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Melanoma e tumori della pelle, dermatologi Idi in campo per screening gratuiti

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Melanoma e tumori della pelle, dermatologi Idi in campo per screening gratuiti

Giovedì 19 giugno a Roma, dalle 9 alle 13 a Villa Pamphili presso il Centro sociale ‘Bel Respiro’, Apaim – Associazione pazienti Italia con melanoma, in collaborazione con l’Idi Irccs Istituto dermopatico dell’Immacolata e con il patrocinio del Comune di Roma – XII Municipio, darà vita alla Giornata di prevenzione e informazione sul melanoma e tumori cutanei 2025. Grazie alla collaborazione dell’Idi, gli specialisti scenderanno in campo per offrire uno screening della pelle a tutti coloro che si prenoteranno. Sarà possibile sottoporsi a una visita dermatologica gratuita, con il controllo di manifestazioni cutanee come nei e macchie solari. Allo screening si accede chiamando il numero di telefono 339.3519071. Le prenotazioni apriranno alle 10 del 13 giugno e proseguiranno fino al raggiungimento della disponibilità massima.

“Abbiamo stimato che durante l’evento verranno effettuati circa 150 screening della pelle”, spiega Monica Forchetta, presidente Apaim. “Per coloro che non riusciranno a prenotarsi – sottolinea – l’invito è comunque a partecipare all’evento, in quanto in caso di rinuncia è possibile riassegnare lo slot precedentemente prenotato. E’ importante partecipare comunque, in quanto i nostri specialisti daranno consigli utili per una corretta esposizione al sole”. Quest’anno a sostenere l’iniziativa saranno presenti i dermatologi Idi. “L’Idi Irccs – afferma il consigliere delegato dell’Idi Alessandro Zurzolo – è da sempre impegnato nella promozione della cultura della prevenzione e della diagnosi precoce delle patologie cutanee. Partecipiamo pertanto con piacere a questa Giornata di prevenzione e informazione sul melanoma e i tumori cutanei. Ringrazio l’associazione Apaim per aver voluto questa iniziativa e il Municipio XII per il patrocinio concesso. La collaborazione tra enti, istituzioni e professionisti sanitari è fondamentale per costruire una rete efficace di tutela della salute pubblica. Ci auguriamo che l’iniziativa possa contribuire ad accrescere la consapevolezza sull’importanza della prevenzione dermatologica e che siano in molti a cogliere questa opportunità gratuita di screening offerta dai nostri specialisti”.

Le istituzioni paludono alla giornata di prevenzione. “Siamo sempre molto contenti di patrocinare simili iniziative in quanto rispondenti alle nostre politiche sociali e di attenzione ai bisogni dei cittadini, in un’ottica di erogazione di servizi sempre più efficaci. La prevenzione rientra tra gli strumenti più concreti di salvaguardia della salute pubblica. Sosteniamo con forza l’evento e ci auguriamo che la cittadinanza partecipi numerosa”, dichiara il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti. “Come presidente della Commissione Politiche sociali e della Salute del Municipio XII – aggiunge Alessandro Alongi – considero fondamentali le iniziative di prevenzione e informazione rivolte alla cittadinanza, soprattutto quando si parla di patologie gravi, ma evitabili come il melanoma. L’accesso gratuito agli screening dermatologici rappresenta un esempio concreto di sanità di prossimità, che porta la salute tra le persone, nei luoghi della quotidianità. Ringrazio l’associazione Apaim e l’Istituto Idi per il loro impegno e auspico una grande partecipazione da parte dei cittadini”.

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Risate gluten free con Cecilia Forastieri, in scena al Casilino Sky Park

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Risate gluten free con Cecilia Forastieri, in scena al Casilino Sky Park

“Una cosa che mi ha formato da piccola è stato vedere mio papà in sedia a rotelle che scherzava sulla sua disabilità. Io lo sto facendo sulla celiachia. E’ simile, perché tutti i malati vengono visti come diversi”. Cecilia Forastieri è una stand up comedian romana. Ha 42mila follower tra Instagram e TikTok e ha collezionato oltre 1,5 milioni di like ai suoi video. La celiachia, quello che poteva essere la sua debolezza, è diventata il suo punto di forza. E così, i ristoranti senza glutine la pagano per essere recensiti e anche nei suoi spettacoli le risate gluten free sono il piatto forte: “Si può dire che essere celiaci in Italia è come essere albini in Africa. L’Italia è basata sulle 4 P: pane, pasta, pizza e pastarelle”.

Cecilia lo spiega chiaramente nel suo spettacolo ‘Misunderstandup’ (nome del collettivo di cui fa parte), che porta in scena ogni mercoledì di questa estate al Casilino Sky Park. E che ha tra i suoi obiettivi anche quello di far sentire meno solo chiunque abbia un disagio o un motivo per sentirsi ‘diverso’, non solo i celiaci, con cui chiaramente Cecilia ha un filo diretto: “Tantissimi ragazzi mi scrivono che non cenano assieme ai loro amici o li raggiungono dopo perché non riescono a far capire quello che vivono, oppure ragazze che non vanno in gita perché le maestre non sanno cosa sia la celiachia. Non partono per il campo scuola perché si sentono esclusi ad ogni pasto”. Le reazioni delle persone accomunano tutti i malati, non solo i celiaci: “Che sia il colore della pelle, una malformazione fisica o una malattia psichiatrica, comunque risulti diverso”. Cecilia si è fatta le ossa e sa gestire certe situazioni. “Ho trovato questa scappatoia: scelgo io il posto, poi gli amici si adeguano”. Anche lei però ha avuto persone che gli hanno fatto pesare la sua condizione: “I ragazzi con cui sono uscita mi hanno detto ‘Con te non si può andare a mangiare in nessun posto'”. Così Cecilia consiglia anche dal palco: “Fatevi forza e non abbiate paura di essere scortesi. Non è una cosa che avete scelto, è una malattia e va presa sul serio“.

