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Cronaca

A Roma, il controverso sequestro di un telefonino prima del consenso del giudice

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A Roma, il controverso sequestro di un telefonino prima del consenso del giudice

Hai mai immaginato che il tuo smartphone possa essere sequestrato senza l’intervento di un giudice? Scopri lo scontro tra Italia e UE che sta scuotendo il mondo della giustizia! #SequestriDigitali #GiustiziaSottoEsame

La Decisione Controversa del Procuratore

In un momento di incertezza giuridica, il procuratore di Roma ha preso una mossa audace: bypassare la recente sentenza della Corte di Giustizia UE che richiede un giudice per i sequestri di cellulari e dispositivi. Mentre il resto d’Italia attende indicazioni chiare, nella Capitale i pm continueranno a disporre i sequestri, ma solo con motivazioni dettagliate. Chissà cosa porterà questo passo in avanti in un labirinto di leggi contrastanti?

Le Motivazioni Dietro la Scelta

Il procuratore Francesco Lo Voi, con una circolare datata 9 giugno, ha affrontato i contrasti emersi da diverse pronunce della Cassazione e della giurisprudenza UE. In assenza di regole specifiche, ha deciso di non introdurre cambiamenti drastici, citando dibattiti interni all’ufficio. Questa posizione cerca un equilibrio tra indagini efficaci e la protezione dei diritti individuali, proprio come per le intercettazioni. Ma è davvero possibile navigare tra queste acque torbide senza violare norme europee?

Le Linee Guida per i Sequestri

Per rendere i provvedimenti più trasparenti, i pm dovranno specificare nel decreto cosa cercare nei dispositivi, il legame con le indagini e i criteri di ricerca. L’ampiezza della verifica dipende dal reato: da messaggi in un caso di stalking a un’analisi ampia in un omicidio. Speciale attenzione va ai dispositivi di terzi estranei, con limiti di proporzionalità. Inoltre, si dovrà sempre estrarre una copia forense e garantire al proprietario il diritto di richiedere la distruzione di dati irrilevanti. Queste regole potrebbero cambiare tutto, ma quale sarà l’impatto reale?

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Cronaca

Villa Pamphili, la giardiniera testimone chiave: “Ho visto le vittime con un uomo e potrei riconoscerlo”

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Villa Pamphili, la giardiniera testimone chiave: “Ho visto le vittime con un uomo e potrei riconoscerlo”

MisteroNellaCittà: Scopri il racconto scioccante di un’operatrice e la tenda scomparsa che ha scatenato un’indagine impensabile!

L’Affascinante Racconto dell’Operatrice

Immagina di imbatterti in una storia che mescola routine quotidiana e colpi di scena inaspettati: un’operatrice del Servizio giardini ha svelato alla polizia un resoconto che sta accendendo la curiosità di tutti. Cosa avrà visto o sentito che ha trasformato una semplice giornata in un enigma da risolvere? Le sue parole potrebbero nascondere dettagli che nessuno si aspettava, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il Sequestro Che Ha Fatto Scaldare I Motori

E se una semplice tenda potesse scatenare un vero e proprio dramma? È proprio ciò che è accaduto quando la polizia ha sequestrato una tenda affidata a tre persone da una Onlus non profit. Questa donazione, apparentemente innocua, ha improvvisamente attirato l’attenzione delle autorità, facendoci domandare: cosa c’è dietro questa mossa improvvisa? Potrebbe essere l’inizio di una storia ben più grande di quanto sembri.

La Caccia Al Documento Segreto

Ma ecco il colpo di scena che ti terrà incollato: le forze dell’ordine sono ora lanciate in una caccia frenetica al documento che ha permesso questa donazione. Quali segreti potrebbe rivelare questo pezzo di carta? È la chiave per svelare un mistero più ampio o solo la punta dell’iceberg? Preparati a scoprire sviluppi che potrebbero sorprendere tutti.

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A Roma, un ragazzo aggredisce un giovane ipovedente fuori da una pizzeria: la sua insolita scusa fa discutere

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A Roma, un ragazzo aggredisce un giovane ipovedente fuori da una pizzeria: la sua insolita scusa fa discutere

BrutaleAggressioneARoma Un giovane disabile picchiato senza pietà davanti a una pizzeria – Chi è l’uomo che ha scatenato l’ira improvvisa? #Roma #Disabili #Mistero

L’Aggressione Inaspettata

Un ventiquattrenne disabile è finito in ospedale dopo essere stato selvaggiamente aggredito fuori da una pizzeria d’asporto in via Baccarini, a Roma. Immaginatevi la scena: lui in attesa del suo pasto preferito, i fritti che adora, quando all’improvviso scoppia il caos. Le ferite sono gravi – naso rotto, perdita di sangue e traumi profondi alla testa – e ora rischia un intervento chirurgico. Ma cosa ha spinto un aggressore a scagliarsi con tanta violenza contro una persona così vulnerabile?

L’Indagine dei Carabinieri

Grazie alle telecamere di videosorveglianza e ai testimoni oculari, i carabinieri della Stazione di Roma Tuscolana hanno rapidamente identificato e denunciato il responsabile: un trentaduenne italo-spagnolo residente nel quartiere Appio. Si tratta di un semplice magazziniere, eppure è accusato di lesioni personali aggravate per motivi futili e per aver preso di mira qualcuno con ridotta mobilità e ipovedenza. I dettagli dell’inchiesta stanno emergendo pian piano: è possibile che una semplice domanda abbia innescato tutto?

Il Quartiere in Allarme

Il quartiere è in fermento, con tutti che si chiedono: “Come sta davvero il ragazzo?” Da piazza dell’Alberone a piazza Lazzaro Papi, la sua figura è familiare – quel giovane con lo sguardo fisso e gli occhi chiarissimi, sempre immerso nei suoi percorsi preferiti tra piazza Scipione Ammirato e via Baccarini. Ma quella domenica notte, il suo “posto sicuro” si è trasformato in un incubo. La famiglia lotta per proteggerlo e spiegargli l’accaduto, mentre lui cerca invano di capire il senso di quel violento attacco gratuito.

La Notte della Furia

Immaginate la tensione: il ragazzo era lì, eccitato per i suoi fritti, quando l’aggressore – forse frustrato per aver chiesto indicazioni su un locale inesistente – ha perso completamente il controllo. Un pizzaiolo ha raccontato i tonfi assordanti dei pugni e il caos che è seguito, con la folla che inseguiva l’uomo mentre lui fuggiva verso via Acqui. Sarà ancora in grado di muoversi liberamente nel quartiere una volta dimesso dall’ospedale? Le domande si moltiplicano, e la curiosità cresce: cosa succederà dopo?

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