Cronaca
Accuse di corruzione negli appalti: cosa nasconde l’inchiesta?

ScandaloAsfaltoRoma: Il re dell’asfalto scarcerato in un colpo di scena che fa tremare la capitale! #CorruzioneAppalti #MirkoPellegrini
Immaginate un impero costruito su strade dissestate e segreti nascosti: Mirko Pellegrini, noto come il “re dell’asfalto” romano, e i suoi presunti complici sono stati rilasciati dal Tribunale del Riesame dopo un arresto lampo. Ma cosa ha davvero scatenato questa svolta inaspettata, lasciando tutti a chiedersi se la giustizia sia stata troppo rapida?
L’ACCUSA
Le indagini svelano un sistema di corruzione che ha trasformato le strade di Roma in un vero e proprio campo minato. Secondo i pm Giuseppe Cascini e Lorenzo Del Giudice, Pellegrini e la sua rete di società – spesso intestate a prestanome – avrebbero manipolato appalti milionari con materiali di bassa qualità e spessori ridotti rispetto a quanto previsto. I controlli? Un’illusione: carotaggi eseguiti solo in zone “sicure”, grazie alla complicità di tecnici comunali, dirigenti di Astral e persino agenti della Stradale. In cambio, tangenti sotto forma di orologi, cene lussuose, favori e soldi contanti. Non solo Pellegrini, ma anche il fratello Simone, e i suoi collaboratori Flavio Verdone, Roberto Filipponi e Alessandro Di Pietrantonio, finiscono nel mirino. Le accuse spaziano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta, frode nelle forniture pubbliche, corruzione e persino bancarotta fraudolenta.
LA SCARCERAZIONE
E ora il colpo di scena che intriga tutti: il Tribunale del Riesame ha ordinato la liberazione di Pellegrini e dei suoi sodali, citando il “mancato espletamento dell’interrogatorio preventivo”. Ma è davvero così semplice? Gli avvocati della difesa, tra cui Pierpaolo Dell’Anno e Cesare Gai, hanno puntato il dito contro l’accusa, sostenendo che il pericolo di inquinamento probatorio non era sufficientemente provato. Mentre aspettiamo le motivazioni ufficiali, questa decisione solleva dubbi su come un caso così esplosivo possa capovolgersi in un battito di ciglia – chissà quali altri segreti emergeranno?
Cronaca
Gli sponsor del Pride creano divisioni tra gli attivisti per il sostegno a Israele.

Pride2025 in fiamme: sponsor controversi scatenano una tempesta di polemiche e una contromanifestazione! #LGBTQRights #BoycottStarbucks
La polemica sui social e gli sponsor incriminati
Il Pride 2025 a Roma è partito con una bufera di critiche sui social, dove gli utenti hanno puntato il dito contro alcuni sponsor come Starbucks, accusata di legami economici con Israele. Questa catena di caffetterie è finita nella lista nera dell’app ProPal “No thanks”, che aiuta a identificare aziende etiche. La notizia ha fatto rapidamente il giro del web, trasformando l’evento in un vero e proprio campo di battaglia digitale.
L’intervento del content creator Willwoosh
Ma cosa ha acceso ancora di più la miccia? Entra in scena Guglielmo Scilla, noto come Willwoosh con quasi 800mila follower, che ha pubblicato un video denunciando la presenza di Starbucks tra gli sponsor ufficiali. “A meno di 48 ore dal Pride, è emersa questa sponsorizzazione”, ha rivelato nel filmato, lasciando i fan a chiedersi come un evento per i diritti LGBTQIA+ possa accettare partner così discussi. Starbucks ha ribadito di non supportare finanziariamente Israele, ma le accuse continuano a circolare.Le incoerenze e le reazioni degli organizzatori
Non mancano le accuse di doppiopesimi: il manifesto del Pride condanna con forza la situazione a Gaza, eppure gli organizzatori hanno disattivato i commenti sotto al post dello sponsor, un gesto visto come “antidemocratico”. Arcigay ha espresso il suo disappunto in un video, dichiarando: “Non possiamo ignorare l’oppressione in Palestina mentre accettiamo sponsor come Starbucks, Disney e P&G”. Questa mossa ha alimentato la curiosità su quanto il Pride sia davvero coerente con i suoi valori.
La difesa degli organizzatori e il fronte delle critiche
Mario Colamarino, presidente del circolo Mario Mieli e membro del Comitato Roma Pride, ha risposto alle accuse con stupore: “Mi ha sorpreso la polemica da parte di influencer che hanno collaborato con sponsor simili in passato”. Ha insistito che questi partner hanno garantito l’assenza di legami controversi e che il Pride ha costi enormi da coprire. Eppure, queste parole non hanno placato le critiche, lasciando spazio a nuove domande su etica e finanziamenti.
La contromanifestazione Priot Pride
E se il Pride ufficiale non convince? Ecco che spunta un’alternativa: oggi alle 16, da piazzale Ostiense, partirà il Priot Pride, una marcia che arriverà a parco Schuster. Gli organizzatori hanno dichiarato di voler sfuggire alla “macchina capitalista” del Roma Pride, preferendo un approccio più politico e radicato nei quartieri. Chissà se questa scissione attirerà più folla o risolverà la controversia? 😏
Cronaca
Roma Pride 2025: il percorso, gli orari e il programma di oggi

