HaiMaiSentitoDiUnaNonnaCheNascondeCocainaConCaffèEPeperoncino? Scopri il trucco antico che non ha ingannato i carabinieri!

Il Trucco Ingannevole Scoperto per Caso

Immaginate di fermare un’auto per un controllo di routine e scoprire un carico di cocaina da 15 kg, abilmente mascherato con aromi forti come caffè e peperoncino per eludere i cani antidroga. È successo ad Aprilia, dove i carabinieri hanno intercettato due persone insospettabili: una donna di 71 anni e suo figlio di 34 anni. Apparivano nervosi durante il fermo, e quel dettaglio ha spinto gli agenti a indagare più a fondo, rivelando secchi di plastica pieni di panetti termosaldati nel bagagliaio.

L’Arresto e le Prime Indagini

Non appena il portellone dell’auto si è aperto, la verità è emersa in tutta la sua sorpresa: la droga era nascosta ma non abbastanza bene. I militari hanno esteso la perquisizione alla loro abitazione, coinvolgendo un’unità cinofila per una ricerca meticolosa. Tutto il materiale è stato sequestrato e ora sarà analizzato per valutare la purezza della sostanza e tracciare eventuali reti di distribuzione più ampie.

Misteri da Risolvere

Le autorità stanno approfondendo le indagini per capire se questa coppia, sorprendentemente incensurata, fosse solo un duo di corrieri occasionali o parte di un’organizzazione più vasta. Per ora, madre e figlio sono stati arrestati e condotti in custodia, accusati di detenzione ai fini di spaccio. Resta da scoprire come si è arrivati a questo colpo di scena inaspettato.

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L’Inganno Iniziale

Immaginate di essere avvicinati da qualcuno che vi offre generi alimentari per un aiuto innocente, ma che in realtà sta pianificando un’aggressione brutale. È successo a Roma, dove un 56enne italiano è stato ingannato da una coppia – un uomo e una donna – nella zona di Termini. La notte del 7 maggio, poco dopo le 3:30 del mattino, quello che sembrava un gesto di solidarietà si è rivelato un tranello perfido.

L’Aggressione Violenta

La vittima ha subito calci e pugni improvvisi, finendo derubata dello zaino contenente denaro e un telefono cellulare. Ferito e scioccato, l’uomo è riuscito a raggiungere da solo l’ospedale San Giovanni, dove è stato medicato per contusioni e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Ma chi sono i responsabili di questo atto così crudele? Le indagini dei carabinieri hanno svelato dettagli che vi faranno venire i brividi.

Le Indagini dei Carabinieri

I militari hanno passato al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza, ricostruendo i movimenti degli aggressori con precisione chirurgica. Grazie a un riconoscimento fotografico da parte della vittima, sono riusciti a identificare una 38enne di origini congolesi, già nota alle forze dell’ordine per precedenti. Scoprirete come un indizio banale ha portato a questa svolta inaspettata.

L’Arresto della Sospettata

Non crederete a quanto è accaduto dopo: la donna è stata rintracciata nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, verso le 19:30, vicino al mercato Esquilino. Indossava ancora gli stessi abiti dell’aggressione e portava con sé una parrucca con trecce usata per camuffarsi. Fermata e condotta nel carcere di Rebibbia, il tribunale di Roma ha convalidato il provvedimento, imponendole l’obbligo di dimora. Che colpo di scena!