Ma può anche essere il motore di uno show in cui si ride molto tra un invito ad una festa in cui l’unica cosa che puoi fare è bere del vino e una fila alla cassa del supermercato dove per acquistare alimenti senza glutine devi accedere un mutuo. Cecilia, 25 anni, alterna il teatro con il lavoro in banca. Ma il fatto di non aver avuto vita facile non la fa sentire una comica migliore: “Sicuramente se vieni da un quartiere difficile, come me, hai il 100% della fame però se vieni da una famiglia ricca magari vieni vista dalle persone come ‘la figlia di’ e mai come persona. La gente crede che tu non possa essere talentuosa. L’invidia non è un dramma come perdere un genitore ma è comunque un dramma sociale”. Ma soprattutto “nella stand up tutto può essere comico, tanto la ricchezza quanto la povertà. Non credo che Luca Ravenna venga da una realtà sociale devastante eppure trova il comico in tutto. Il comico deve essere anche bravo ad immedesimarsi: magari sono ricca, ho mentito fino a oggi e sul palco parlo tutto il tempo della mia vita da povera. Puoi fare e creare quello che ti pare”, conclude.

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Nel Lazio decine di milioni di euro per prescrizioni improprie”. I medici di famiglia: “Falso

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Nel Lazio decine di milioni di euro per prescrizioni improprie”. I medici di famiglia: “Falso

E’ scontro tra i medici di famiglia della Fimmg e il governatore del Lazio Francesco Rocca che, su Facebook, posta un video per chiarire – scrive – “alcune cose rispetto alla mia posizione sui medici di medicina generale”. In particolare, Rocca ritiene che i camici bianchi lo accusino di voler togliere i farmaci ai cittadini. “Un’infamia che mi ha ferito e che ha danneggiato profondamente il dialogo con la Fimmg nella nostra Regione”, dice Rocca.

“Nel Lazio – aggiunge – ho decine di milioni di euro di prescrizioni farmaceutiche inappropriate. Io voglio poter controllare tutto questo, sanzionare, prendere a pedate chi magari fa questo per un sistema magari un po’ più losco”. Ma “dire che io voglio prescrivere i farmaci e dire con quali farmaci curare o meno, questo è un’offesa all’intelligenza mia e dei loro pazienti, perché chi dà le indicazioni su quali farmaci sono prescrivibili è l’Aifa, che è un organismo dove ci sono scienziati, ci sono farmacologi, ci sono medici e dicono che per questa patologia questi sono i farmaci, oppure utilizza il generico”. Ci sono “linee guida che i medici devono rispettare ed è previsto che in casi eccezionali debbano motivare perché non danno quel farmaco e ne danno uno che è fuori dalle linee guida”.

“Spiace dover constatare”, risponde al video la Fimmg Lazio, che “il presidente della Regione Lazio, invece di impegnarsi a risolvere le emergenze della sanità territoriale – solo a Roma mancano 400 medici di famiglia, e dai 400 ai 600mila cittadini sono privati dell’assistenza e del loro diritto di scelta – si attardi in attacchi pubblici scomposti e infondati, con un linguaggio fuori da ogni pur minimo galateo istituzionale, contro tutti i 4.000 medici di medicina generale oggi al lavoro nel Lazio”. Per quanto riguarda le prescrizioni di farmaci fuori dalle linee guida, cioè off label, e gli eventuali interessi loschi, “le accuse sono fuori da ogni pur minima evidenza”, ribadisce la Fimmg Lazio.

“Se il presidente, che ha tutti gli strumenti per verificare eventuali difformità, è a conoscenza di dinamiche ‘losche’ – precisano i medici di famiglia – non deve fare altro che rivolgersi alla magistratura, è un suo dovere morale proprio nei confronti dei cittadini. Anche perché i dati Aifa dicono il contrario, ovvero che la spesa farmaceutica del Lazio, riconducibile alla medicina generale, è in linea con gli standard nazionali, anzi sotto di 36 milioni. Allora dove sarebbero tutti questi sprechi?”.

Il sindacato invita Rocca a “prendere le sue carte” e a consegnarle “in Procura, nel caso avrà anche il nostro plauso. Per quanto riguarda le ‘pedate’, invece, informiamo il presidente che i medici già ne prendono in abbondanza nei pronto soccorsi e negli studi. Suo compito istituzionale sarebbe quello di opporsi a questa deriva, non istigare alla violenza. ‘En passant’ si aggiunge che la Fimmg Lazio non ha mai minacciato scioperi”.

“Certi che le parole usate nel video siano ‘dal sen fuggite’ – concludono i medici – confermiamo ancora una volta, come stiamo facendo inutilmente da 2 anni, la nostra totale disponibilità al confronto per applicare il contratto integrativo come hanno fatto già molte Regioni dalla Toscana alla Puglia al Piemonte, via maestra per risolvere i problemi della sanità territoriale del Lazio e garantire ai cittadini l’assistenza dovuta e per la quale pagano un miliardo di tasse in più l’anno. Si governa con il dialogo, non con il livore e gli insulti”.

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