Terzulli al volante. La Polizia ha già escluso l’urto con un altro veicolo, ma non si ferma qui. Potrebbe esserci stato un dosso o un avvallamento sull’asfalto? Gli agenti hanno ispezionato la strada senza trovare anomalie evidenti, ma ulteriori test sono in corso. Intanto, i testimoni sono stati interrogati e lo scooter è stato sequestrato per una perizia tecnica approfondita. Questa analizzerà la velocità e le condizioni del mezzo, alimentando la curiosità su cosa abbia davvero trasformato una semplice guida in un dramma fatale. Per permettere le indagini, la strada è stata chiusa per ore, lasciando gli automobilisti a fantasticare su questa storia intrigante.
Cronaca
Il complice nascosto di Giada Crescenzi: una verità inaspettata

MisteroAMFregene: Giada Crescenzi ha agito da sola o c’è un complice nascosto che cambierà tutto?
Un delitto scioccante e irrisolto
Giada Crescenzi, la 31enne al centro di un caso che sta facendo impazzire gli investigatori, potrebbe non essere l’unica coinvolta nell’omicidio di Stefania Camboni, la 58enne trovata senza vita nella sua villetta di Fregene. Le autorità sospettano che la giovane abbia agito con complici ancora non identificati, alimentando un alone di mistero su ciò che è accaduto quella fatidica notte. Intanto, il compagno di Crescenzi, Francesco Violoni, non è indagato ma le sue dichiarazioni hanno lasciato più domande che risposte, lasciando tutti a chiedersi: cosa sta nascondendo?
Le indagini si infittiscono
I carabinieri sono tornati sul luogo del delitto per nuovi accertamenti, con esperti che setacciano ogni angolo della villetta. L’autopsia ha rivelato dettagli agghiaccianti: Stefania è stata uccisa con circa 20 coltellate, colpite in zone vitali come gola e cuore. Eppure, l’ora esatta della morte rimane un enigma, aprendo scenari imprevedibili. Gli inquirenti stanno valutando ogni indizio, dalle tracce di sangue lavate sulle scarpe di Crescenzi ai segni di pulizie frettolose in diverse stanze, che potrebbero svelare un piano più grande di quanto immaginato finora.Le discrepanze che fanno sospettare
Nelle prime versioni dei fatti fornite da Crescenzi e Violoni, emergono contraddizioni che lasciano tutti a bocca aperta: sangue non notato da alcuni, presenze inspiegabili e storie di convivenza tesa. I due si erano trasferiti dalla vittima per necessità, dopo una truffa immobiliare, ma ora si parla di gelosie e tensioni represse. Stefania è stata trovata coperta da lenzuoli, forse spostata dopo l’agguato, e nessuno ha sentito nulla. Che ruolo hanno giocato le ricerche online di Crescenzi su psicofarmaci e intossicazioni? E perché la coppia ha camminato fino alla stazione dei carabinieri invece di chiamare i soccorsi? Domande come queste tengono tutti con il fiato sospeso, in attesa di nuovi colpi di scena.
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