Cronaca
Detenuto del carcere Regina Coeli evade dall’ospedale Santo Spirito

FugaMisteriosa Hai mai sentito di un detenuto che scompare come un fantasma durante una semplice visita in ospedale? Scopri i dettagli di questa evasione scioccante che sta facendo tremare le autorità!
L’Evasione che Sta Infiammando le Strade di Roma
Un detenuto di 45 anni, originario della Puglia, è riuscito a dileguarsi in modo spettacolare dall’ospedale Santo Spirito nel tardo pomeriggio. Trasferito dal carcere di Regina Coeli per una visita ambulatoriale, l’uomo – in attesa del suo primo giudizio – ha colto l’occasione al volo, lasciando tutti senza parole. Le squadre della polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine sono già al lavoro, setacciando le zone circostanti in cerca di indizi che potrebbero svelare il mistero di questa fuga improvvisa.
Le Censure Nel Sistema Penitenziario Che Alimentano le Domande
A denunciare la situazione è Massimo Costantino, segretario del sindacato Fns Cisl Lazio, che ha evidenziato un deficit drammatico: manca il 26% del personale della polizia penitenziaria, equivalenti a circa 130 unità. Regina Coeli, con un sovraffollamento del 187,2%, è tra le strutture più critiche in Italia. Costantino insiste che, nonostante l’impegno del personale, le condizioni di lavoro sono al limite, con agenti costretti a operare in continuo sottorganico e senza garanzie di sicurezza.Gli Allarmi Degli Esperti: Cosa Succederà Ora?
Anche Gennarino De Fazio, segretario generale di Uilpa polizia penitenziaria, non ha risparmiato critiche, puntando il dito sulle gravi lacune del sistema, specialmente a Regina Coeli. Qui, i turni di sorveglianza in ospedale superano di gran lunga i limiti previsti, arrivando persino a 26 ore consecutive. De Fazio sottolinea che, mentre le ricerche del fuggiasco proseguono a pieno regime, è urgente un cambiamento radicale per evitare che episodi del genere diventino la norma.
Cronaca
Progetto Artemide: il teatro inclusivo da Roma alla Spagna

ProgettoArtemide: Scopri come un’epica avventura teatrale sta trasformando detenuti e persone autistiche in veri eroi dell’arte!
Un’Avventura Culturale che Spazza l’Europa
Immagina un progetto che unisce Roma, Parigi e Madrid in una missione audace e innovativa: “Progetto Artemide – Le Vie del Teatro”. Presentato nella Capitale italiana, al Teatro degli Eroi, questa iniziativa dal respiro europeo coinvolge una rete di partner appassionati. Al centro c’è l’Accademia Aifas di San Benedetto del Tronto come ente capofila, affiancata da Aicab Aps e SiamoDelfini Aps di Roma, Scena Teatro di Salerno, Girovaga di Famiglia di Napoli, Demain On Réplique di Parigi e SentimientosAislados Teatro di Madrid. Ma cosa rende tutto questo così intrigante? È una sfida culturale che promette di cambiare davvero le prospettive, con attività che si estendono da laboratori creativi a spettacoli mozzafiato.
Teatro Inclusivo: Dove i Più Fragili Diventano Protagonisti
E se il teatro non fosse solo intrattenimento, ma un’opportunità per chi è ai margini della società? Ecco l’idea rivoluzionaria: 88 appuntamenti spalmati su tre anni, tra Italia e confini europei, che accolgono detenuti, persone autistiche e altri gruppi vulnerabili. Partecipa a residenze internazionali, laboratori certificati e tournée mozzafiato, dove emergono talenti nascosti. Si va dalla recitazione alla scenotecnica, dalla drammaturgia alla regia, e persino ai mestieri dietro le quinte. Pensateci: un mondo dove il talento è l’unica regola, e ogni partecipante scopre un potenziale inaspettato! Non è solo arte, è una vera rivelazione sociale.La Visione Che Accende la Curiosità
Cosa succede quando il teatro diventa un atto di amore e trasformazione? Pierluigi Nicoletti, responsabile di Aicab Aps, lo descrive come qualcosa di inedito: “Non è un meccanismo collaudato, perché quello che proviamo a creare è qualcosa che prima non c’era. Il teatro è aperto a tutti: l’unica discriminante è il talento. E quando non c’è talento per stare in scena, c’è quello per stare dietro le quinte: anche le maestranze sono eroi”. Con un focus sulla creatività del corpo e dei linguaggi espressivi, l’obiettivo è formare non solo attori e tecnici, ma intere comunità. È un gesto politico che potrebbe cambiare il mondo, un passo alla volta – e chissà quali storie nascoste emergeranno?
Cronaca
Don Biker: l’enigmatico leader che ispira il cammino

MotoriEBenedizioni Un prete biker alla guida di un’epico pellegrinaggio verso il Vaticano – Non crederai a cosa succederà!
La Leggenda di Don Biker
Un salesiano di Don Bosco, ingegnere meccanico e parroco di Castel Gandolfo, sta per guidare una carovana di motociclisti verso il cuore del Vaticano. Padre Tadeusz Rozmus, noto come Don Biker sui social, salirà in sella alla sua possente Kawasaki 1700 Vulcan Vaquero per un evento che unisce adrenalina e spiritualità. Al suo fianco, Francesco Capelli, presidente del Moto Club della Polizia di Stato, trasformerà il rombo dei motori in un gesto di fede e solidarietà.
Un Viaggio di Passione e Solidarietà
Questo straordinario raduno, patrocinato dalla Santa Sede, non è solo una corsa su due ruote, ma una testimonianza del Vangelo in movimento. I partecipanti contribuiranno a una raccolta fondi per sostenere le comunità cristiane in Terra Santa, con i motociclisti che porteranno personalmente le donazioni in un pellegrinaggio di pace. Immagina 2000 moto che vibrano come una preghiera collettiva, creando ponti tra culture e cuori sotto lo sguardo divino.L’Itinerario che Lascerà a Boca Apreta
All’alba del 14 giugno, la carovana partirà da Castel Gandolfo per attraversare Roma e raggiungere San Pietro, dove i motociclisti passeranno attraverso la Porta Santa. Qui, saranno accolti dal Papa, a cui doneranno un casco e una tuta da motociclista. Dopo la cerimonia, il gruppo visiterà in esclusiva il Palazzo Papale e le Ville Pontificie, seguiti da eventi con la banda della Polizia. Il giorno successivo, una benedizione dei caschi al Santuario del Divino Amore chiuderà la tre giorni di iniziative benefiche. Per tutti i dettagli, visita il sito giubileoinmoto.it e scopri come le iscrizioni supportano cause nobili. E non finisce qui: a fine agosto, Don Biker guiderà un gruppo di preti motociclisti verso Varsavia per incontri internazionali.
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