Cronaca
Bambini intossicati in piscina: l’indagine sul gestore rivela dettagli inediti

Hai mai immaginato che una innocua giornata in piscina potesse trasformarsi in un incubo terrificante? #PiscinaIncidente #RomaShock #BambiniInPericolo
L’incidente che ha sconvolto Roma
Cinque bambini, tra i 5 e i 9 anni, sono finiti in ospedale dopo essere rimasti intossicati dalle esalazioni di cloro in una piscina del quartiere Borghesiana. Christian Scalzo, il gestore dell’impianto “Imperium eventi”, è ora indagato per lesioni gravi dalla Procura di Roma. Tutto è iniziato lunedì mattina, quando un malfunzionamento dei bocchettoni ha rilasciato solo cloro per alcuni minuti, trasformando l’acqua in un pericolo invisibile. Tre bambini sono stati ricoverati in terapia intensiva, con uno addirittura intubato e in coma farmacologico. Martedì, la struttura è stata sequestrata per un’indagine approfondita coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal sostituto procuratore Rita Ceraso.
Gli ispettori del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 2 sono stati chiamati a verificare la qualità dell’acqua attraverso analisi chimiche e batteriologiche. Ma c’è un dubbio: i campioni prelevati il giorno dopo l’incidente potrebbero non essere affidabili, dal momento che l’acqua della piscina potrebbe essere stata diluita con nuovi afflussi, nascondendo la vera gravità della situazione.
I Soccorsi
Scalzo si è difeso sostenendo di essere stato il primo a chiamare i soccorsi, esprimendo rincrescimento per quanto accaduto. Eppure, una mamma dei bambini coinvolti afferma di essere stata lei ad allertare il 118. I piccoli hanno descritto l’acqua che improvvisamente diventava gialla mentre nuotavano, un dettaglio che fa rabbrividire. In pochi istanti, l’anomala fuoriuscita di cloro ha colpito le vie respiratorie dei bambini, causando intossicazioni con sintomi come irritazione agli occhi e mal di stomaco. I fratellini e la loro amichetta sono usciti dall’acqua di corsa, e mentre Scalzo dichiara di aver agito immediatamente, le versioni contrastanti stanno alimentando ulteriori interrogativi.
Le Telecamere
Le indagini si intensificano con l’acquisizione delle immagini dalle telecamere di sorveglianza da parte degli agenti del distretto Casilino, per ricostruire minuto per minuto cosa è successo prima e dopo l’incidente. Sarà anche disposta una perizia sull’impianto idraulico per scoprire se il malfunzionamento dei bocchettoni è dovuto a scarsa manutenzione o a errori nelle riparazioni. Questa piscina, un tempo quartier generale della società calcistica Lodigiani e centro di allenamento per la Nazionale, è un luogo frequentato da famiglie del quartiere. Per i bambini coinvolti, non era la prima volta lì: era il loro rifugio estivo, fino a quel grido disperato, “Mamma, l’acqua è diventata gialla!”.
Cronaca
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Il trucco inaspettato di un proprietario per tenere lontani gli insetti con il camino

Hai mai immaginato 30.000 api che invadono una casa vicino a Roma? #ApiInCannaFumaria #MisteroInsetti
L’incredibile scoperta in una palazzina romana
Immagina di accendere il camino per una serata tranquilla e, invece, scatenare un’orda di api infuriate! È successo proprio questo a Monterotondo, vicino a Roma, dove un proprietario di casa si è trovato di fronte a un alveare nascosto nella canna fumaria. Per mesi, l’uomo aveva sospettato qualcosa di strano, ma solo ieri mattina ha lanciato l’allarme. Con 30.000 insetti ronzanti pronti a invadere l’abitazione, vicina persino a un ospedale, la situazione era diventata un vero rompicapo da non perdere.
Come è stato risolto il dramma delle api
Gli esperti sono intervenuti in fretta, arrampicandosi a 12 metri d’altezza con attrezzature di sicurezza da brivido. Andrea Lunerti, in prima linea, ha svelato i dettagli: “Abbiamo smontato il comignolo e trovato le api, conducendole in salvo insieme ai loro favi, disposti in modo tradizionale”. L’operazione è filata liscia, salvando tutti gli insetti da un destino incerto. Ma attenzione: tentare di liberarsi di questi minuscoli invasori con metodi casalinghi, come accendere il camino, potrebbe solo peggiorare le cose. Il fumo avrebbe potuto stordire le api o farle irrompere in casa, con rischi di punture e caos totale – e il proprietario lo ha imparato a sue spese!
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