Cronaca
La coraggiosa difesa di Stefania Camboni contro l’assassino: un indizio nelle ferite profonde alle braccia

MisteroSanguinosoAFregene Hai mai immaginato cosa accade in una notte buia in una villa apparentemente tranquilla? Scopri i dettagli agghiaccianti di un omicidio con 34 coltellate che lascia tutti senza fiato! 🕵️♂️ #OmicidioFregene #GialloItaliano
La Lotta Disperata della Vittima
Stefania Camboni, 58 anni, ha lottato con tutte le sue forze prima di cedere all’assassino. Trovata senza vita dal figlio Francesco Violoni e dalla sua compagna Giada Crescenzi, la donna è stata colpita con ferite terribili: tre coltellate alla testa, altre al torace e alcune che hanno addirittura spezzato le costole. Le lesioni sulle sue braccia raccontano di un tentativo disperato di difendersi, ma chi l’ha uccisa è riuscito a fuggire senza lasciare tracce evidenti. E se dietro questo atto brutale ci fosse molto di più di quanto si vede a prima vista?
La Scena del Crimine e i Dettagli Inquietanti
Il delitto è avvolto nel mistero: Stefania è stata trovata sul pavimento della sua camera da letto, avvolta nelle lenzuola come se qualcuno avesse provato a spostarla senza riuscirci. L’autopsia rivela ferite profonde inferte con violenza durante la notte, ma l’ora esatta della morte è ancora un enigma. Nessuna arma è stata rinvenuta, e stranezze come il telefono scomparso, le chiavi di casa e l’auto parcheggiata a 150 metri dalla villa alimentano i sospetti. Giada Crescenzi, 31 anni e unica indagata, non ha un graffio e sostiene di non aver sentito nulla – ma e se non fosse sola quella notte?
Il Quadro Indiziario e i Sospetti Crescenti
Le prove puntano dritte su Giada, con macchie di sangue trovate sulle sue ciabatte, ma il giudice non esclude la presenza di un complice. La sua versione dei fatti è stata definita “inverosimile” dalle autorità, eppure lei continua a dichiararsi innocente. Mentre il figlio di Stefania accusa apertamente Giada, la difesa della giovane insiste sull’errore giudiziario. Con la villa a soqquadro e il cancello aperto, ci si chiede: chi altro poteva essere coinvolto in questa trama oscura? Le indagini sono in pieno corso, e nuovi dettagli potrebbero ribaltare tutto!
Cronaca
La ristrutturazione del parco con un investimento da 11 milioni di euro: cosa cambierà?

Hai mai immaginato un tesoro nascosto di Roma, come Villa Sciarra, che risorge dalle ceneri dopo anni di abbandono? #VillaSciarra #RomaRestauro #PNRR
Il Segreto Dietro il Declino di un Parco Iconico
L’ultimo restauro di Villa Sciarra risale al lontano 2004, e da allora i volontari dell’associazione “Amici di Villa Sciarra” hanno lottato invano per proteggerlo dal degrado. Dal 2019, tentativi come tavole rotonde, richieste di permessi e dialoghi con la Sovrintendenza si sono arenati, lasciando il parco preda di vegetazione incolta, incendi – come quello devastante alla Casa del Vignarolo nel 2021 – e aree inaccessibili. Questo gioiello alle pendici del Gianicolo, con la sua storia che attraversa i Barberini, Maffeo Sciarra e persino Benito Mussolini, è stato per anni un enigma frustrante per i romani.
I Lavori da 11 Milioni di Euro che Cambieranno Tutto
Ora, una firma ufficiale dà il via a un progetto epico di ristrutturazione, finanziato con 11,3 milioni di euro dal PNRR, e trasferisce il parco nelle mani di Roma Capitale. Si tratta di un raro esempio di federalismo culturale che valorizza beni demaniali, con l’assessore Tobia Zevi che sottolinea: “Restituire alla collettività luoghi come questo significa investire su bellezza, identità e qualità della vita”. I cantieri urgenti si concentreranno sulla messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico, inclusi l’abbassamento della falda e il consolidamento del fronte per prevenire cedimenti. Solo dopo, toccherà ai viali sconnessi, al verde trascurato e al recupero di arredi e strutture storiche.Le Sorprese che Aspettano i Visitatori
Non perderti le incredibili trasformazioni in arrivo: il complesso del belvedere con fontane, loggia e muro su Via Calandrelli tornerà accessibile, con la riattivazione dell’impianto idrico. Altre aree vedranno manutenzione straordinaria del verde, restauro di sculture e fontane, e persino il ritorno della storica voliera, un tempo popolata da pavoni che sfoggiavano la loro coda al passaggio di carrozze e auto. La Sovrintendenza capitolina supervisionerà tutto, mentre progetti come un co-working, una ludoteca e un punto ristoro alla Casa del Vignarolo, oltre a un orto didattico e il filare di palme su Viale Giuseppe Wern, promettono di ridare vita a questo angolo incantato della città. Preparati a un Roma più bella e accessibile!
Cronaca
Viale dei Quattro Venti: il Tar conferma la decisione del Comune sui tagli degli alberi inutili

OlmiInPericolo Il tribunale dà il via libera all’abbattimento: scopri perché gli alberi urbani rischiano di cadere e cosa dicono le autorità!
La controversa decisione del tribunale
Il Tribunale amministrativo del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da alcuni residenti, permettendo così di procedere con l’abbattimento degli olmi considerati a rischio caduta. Immagina la tensione: alberi secolari che potrebbero crollare da un momento all’altro, scatenando dibattiti accesi tra chi li vuole salvare e chi prioritizza la sicurezza pubblica. Ma è solo l’inizio di una storia che potrebbe sorprenderti!
Le dichiarazioni che fanno discutere
L’assessore Alfonsi non ha perso tempo e ha dichiarato: “Andiamo avanti, abbattendo solo le piante che possono crollare”. Queste parole alimentano la curiosità: quali olmi esattamente sono in pericolo e cosa succederà alle aree colpite? Una scelta che potrebbe cambiare il volto della città, ma non tutti sono d’accordo – e tu, cosa ne pensi?-
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