Seguici sui Social

Cronaca

Una figura che sembra una bambola e sconvolge il sonno

Pubblicato

il

Una figura che sembra una bambola e sconvolge il sonno

ScopertoUnMisteroChocARoma: Un corpo di bimba in un parco apparentemente tranquillo, e c’è un colpo di scena che ti lascerà senza parole! #VillaPamphilj #RomaMisteri

LO SGOMENTO

Un testimone è ancora sotto shock dopo aver trovato quello che sembrava un innocuo bambolotto, ma si è rivelato essere il corpo senza vita di una bambina tra i 6 e i 12 mesi, nascosto tra i rovi di Villa Pamphilj a Roma. “Sembrava un bambolotto, non avrei mai pensato che si trattasse di un essere umano”, ha raccontato l’uomo, descrivendo la scena orribile che ha trasformato un tranquillo sabato pomeriggio in un incubo per tutti i presenti. La polizia, i vigili del fuoco, i carabinieri e i medici del 118 sono arrivati di corsa, attirando l’attenzione di decine di persone che si godevano il parco.

Un’altra testimone, una donna sulla cinquantina, è scoppiata in lacrime: “Io ero nel panico, non sapevo cosa fare. Sono distrutta, mi sento svenire”. Il forte choc l’ha costretta a essere soccorsa sul posto e poi portata in questura per rilasciare la sua testimonianza. Immagini come queste, che nessuno vorrebbe mai vedere, stanno tormentando la mente di chi c’era, con parole come “Non so se dormirò più” che riecheggiano tra i presenti.

LE VOCI

Mentre gli investigatori lavoravano sui rilievi, la curiosità ha iniziato a diffondersi come un’onda nel parco. Le persone si radunavano, sussurrando e scambiando teorie: “Hanno trovato una bambina”, diceva un signore arrivato poco dopo le forze dell’ordine. “Assurdo, ormai non si vive più”, commentava una donna mentre passeggiava con il marito. Con le volanti della polizia e i nastri bianchi e rossi a sigillare la zona, il panico si mescolava a un’irrefrenabile voglia di sapere di più, trasformando l’aria in un vortice di voci incontrollate.

IL NUOVO CHOC

E proprio quando sembrava che la situazione fosse sotto controllo, un secondo colpo di scena ha gelato tutti: una donna sudamericana ha notato un sacco nero con un braccio che spuntava fuori, a circa 200 metri dal luogo della prima scoperta. “Ho visto un braccio uscire fuori”, ha raccontato, confermata da un gruppo di suoi connazionali che stavano giocando a pallavolo. Uno di loro, Giacinto Tito, 40enne peruviano, ha aggiunto: “Stavamo recuperando il pallone e abbiamo visto questo sacco nei cespugli, con un braccio e una gamba che spuntavano. Si sentiva un odore molto forte e cattivo”. In un attimo, il panico è esploso: genitori che portavano via i figli di corsa, curiosi che si avvicinavano per sbirciare, e tutti che si chiedevano cosa altro potesse nascondere quel parco apparentemente innocuo.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Droni e volontari uniti per combattere i roghi: una strategia innovativa?

Pubblicato

il

Droni e volontari uniti per combattere i roghi: una strategia innovativa?

AllarmeIncendiARoma Scopri come la Città Eterna rischia di bruciare e quali misteriosi droni vegliano sui quartieri più a rischio quest’estate!

LE ZONE PIÙ A RISCHIO

A Roma, con l’arrivo dell’estate, l’allerta incendi è al massimo: zone come Magliana, Casal Lumbroso e il municipio VI sono sotto stretta sorveglianza. Immagina droni che sorvolano i cieli per scovare i primi focolai, mentre 500 volontari della protezione civile si attrezzano con autobotti e pickup per intervenire sui roghi più piccoli, come quelli fra sterpaglie o ai bordi delle strade. La città, orgogliosa del suo titolo di capitale più verde d’Europa con ben 900 chilometri quadrati di parchi e aree verdi, rischia grosso fino a metà ottobre. Tutto questo in collaborazione con la Regione Lazio, per una rete di sicurezza che promette di tenere a bada le fiamme.

IL PIANO DELLA REGIONE

Ma cosa c’è dietro questo piano anti-incendi? La Regione ha stanziato cinque milioni di euro per aerei antincendio, veicoli noleggiati e accordi con i vigili del fuoco – un vero arsenale per combattere i roghi boschivi. La campagna, coordinata con il ministero dell’Interno, include addestramento per migliaia di volontari e misure per contrastare disastri naturali o umani. Nel Lazio, oltre quattromila eroi in uniforme sono pronti a scattare: chissà quali sorprese porteranno le prossime ondate di calore!

LE AZIONI IN PRIMA LINEA

Al centro della difesa ci sono i volontari della protezione civile capitolina, che supportano i vigili del fuoco fornendo acqua e sorveglianza sul territorio. Giuseppe Napolitano, direttore del dipartimento, avverte: “Le previsioni parlano di un’estate rovente, e il fuoco è quasi sempre opera umana – basti pensare a quei pochi casi su 760 dello scorso anno”. Servono controlli capillari da parte di forze dell’ordine e polizia locale per evitare disastri: un mix di tecnologia e vigilanza che potrebbe rivelare storie incredibili.

