IndovinaChiNascondevaUnLaboratorioDiDrogaNelCuoreDiRoma? #OperazioneSegretaARoma

La Scoperta Incredibile in un Quartiere Tranquillo

Immaginate una vita apparentemente serena in una casa popolare di San Basilio, dove un ottantenne con qualche piccolo precedente custodiva un segreto che ha lasciato tutti a bocca aperta. Dietro le facciate grigie di via Fabriano, gli agenti del IV Distretto hanno scovato quella che sembra una base logistica top secret per la lavorazione e il confezionamento di droga destinata alle strade di Roma. Ma cosa potrebbe spingere un anziano a entrare in un mondo così pericoloso e redditizio?

I Tesori Nascosti nell’Appartamento

Pensa a cosa potrebbe celare una casa qualunque: due chili di cocaina pura, panetti già pronti, bilancini di precisione e buste per il packaging, oltre a un gruzzolo di 30.700 euro in contanti! Tutto era stato trasformato in una vera e propria centrale operativa. L’operazione è scattata la sera del 21 maggio, dopo settimane di pedinamenti e appostamenti segreti da parte degli investigatori del commissariato di San Basilio. Tre uomini sono entrati nell’appartamento poco dopo le 23, ignari di ciò che stava per accadere – e tu non crederai a cosa è successo dopo!

L’Irruzione che ha Svelato Tutto

Improvvisamente, gli agenti hanno fatto irruzione, sorprendendo i sospettati con le mani nel sacco. All’interno, tre padri di famiglia – gente con lavori saltuari – stavano preparando dosi per il mercato nero, mentre una stanza era stata convertita in una “raffineria artigianale” per trasformare la cocaina in crack. Nessuna via di fuga, nessuna scusa plausibile: quell’appartamento era diventato il punto strategico perfetto, un vero e proprio hub per distribuire la droga nelle piazze romane. Ma c’è di più, perché l’organizzazione sembra così ben oliata da generare guadagni da capogiro!

Le Indagini che Continuano a Sorpenderci

I dettagli emergono piano piano: i quattro uomini, inclusa l’anziana figura al centro di tutto, sono stati arrestati per detenzione e spaccio aggravati. Secondo gli inquirenti, l’operazione fruttava tra i 10 e i 15 mila euro a settimana. E ora, le indagini vanno avanti per scoprire se questo appartamento fosse solo la punta dell’iceberg di una rete molto più vasta – chissà quali altri segreti salteranno fuori?