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Cronaca

La banda dietro furti da 200.000 euro: cosa nasconde questa serie di colpi?

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La banda dietro furti da 200.000 euro: cosa nasconde questa serie di colpi?

Hai mai immaginato una chiamata che trasforma la tua vita in un incubo? #TruffeAnziani #CriminaliInAzione

Le forze dell’ordine hanno finalmente sgominato una banda di truffatori che, con astuzia da film, ha raggirato anziani tra Napoli e Roma, portando a casa un bottino da ben 200.000 euro in soli cinque mesi. Immaginate lo shock di persone fragili, convinte di aiutare un familiare in difficoltà, solo per scoprire di essere cadute in una trappola perfetta. I carabinieri sono riusciti a identificare e arrestare una donna di 39 anni, ora accusata di truffa aggravata e furto ai danni di chi è più vulnerabile – una storia che vi terrà incollati fino alla fine!

I Colpi in Serie che Hanno Terrorizzato gli Anziani

Le indagini sono partite a gennaio 2023, dopo la denuncia di una vittima. I truffatori usavano un metodo collaudato: telefonate ingannevoli in cui si fingevano nipoti o parenti in guai seri, come arresti per debiti o pacchi bloccati. Le prede? Persone anziane tra gli 85 e i 96 anni, facili da manipolare. In un caso, una 96enne di via Gregorio VII è stata contattata da un finto “nipote Simone”: “Papà è nei guai con la Polizia Postale, servono 1.700 euro urgentemente!” Terrorizzata, ha radunato soldi e gioielli, e una donna si è presentata per prelevarli. Ma era troppo tardi per la vicina, che ha intuito la frode solo dopo che la truffatrice era sparita nel nulla. E non è finita qui: in un altro episodio nel quartiere Nuovo Salario, un’85enne ha consegnato il suo bancomat e i codici PIN, convinta di salvare il “nipote” da una denuncia. Chissà quante altre storie come queste aspettano di essere raccontate!

La Banda e il Suo Smascheramento

Grazie a una serie di sette truffe quasi identiche, gli investigatori della stazione di Porta Portese hanno notato pattern sospetti, come la descrizione ricorrente della donna coinvolta. Utilizzando dati telefonici, telematici e video delle telecamere di sorveglianza, sono risaliti alla 39enne napoletana e a un complice di 55 anni, già arrestato in precedenza per simili crimini. Ma cosa nascondeva questa organizzazione? I dettagli emergono piano piano, lasciando tutti a chiedersi: quanti altri potrebbero essere implicati in questa rete di inganni? Non perdetevi i retroscena di un caso che rivela l’astuzia dei criminali moderni!

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Cronaca

Due eredi di un clan finiscono sotto accusa: la verità nascosta

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Due eredi di un clan finiscono sotto accusa: la verità nascosta

CasamonicaBlitz: Hai idea di come una coppia criminale sia riuscita a ingannare tutti rubando energia e occupando case abusive?

L’incredibile scoperta nel blitz mattutino

Immagina di svegliarti all’alba con i carabinieri alla porta: è successo ai residenti di un complesso di alloggi popolari a Via Prato, nella frazione di Pavona. Qui, una coppia legata al clan Casamonica, già “proprietaria” di un alloggio a Roma, è stata sorpresa a occupare abusivamente un altro appartamento ad Albano. Ma non è tutto: per due anni, si sono allacciati illegalmente alla rete elettrica, rubando energia per un valore di oltre 3.000 euro. Un’operazione lampo ha visto oltre 50 carabinieri e la polizia locale irrompere negli stabili, tra muffa, liquami e un via vai di spaccio di droga, trasformando quest’area in un vero e proprio punto caldo di illegalità.

Gli allacci abusivi e le denunce choc

Le forze dell’ordine, supportate dai tecnici dell’Enel, hanno setacciato il complesso, abitato da più di 70 famiglie da decenni. Tra le scoperte più sconcertanti, un allaccio diretto alla rete elettrica che bypassava i contatori, permettendo alla coppia – di 26 e 27 anni – di evitare i costi. In totale, sono state identificate oltre 130 persone e denunciate sei individui per occupazione abusiva di immobili. Chissà cosa altro potrebbe emergere da questi controlli approfonditi, che rivelano un mondo sotterraneo di furti e inganni?

Il sequestro e le segnalazioni inaspettate

Durante il blitz, non sono mancati i colpi di scena: le autorità hanno sequestrato droga e segnalato sette giovani alla Prefettura di Roma per possesso di stupefacenti, con circa 40 grammi di hashish trovati in loro possesso. Questa operazione mira a ripristinare la legalità in zone come queste, dove storie simili si ripetono, come nel recente caso di Ciampino. I dati raccolti sono ora nelle mani degli enti proprietari, pronti a intervenire per porre fine a queste situazioni al limite. Che altro riserva il futuro per questi quartieri?

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A Roma, il sospetto pericolo di una “bomba di cloro” in piscina: cosa è accaduto ai due fratellini?

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A Roma, il sospetto pericolo di una “bomba di cloro” in piscina: cosa è accaduto ai due fratellini?

Hai mai immaginato che un innocuo tuffo in piscina potesse trasformarsi in un incubo da brividi? #PiscinaIncubo #CloroMisterioso

Il Giorno Fatale al Centro Sportivo

Quattro fratellini e una loro amichetta non potevano immaginare che la tanto attesa giornata in piscina si sarebbe trasformata in un vero e proprio dramma. Erano carichi di entusiasmo, pronti a fare il primo bagno della stagione al centro “Imperium Eventi” nella periferia sud-est di Roma, un luogo iconico che un tempo ospitava la storica società calcistica Lodigiani. Mentre sguazzavano nella grande vasca olimpionica, uno di loro ha urlato allarmato: l’acqua stava diventando gialla! In un batter d’occhio, una misteriosa fuoriuscita di cloro ha invaso l’area, causando intossicazioni respiratorie e fastidi come irritazioni agli occhi e mal di stomaco. I bagnanti sono stati evacuati di fretta, e i soccorsi sono intervenuti rapidamente per portare i piccoli in ospedale.

Le Conseguenze Shoccanti

Mentre la mamma è stata osservata per poche ore senza conseguenze gravi, i bambini di cinque, sette, nove e 11 anni, insieme all’amichetta di sette anni, hanno affrontato situazioni ben più critiche. Tre di loro sono finiti in Terapia Intensiva pediatrica, con il fratellino di nove anni ancora ricoverato, intubato e in coma farmacologico. I medici non escludono possibili danni neurologici, anche se la vita non è in pericolo. Un altro bimbo, già malato di tumore, è stato visitato dai suoi specialisti, fortunatamente senza complicazioni peggiori. Gli altri sono stati dimessi, ma l’intera famiglia è sconvolta e preme per chiarire cosa sia successo.

Il Centro e i Rischi Nascosti

Questo centro sportivo, attivo da decenni e diviso in varie società per gestire campi da calcio, padel e la piscina, attrae centinaia di persone ogni estate. Ma l’incidente ha acceso i riflettori sui pericoli chimici nelle piscine italiane. Esperti come la Società Italiana di Medicina Ambientale avvertono che disinfettanti come il cloro possono essere altamente corrosivi se non gestiti correttamente. Non è un caso isolato: l’anno scorso, un bambino ha perso la vita in un altro stabilimento vicino, risucchiato da un motore di aspirazione. Ora, la Procura di Roma indaga su un malfunzionamento dei bocchettoni della piscina, con possibili indagati in vista, mentre tutti si chiedono: quanto sono sicure le nostre acque estive?

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