LA SORVEGLIANZA CON I DRONI

Per non perdere neanche un focolaio, sette droni saranno dispiegati sulle aree più sensibili: da Magliana e Casal Lumbroso a Monte Mario e i parchi circostanti. I municipi IV, VI e XI sono i più esposti, specialmente fuori dal Grande Raccordo Anulare. E non è tutto: il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza severa, con regole come strisce sterrate di 10 metri attorno alle aree verdi, vegetazione alta massimo 50 centimetri e strade tagliafuoco ogni 100 metri. Chi non si adegua rischia multe salate fino a 500 euro – un vero giro di vite che ti farà riflettere sul prossimo picnic!

Continua a leggere

Cronaca

Partiti, movimenti, cittadini e bambini: le voci dei romani in piazza per Gaza

Pubblicato

il

Partiti, movimenti, cittadini e bambini: le voci dei romani in piazza per Gaza

Hai mai visto una folla di bambini in prima linea contro il massacro a Gaza? #RomaProtest #PacePerGaza #ManifestazioneStorica

La marcia che sta facendo parlare tutta Roma

Non erano ancora le due del pomeriggio quando una marea colorata di persone ha abbandonato l’ombra dei cipressi nei giardini di piazza Vittorio Emanuele, riversandosi in strada in un corteo ordinato per urlare “basta” al dramma di Gaza. Mentre le telecamere puntavano sui leader di partiti come Avs, Pd e Movimento 5 Stelle, il vero cuore della protesta pulsava nelle retrovie, dove bambini con striscioni giganti rubavano la scena. “Il mondo è loro, ed è per questo che li abbiamo portati qui”, ha spiegato Valeria, con gli occhi fissi su un gruppo di piccoli attivisti che marciavano con determinazione, rivelando un lato commovente e inaspettato di questa enorme mobilitazione.

Bambini in prima fila: il futuro che pretende la pace

Hanno una vita più fortunata dei loro coetanei a Gaza, frequentando scuole come l’infanzia Principe di Piemonte alla Garbatella, ma oggi erano in piazza per trasmettere valori di pace. “Vogliamo insegnare ai nostri figli l’importanza del futuro, che è il loro, non il nostro”, ha continuato Valeria, mentre genitori e amici da tutta Roma si univano al flusso. È un misto di innocenza e rabbia che cattura l’attenzione: questi bambini, con i loro striscioni, stanno diventando il simbolo di una generazione che non vuole più assistere in silenzio.

Voci dall’anima della protesta

Tra la folla, storie personali emergono come lampi di verità. Marzia Cosentino non poteva più restare indifferente: “Non voglio abituarmi allo strazio quotidiano o sentirmi complice del silenzio. Come faccio a spiegare tutto questo a mia figlia?” Al suo fianco, il marito Matteo Stralla, con un accento che tradisce le sue origini piemontesi, ha aggiunto: “Nessuno ha il diritto di sopraffare un altro popolo. Rispondere alle guerre con più armi è un’idea obsoleta che non porta da nessuna parte”. Queste testimonianze, piene di emozioni grezze, stanno facendo riflettere migliaia di persone su quanto la pace sia urgente e necessaria.

Gruppi e appelli che scuotono la città

Gruppi organizzati come “Ostia per la pace” marciano fianco a fianco con cittadini comuni, chiedendo un cessate il fuoco immediato. Rosaria Miotto e Francesca Livigni hanno urlato: “Vogliamo che Giorgia Meloni ascolti i cittadini – il 90% delle vittime sono civili, e la loro parola è pace!”. Intanto, la sezione laziale di Rifondazione Comunista sventola striscioni contro quello che definiscono un “genocidio in corso”, con la segretaria regionale Daniela Alessandri che sottolinea: “È arrivato il momento di non tollerare più”. Persino i giovani palestinesi con accento romano sfidano i leader dei partiti: “Siete arrivati tardi, ma ora dovete avere il coraggio di parlare chiaro”.

La solidarietà che unisce partiti e professionisti

I partiti come Pd, Avs e Movimento 5 Stelle sono ben visibili, ma non tutti sono d’accordo sui toni. Ennio Girimonte del Pd spiega: “Questa guerra è partita da un atto di terrorismo, ma ha superato ogni limite – a Gaza hanno il diritto di vivere”. Anche l’assessore Matteo Zocchi del Municipio III si unisce: “Siamo qui a gridare per la giustizia e la solidarietà, dopo aver esposto bandiere e striscioni nei nostri quartieri”. Non mancano i sanitari “Per Gaza”, di ritorno da Ginevra, che denunciano la distruzione del sistema sanitario: “Basta alla violenza contro medici e giornalisti”, afferma l’infermiera Paola Prestigiacomo, aggiungendo un tocco di urgenza professionale a questa onda di proteste che sta conquistando l’attenzione nazionale.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025