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L’evento che accende Roma
La 31esima edizione del Roma Pride sta per esplodere nella capitale, con migliaia di persone pronte a marciare per i diritti LGBTQ+. Organizzato dal circolo Mario Mieli fin dal 1994, il corteo parte oggi alle 15 da Piazza della Repubblica e si mette in moto alle 16, attraversando il cuore di Roma. Al centro dell’attenzione c’è la popstar Rose Villain, madrina dell’evento dopo il suo successo a Sanremo con il brano Fuorilegge, diventato l’inno ufficiale del Pride 2025. "Perché le istituzioni ci ignorano e non ci proteggono", dichiarano gli organizzatori, "e un diritto negato a qualcuno è un diritto negato a tutti", aggiunge la cantante, alimentando la curiosità su cosa succederà quest’anno.
Orari e Percorso: Un viaggio mozzafiato
Immagina 30mila persone che sfidano le strade di Roma in un corteo colorato e vibrante. Si parte da Piazza della Repubblica alle 16, proseguendo su viale Luigi Einaudi, piazza dei Cinquecento e via Cavour fino a piazza dell’Esquilino. Il percorso continua con largo Corrado Ricci e via dei Fori Imperiali, sfiorando il Colosseo, via Celio Vibenna, via di San Gregorio e piazza di Porta Capena, per concludere su viale delle Terme di Caracalla dopo le 20. Chissà quali sorprese nascoste aspettano i partecipanti lungo il cammino?
Gli Ospiti: Stelle e provocazioni da non perdere
Rose Villain ruba la scena con performance elettrizzanti dai carri allegorici, invitando all’amore e al divertimento con i suoi successi. Non perderti il carro del Muccassassina, ispirato a un missile spaziale che punta a una "galassia più libera", un omaggio ironico allo Space X di Elon Musk – e indovina chi hanno invitato? Proprio la figlia del magnate, per un colpo di scena che fa impazzire i social! Tra i quaranta carri, spiccano quelli dedicati alla comunità trans, come quello del Coordinamento Roma Pride, e altri che prendono di mira figure come il primo ministro ungherese Orbán. Sfileranno associazioni come Famiglie Arcobaleno, Gender X e Disability Pride, insieme a ambasciate e persino un municipio di Roma con il suo carro esclusivo. Chi sarà la prossima sorpresa?
Il Programma: Musica, discorsi e afterparty da urlo
La parata è un tripudio di suoni, con Rose Villain e altri artisti che animano il percorso. Il clou arriva su viale delle Terme di Caracalla, dove interventi e discorsi uniscono tutti nel segno dell’unità – preparati a momenti che potrebbero cambiare tutto! Se non basta, continua la festa all’Ippodromo delle Capannelle con il concerto Pride X: sul palco salgono BigMama, Ditonellapiaga, Francesca Michielin e Aiello, più dj-set e performance di drag queen. I biglietti partono da 28 euro su Ticketone – un’occasione imperdibile per chi vuole scoprire di più!
Le Strade Chiuse: Roma in fermento
Per gestire l’euforia, preparati a qualche disagio: divieti di sosta su via Cavour, via degli Annibaldi e viale delle Terme di Caracalla, con possibili chiusure temporanee come la fermata Metro B di Circo Massimo. Le linee di bus e tram, tra cui 3L, 5, 14 e tante altre, potrebbero subire deviazioni dalle 13. È il prezzo da pagare per un evento che promette di sconvolgere la città – ma ne vale la pena?
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