Scopri il minivan che porta il Comune di Roma dritto nelle tue strade! #PuntoAbitareOnTheRoad

Un’iniziativa rivoluzionaria per l’edilizia popolare

È in corso un progetto innovativo del Campidoglio che sta catturando l’attenzione di tutti: un minivan chiamato “Punto Abitare on the road” è partito per offrire servizi direttamente nei quartieri, affrontando i problemi di manutenzione e accesso ai servizi per i residenti delle case popolari. Immagina un ufficio mobile che arriva dove vivi tu, per risolvere le tue preoccupazioni quotidiane – non è incredibile?

I protagonisti e i primi passi

Al via del minivan non potevano mancare il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi, che vedono in questa iniziativa una “sfida importante” per intercettare i bisogni sul campo. Insieme a loro, il presidente della commissione Patrimonio Yuri Trombetti sta guidando un approccio unico: per la prima volta, gli uffici del Comune visitano di persona i residenti delle case popolari, sia di proprietà comunale che di Ater, per verificare degrado, scarsa manutenzione e pratiche inevase.

I dettagli del progetto che non puoi perderti

Il minivan, bianco e ben riconoscibile con la scritta “Punto abitare on the road”, girerà per tutti i quartieri di Roma come uno sportello ufficiale, aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Il piano durerà tre anni, con i primi sei mesi come fase sperimentale per affinare le idee – l’obiettivo? Raccogliere e gestire almeno 500 domande di accesso ai servizi in quel periodo. Tra i servizi offerti: assistenza per problemi abitativi, orientamento su temi sociali e supporto per pratiche amministrative.

Le tappe da tenere d’occhio

Curioso di sapere dove andrà il minivan? Ha già fatto la sua prima fermata a Tor Bella Monaca, in via Fernando Conti e largo Mengaroni, il 3 giugno. Prossime soste includono via Vincenzo Petra ad Acilia e piazza Gasparri a Ostia Nuova, dove urgenti problemi di manutenzione – come i crolli recenti in palazzine vicine – stanno creando tensioni. Le date successive saranno annunciate sul sito di Roma Capitale, quindi resta aggiornato per non perderti nulla!

Le dichiarazioni che rivelano il vero impatto

Il sindaco Roberto Gualtieri ha evidenziato come questo progetto sia essenziale per intercettare fragilità sociali nelle aree con molte case popolari, in linea con l’idea di una “città dei 15 minuti”. L’assessore Tobia Zevi ha aggiunto che cambierà per sempre il rapporto con i residenti, passando da procedure burocratiche a un contatto umano diretto. Infine, Yuri Trombetti ha sottolineato l’importanza di essere presenti nei luoghi dei disagi, con ascolto e soluzioni concrete.

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Il conto alla rovescia per la riapertura

È partito il conto alla rovescia per il Museo della Civiltà Romana, pronto a riaccogliere i visitatori dopo una chiusura durata oltre un decennio. I lavori di ripristino sono in corso, con l’obiettivo di terminare tutto entro giugno 2026. Questo spazio iconico all’Eur, pensato per immergere i curiosi nella storia dell’antica Roma, era stato temporaneamente chiuso nel 2014 per urgenze di sicurezza, ma finalmente i fondi dal Pnrr-Caput Mundi, pari a 20,7 milioni, stanno rendendo possibile la rinascita.

I lavori che cambieranno tutto

Gli interventi si concentrano su due fronti principali, promettendo di trasformare il museo in un luogo ancora più affascinante. Prima di tutto, il risanamento strutturale dei solai e dei lucernari, che erano in condizioni precarie e rappresentavano un rischio per la sicurezza. Attenzione: questa fase comporterà la chiusura temporanea del planetario comunale, ospitato nello stesso edificio, da metà giugno a metà settembre. In parallelo, è in atto un restyling della grande sala del plastico storico, con piani per aggiungere servizi come bookshop e aree ristoro in un secondo momento.

Le voci dei protagonisti

La notizia è stata annunciata durante una commissione capitolina, con ottimismo da parte dei responsabili. Il presidente Giovanni Caudo ha confermato che il cronoprogramma sarà rispettato, mentre il sovrintendente Claudio Parisi Presicce ha evidenziato la complessità ma anche i progressi. L’archeologo Federico Gigli, responsabile del procedimento, è fiducioso: “Recupereremo e ce la faremo, anche se la situazione era peggiore del previsto. Stiamo sostituendo i lucernari con materiali moderni, installando pannelli solari per coprire il 70% dell’energia e restaurando le parti essenziali.”

Cosa nasconde il museo

Una volta pronto, il museo tornerà a incantare con la sua ricchissima collezione, che include calchi di statue antiche, riproduzioni di macchine da guerra, acquedotti e strade romane, oltre al famoso plastico della città ai tempi di Costantino, creato da Italo Gismondi. Questo scrigno di storia, basato sugli studi di Rodolfo Lanciani, promette di far rivivere gli usi quotidiani e le conquiste degli antichi romani in modo spettacolare. Non perdere l’occasione di esplorare questo mondo perduto!