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Cronaca

Zuppi, Pizzaballa o Tagle: tra pellegrini e turisti a Borgo Pio cresce la popolarità di Fantapapa

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Zuppi, Pizzaballa o Tagle: tra pellegrini e turisti a Borgo Pio cresce la popolarità di Fantapapa

FantapapaMania Scopri chi sono i papabili che stanno accendendo le discussioni a Roma, con scommesse che potrebbero sorprendere tutti! 🗳️

Il Passaggio da Fantacalcio al Fantapapa

A pochi giorni dal Conclave, l’eccitazione è palpabile tra i turisti e i fedeli che affollano via della Conciliazione. Elia, un giovane di 24 anni dalla Puglia, non ha dubbi: “Al primo posto il cardinale Zuppi, seguito da Pizzaballa e Tagle”. Questa sfida online, simile a un Fantacalcio ma per il Vaticano, sta tirando fuori il vaticanista nascosto in ciascuno. Margarito Ilau, 59enne dalle Filippine, sostiene con passione: “Louis Tagle è il numero uno, l’arcivescovo di Manila che potrebbe cambiare tutto”. Demetrio Junior, quarantenne orgoglioso della sua bandiera asiatica, aggiunge: “Tagle rappresenta una Chiesa globale, multietnica e aperta”.

Sostegno Globale e Controversie

Il tifo per il cardinale Tagle va oltre i confini, come racconta Sebastiano, 23enne dalla Sardegna: “Francesco aveva puntato sull’Asia e Tagle è ideale per continuare. Ha studi internazionali, parla italiano e una grande spiritualità, anche se a 67 anni potrebbe essere ‘troppo giovane'”. Intorno a piazza della Città Leonina, Paola Capani e Gloria Rosas, peruviane in vena di gelato, si dichiarano “Zuppi girls”, entusiaste per il cardinale che segue la linea di Papa Francesco. Matteo, impiegato napoletano di 24 anni, ride e scommette su Pierbattista Pizzaballa: “È il più quotato, forse per il suo ruolo in Terra Santa o per la faccia simpatica”.

Pronostici dai Commercianti e dalle Strade

Anche gli studenti e i commercianti entrano nel gioco. Elisabetta, studentessa di ingegneria alla Sapienza, confida: “All’università i favoriti sono Pizzaballa e Zuppi”. In via di Porta Angelica, Gaia, dietro il bancone del suo negozio, conferma: “Zuppi in pole position, seguito da Pizzaballa e Tagle”. A Borgo Pio, una cameriera scuote la testa, paragonando l’atmosfera a un reality show: “Peggio del Grande Fratello Vip, con i porporati che sembrano rockstar”.

Voci per un Cambiamento Radicale

Non tutti i pareri sono allineati. Louis, un americano di 70 anni in visita per il Giubileo, spera in un Papa conservatore: “Basta con le innovazioni, rispettiamo la tradizione”. Una suora romana gli fa eco: “Volemose bene non basta, serve rispetto per le radici”. Ma in piazza Pia, Ema e Jennifer dagli USA cantano all’unisono: “The black Pope is the new era”. Biagia Colletta, svizzera di 70 anni, aggiunge: “Un pontefice di origini africane sarebbe un traguardo, purché si occupi dei paesi più bisognosi”.

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Merioone: “I miei pesci hanno raggiunto 82 città partendo dai nostri rioni”

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Merioone: “I miei pesci hanno raggiunto 82 città partendo dai nostri rioni”

Hai mai visto l’arte trasformarsi in un vero scandalo? Scopri come un artista romano sfida le accuse di vandalismo con opere che i bambini adorano! #ArteControVandalismo

Lo scandalo che sta facendo impazzire Roma

In una città ricca di storia e creatività come Roma, un talentuoso artista e designer si trova al centro di una controversia affascinante. Le sue creazioni, sparse per le strade, hanno attirato l’attenzione non solo per la loro bellezza, ma anche per le accuse di vandalismo che stanno facendo discutere tutti. Ma cosa c’è davvero dietro queste opere apparentemente innocue?

Le difese appassionate dell’artista

Con un tocco di mistero e ironia, l’artista romano ribatte alle critiche in modo diretto: “Vandalo? Le mie opere sono solo carta e colori.” Questa semplice frase nasconde una storia intrigante, dove l’arte si scontra con le regole della città. E non è tutto: i bambini, i veri giudici innocenti, vedono queste creazioni esattamente per ciò che sono – un gioco puro e divertente che cattura l’immaginazione. Chissà quali segreti si celano dietro questo dibattito?

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La devastazione misteriosa in una sezione del carcere: cosa è successo?

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La devastazione misteriosa in una sezione del carcere: cosa è successo?

ChaosNelCarcereDiRoma: Scopri il tumulto violento che ha terrorizzato il penitenziario di Rebibbia!

La rivolta improvvisa

Ieri pomeriggio, nel carcere di Rebibbia a Roma, un gruppo di detenuti ha dato vita a una protesta furiosa che ha lasciato tutti senza fiato. Secondo il segretario del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe per il Lazio, Maurizio Somma, un intero piano del reparto G11 è stato devastato da risse tra stranieri. Immaginate lo shock: personale già esausto, richiamato d’urgenza persino da una parata militare, ha dovuto intervenire per gestire il caos.

Le tensioni dietro le sbarre

Il Sappe descrive questi eventi come l’ennesimo segnale di una situazione al limite, con carenze di organico che aggravano il problema. Somma denuncia che i poliziotti, dopo ore di mediazione intensa, sono riusciti a riportare l’ordine, ma solleva interrogativi inquietanti: cosa succederebbe se non ci fossero? Il sindacato chiede ora un’ispezione approfondita per verificare l’igiene e la sicurezza nel carcere, evidenziando come il personale si senta abbandonato dalle istituzioni.

Appelli per un cambiamento radicale

Non solo Somma, ma anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece, lancia un grido d’allarme per rafforzare gli organici e dotare gli agenti di strumenti non letali, come proiettili di gomma o lacci per bloccare i rivoltosi. Si tratta di misure già in uso altrove, che potrebbero fare la differenza in questi momenti di tensione estrema. Capece sottolinea il ruolo eroico della polizia penitenziaria, chiedendo regole più severe per una “tolleranza zero” contro i detenuti violenti. Sarà abbastanza per invertire la rotta?

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