Cronaca
Condenne per 140 anni alla banda di Senese e Nicoletti jr per riciclaggio di denaro della mafia.

HaiMaiSentitoDiErediMafiosi? Scopri l’incredibile rete di riciclaggio che ha sconvolto Roma e coinvolto boss e imperi petroliferi! #MafiaEredi #OperazioneAssedio
Il Verdetto Che Ha Fatto Tremare la Capitale
Eredi del clan Senese e discendenti dei boss della Banda della Magliana si sono uniti per costruire una gigantesca macchina di riciclaggio di soldi sporchi, collaborando con tutte le mafie d’Italia. L’impero è crollato grazie all’operazione “Assedio” del sostituto procuratore Francesco Cascini nel luglio 2024, che ha smantellato una delle più potenti organizzazioni criminali di Roma. Ora, il giudice ha emesso il verdetto: 26 persone rinviate a giudizio, mentre 22, che avevano optato per il rito abbreviato, sono state condannate a un totale di 140 anni di carcere.
Antonio Nicoletti, figlio di Enrico, il famoso cassiere della Banda della Magliana, è tra i condannati con 8 anni di prigione. Vincenzo Senese, figlio del boss Michele “O’ Pazz”, è invece stato rinviato a giudizio, lasciando tutti in attesa di nuovi colpi di scena.
I Protagonisti della Rete Sotterranea
Tra i nomi che emergono c’è Roberto Macori, legato ai Senese e vicino a figure come Massimo Carminati e Gennaro Mokbel, che dovrà scontare 10 anni. Non meno sorprendente è la condanna a 14 anni per Daniele Muscariello, un abile regista del riciclaggio di denaro sporco. Anche il brigadiere Antonio Marano del Nucleo Investigativo di Frascati finirà dietro le sbarre per 4 anni, rivelando quanto profondo fosse l’infiltrazione nelle istituzioni.
L’indagine ha portato alla luce un sistema in cui clan napoletani, calabresi e persino famiglie petrolifere si alleavano con ex esponenti delle forze dell’ordine, personaggi dello spettacolo e parenti dei grandi capi della vecchia Banda della Magliana. Tutto questo per dividersi Roma attraverso estorsioni, usura e riciclaggio, seguendo un vero e proprio “metodo mafioso”.
I Due Canali del Riciclaggio Milionario
Il primo canale era gestito da Antonio Nicoletti, in società con Vincenzo Senese, che avevano creato una rete di società fittizie intestate a prestanome. Questo sistema serviva a ripulire denaro da tutte le mafie: dalla mala romana ai clan campani, dalle ‘ndrine calabresi alle famiglie come Alvaro, Sinopoli, Piromalli, Mancuso e Morabito. Nicoletti aveva persino contatti con Matteo Messina Denaro, aiutandolo nella latitanza, e il duo attirava praticamente l’intero mondo criminale.
Il secondo canale si concentrava sul mondo degli idrocarburi, dove alcuni indagati infiltravano l’industria petrolifera per gonfiare costi, falsificare fatture e emettere documenti truccati. In questo modo, ripulivano enormi quantità di denaro sporco, mescolandolo con l’economia legale e creando un impero che ora è stato definitivamente smantellato.
Cronaca
700 interventi in arrivo: scopri dove illumineranno le strade e miglioreranno la sicurezza pedonale

RomaSiAccende: Scopri come un piano epico da 65 milioni renderà la Città Eterna più sicura e luminosa che mai!
Roma è pronta a rivoluzionare la sua illuminazione pubblica, con un ambizioso progetto che promette di trasformare le strade e i quartieri in un’oasi di sicurezza e bellezza. Il sindaco Roberto Gualtieri e l’amministratore delegato di Acea hanno svelato un piano da 65 milioni di euro, che includerà 126 interventi per potenziare e modernizzare la rete esistente. Immagina stazioni ferroviarie, banchine della metropolitana e persino il lungofiume illuminate come non mai, con nuovi punti luce che cambieranno il volto della Capitale.
Gli interventi che accenderanno la città
In totale, saranno ben 720 i cantieri che porteranno a un potenziamento radicale: da lampioni nuovi di zecca a attraversamenti pedonali luminosi. Gli obiettivi? Rendere le vie più sicure per i cittadini, ottimizzare l’efficienza energetica e valorizzare il patrimonio storico-culturale di Roma. Grazie a una mappa interattiva creata con Google Maps, i romani potranno seguire in tempo reale tutti i lavori, scoprendo esattamente dove e come la città sta diventando più vivibile. I fondi e le sorprese per il Giubileo
Particolare attenzione andrà agli attraversamenti pedonali, con 350 nuovi impianti luminosi già in partenza entro poche settimane – e 230 già approvati. Il progetto è legato al Giubileo, con 65 milioni stanziati: 50 dal bilancio comunale e 15 da fondi dedicati. Si interviene su cinque assi principali, come l’ammodernamento della rete con 9,1 milioni, la messa in sicurezza dei pedoni con 23,6 milioni, e l’estensione della rete nelle periferie con 25 milioni. Preparati a vedere nodi di scambio e siti storici illuminati in modo spettacolare!
Le parole del sindaco: Un vero cambiamento
Il sindaco Gualtieri ha definito questo piano molto più di un semplice aggiornamento tecnico: “È la trasformazione concreta della città”, ha dichiarato, sottolineando come questi investimenti miglioreranno la sicurezza urbana e affronteranno le sfide della transizione energetica. Con Acea in prima linea, Roma si prepara a un futuro più luminoso, estendendo la rete in aree dimenticate e potenziando quella esistente per una Capitale che non dorme mai.
Cronaca
Minacciato mentre andavo in banca: un dipendente finge rapina per rubare l’incasso

MisteroInPompadiBenzina Scopri come un dipendente ha inscenato una rapina da film per rubare l’incasso e ingannare la polizia!
La strana denuncia della polizia
La squadra mobile della questura di Viterbo ha puntato i riflettori su un uomo che lavora in una pompa di benzina del capoluogo, accusandolo di simulazione di reato e appropriazione indebita. È bastata una serie di indagini a svelare che quella che sembrava una rapina vera e propria era in realtà un elaborato inganno.
Il racconto che ha insospettito tutti
Una sera del 24 gennaio, l’uomo ha chiamato la polizia in preda al panico, raccontando di essere stato assalito nel parcheggio dietro una banca mentre portava l’incasso. Secondo la sua versione, un aggressore incappucciato armato di coltello lo aveva preso a pugni e gli aveva sottratto i soldi, ma lui era riuscito miracolosamente a nascondere parte del denaro sotto il sedile, salvandolo dal ladro.La confessione che lascia senza fiato
Qualcosa nel suo racconto non tornava, e gli agenti della mobile non ci hanno messo molto a metterlo alle strette. Interrogandolo a fondo, hanno fatto emergere la verità: l’intera rapina era una messinscena ideata per appropriarsi di una parte dell’incasso del suo posto di lavoro, in un colpo di scena che fa venire i brividi!
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