Cronaca
Morta dopo liposuzione, ricercata quarta persona coinvolta: aveva preso i soldi da Ana Alcivar Chenche

MisteroInSaladOperatoria: Scopri i segreti di un’operazione fatale e le ombre che avvolgono lo studio del chirurgo! #TragediaChirurgica #EnigmaMedico
La Morte Sconcertante di Ana Sergia
Ana Sergia Alcivar Chenche, una donna di 46 anni originaria dell’Ecuador, è morta dopo un intervento di liposuzione in uno studio medico avvolto nel mistero. I familiari raccontano di una collaboratrice anonima a cui Ana aveva affidato i soldi, e di un ritardo nell’arrivo dell’ambulanza privata che l’ha trasportata all’ospedale Umberto I. Cosa è successo in quella clinica improvvisata a via Francesco Roncati 6? Le indagini rivelano che oltre al chirurgo José Lizárraga Picciotti, all’anestesista e all’infermiera, altre figure potrebbero aver giocato un ruolo fatale.
Il Buco di Cinque Ore e le Domande Senza Risposte
Tra l’ingresso in sala operatoria, segnalato da un SMS alle 17:13, e l’arrivo in ospedale alle 22:10, ci sono cinque ore avvolte nel silenzio. Ana aveva pagato 4.300 euro per l’intervento, ma potrebbe essere stata stroncata da un’embolia polmonare o da una complicazione cardiaca. Quel giorno, un’altra paziente proveniente da Genova si era sottoposta a un’operazione simile nello stesso studio, con esito positivo. Gli investigatori stanno cercando di interrogare questa donna per ricostruire cosa è cambiato tra i due interventi e quali condizioni regnassero nell’ambulatorio, la cui ultima autorizzazione risale al 2007.
Le Figure Chiave e le Accuse Nascoste
Al centro delle indagini c’è il chirurgo José Lizárraga Picciotti, che operava in una struttura non autorizzata ricavata in un appartamento. La sua ex moglie e collaboratrice, Irina Cordova, sostiene che lo studio avesse tutte le autorizzazioni necessarie e accusa altri di essere i veri responsabili. Ma l’attenzione si sposta anche su Olivia Buldrini, una falsa dottoressa che dirigeva un ambulatorio clandestino e indirizzava pazienti verso Lizárraga, offrendo interventi a prezzi stracciati sui social. Gli smartphone sequestrati agli indagati potrebbero svelare nuovi dettagli su questa rete di affari e responsabilità.
Cronaca
Come è cresciuto del 25% in soli 5 anni?

GenitoriFuriosi: Scopri il boom di proteste e ricorsi che sta sconvolgendo le scuole romane!
L’Antica Tradizione delle Pagelle Diventa una Battaglia Moderna
Un tempo, le pagelle erano appese alle bacheche delle scuole, ma oggi si consultano sui telefonini, scatenando emozioni forti. Gli studenti attendono con ansia i risultati finali, mentre i genitori si preparano a festeggiare o a lamentarsi. Eppure, ciò che sta catturando l’attenzione è un nuovo trend: le famiglie non si limitano più a rimproverare i figli per un’insufficienza. Al contrario, molti stanno protestando direttamente con scuole e insegnanti, e in alcuni casi, arrivano addirittura gli avvocati. È un fenomeno che fa sorgere una domanda intrigante: perché i voti stanno trasformando i genitori in combattenti legali?
Il Boom dei Ricorsi nei Licei Romani
In particolare, nei licei di Roma, le contestazioni sono in crescita esponenziale. I genitori sfidano le valutazioni finali dei figli, spesso basandosi sul registro elettronico per calcolare medie aritmetiche. Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, spiega che questo trend è esploso negli ultimi 4-5 anni, proprio con l’arrivo del registro digitale. Ma attenzione: il voto finale non è solo una media numerica, bensì una valutazione complessiva che considera fattori come impegno e progressi. Immagina due studenti con gli stessi numeri, ma storie diverse – il risultato potrebbe sorprenderti!Le Opinioni degli Esperti sul Cambiamento Sociale
Vincenzo Rienzi, un avvocato con decenni di esperienza in materia, offre un’altra prospettiva. Secondo lui, il registro elettronico ha accelerato il fenomeno, ma è legato a un vero e proprio mutamento nei costumi sociali. I dati parlano chiaro: i ricorsi al Tar sono aumentati del 25% negli ultimi cinque anni, con famiglie eterogenee che si rivolgono ai legali. Vincere non è scontato – dipende da errori formali o discrepanze – ma quando succede, il Tar può ordinare un riesame o addirittura la ripetizione di un esame. Intanto, dirigenti come Katia Tedeschi, preside di un prestigioso liceo romano, raccontano come le scuole stiano rafforzando le proprie difese con documenti chiari e protocolli rigorosi. Chissà se questo basterà a fermare l’onda montante?
Cronaca
Accordo con Anas: scopri quando inizieranno i lavori

Scopri il ponte che rivoluzionerà il traffico di Roma e salverà ore di ingorghi! #PonteDeiCongressi #Giubileo2025 #MobilitàRoma
L’idea che cambia Roma dopo 20 anni di attese
Immaginate un ponte che potrebbe cancellare gli incubi del traffico quotidiano: l’idea del Ponte dei Congressi risale al 2006, quando già si intuiva la necessità di un intervento epico per collegare Roma sud con Fiumicino. Finalmente, con l’onda del Giubileo 2025, la giunta Gualtieri ha dato il via libera approvando la convenzione con Anas, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato. Questo significa che i bandi di gara per costruire quest’opera da sogno saranno pubblicati entro fine giugno, promettendo di alleggerire il caotico Ponte della Magliana. Ma cosa nasconde questa svolta? Preparatevi a scoprire come un semplice ponte potrebbe ridisegnare la vita dei romani!
Quando inizieranno i lavori e cosa cambierà il traffico?
Ecco il momento clou: stiamo parlando di un collegamento vitale tra il Grande Raccordo Anulare (GRA) e il quartiere EUR, l’unico esistente oggi che lascia migliaia di auto incolonnate. Il nuovo Ponte dei Congressi creerà un flusso perfetto tra la riva destra del Tevere – con flussi da Autostrada Roma-Fiumicino, via della Magliana e via Isacco Newton – e la riva sinistra, dove si trovano vie chiave come via Cristoforo Colombo, via del Mare, via Ostiense e via Laurentina. Pensateci: durante l’ora di punta, potresti risparmiare fino a 30 minuti, evitando le 8mila auto che attualmente intasano il ponte. Curiosi di sapere se questo è l’inizio della fine degli ingorghi eterni?I prossimi passi e le sorprese del progetto
Quali mosse seguono ora? Prima la gara di aggiudicazione e il contratto, poi il progetto esecutivo e persino indagini archeologiche per non perdere colpi. I lavori dureranno circa 5 anni, guidati dall’assessorato ai Lavori pubblici di Ornella Segnalini, che definisce questa convenzione un “passaggio cruciale”. Non si tratta solo di un ponte, ma di un vero e proprio riordino della viabilità, con un anello rotatorio a senso unico che collegherà carreggiate e rampe. E c’è di più: il progetto include uno spazio ciclopedonale esclusivo per promuovere la mobilità sostenibile, oltre a un nuovo Parco Fluviale del Tevere. Il costo? 298 milioni di euro, finanziati da Roma Capitale, il Mit e fondi giubilari – un investimento che potrebbe essere la mossa geniale per rilanciare la città!
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