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“Le strisce blu sono una stangata mascherata da riforma”. Dal Pigneto fino a Ostia, passando per la Garbatella

Azione: “La nuova delibera sulla sosta è una misura vessatoria mascherata da riforma”
«Un intervento che si presenta come riforma, ma che nei fatti si traduce in un mero aggravio economico per i cittadini, senza affrontare in maniera strutturale il vero nodo della mobilità romana: la congestione del traffico».
Così, in una nota congiunta, si esprimono Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, capogruppo e consigliere di Azione in Campidoglio, insieme ai consiglieri del I Municipio Giuseppe Lobefaro, Maurizia Cicconi e Sara De Dominicis.
Secondo gli esponenti del partito, la delibera approvata dalla Giunta Capitolina, su proposta dell’assessore Eugenio Patanè, rappresenta un’operazione di cassa camuffata da piano per il decoro urbano e la rotazione dei veicoli.
«Il provvedimento – spiegano – prevede l’introduzione di 30.000 nuovi stalli blu a pagamento, a fronte della cancellazione di 16.000 posti auto gratuiti in centro e nei quartieri dell’anello ferroviario. Una trasformazione che andrà a colpire in modo diretto residenti e lavoratori, costretti a sostenere costi ulteriori per sostare in aree dove fino a oggi era possibile parcheggiare gratuitamente».
Nel mirino della critica anche l’ampliamento della sosta tariffata in zone finora parzialmente o del tutto escluse dalla presenza di strisce blu: «Garbatella, Pigneto, Ostiense, San Paolo, Eur e persino Ostia saranno coinvolti in questa estensione indiscriminata, che penalizzerà ampie fasce della cittadinanza».
Particolare disappunto viene espresso infine per la trasformazione dei parcheggi di scambio in aree a pagamento anche nelle ore notturne: «Una scelta che snatura la funzione originaria di questi spazi, rendendoli simili a veri e propri garage a pagamento».
«Anziché investire con determinazione nel potenziamento del trasporto pubblico e in strategie efficaci per la riduzione del traffico – concludono i consiglieri – si preferisce adottare misure punitive e scarsamente risolutive. Questa non è la mobilità sostenibile di cui Roma ha bisogno. Per questo motivo chiediamo al sindaco Gualtieri e all’assessore Patanè di riconsiderare l’impostazione del piano, aprendo un confronto trasparente con i cittadini e le istituzioni municipali».
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Topi in un ristorante di via Prenestina. Polizia chiude l’attività per gravi rischi per la salute

Roma, sequestrato ristorante etnico sulla via Prenestina: gravi carenze igienico-sanitarie e di sicurezza
Un ristorante etnico di ampie dimensioni, situato lungo via Prenestina, è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte della Polizia di Stato a seguito di una serie di gravi irregolarità riscontrate nel corso di un’accurata ispezione.
L’operazione, condotta nei giorni scorsi dal personale della Divisione Amministrativa della Questura di Roma, con il supporto degli agenti del Distretto competente e della Squadra Mobile, rientra in un piano di controlli mirati lungo l’antica consolare romana, già in epoca imperiale arteria di collegamento tra Roma e Palestrina.
L’attività ispettiva si è concentrata su un esercizio di ristorazione gestito da una società a responsabilità limitata il cui amministratore e socio di maggioranza sono cittadini originari della Repubblica Popolare Cinese.
Numerose e gravi le criticità riscontrate, sin dal primo accesso alla struttura, articolata su due livelli: assenza totale di estintori – o, laddove presenti, con revisione scaduta da anni e utilizzati impropriamente come fermaporte – uscite di emergenza ostruite, impianto elettrico in stato di evidente abbandono e condizioni igienico-sanitarie fortemente compromesse, in particolare nella conservazione degli alimenti.
Emblematico l’episodio avvenuto nella sala destinata alla clientela, dove gli agenti hanno avvistato un topo intento a fuggire tra sedie accatastate, simbolo tangibile di una situazione ben più estesa di degrado e incuria.
Contestualmente all’intervento della Polizia, è giunto sul posto anche il personale della ASL Roma 2, che ha disposto l’immediata distruzione degli alimenti mal conservati e ha elevato le previste contestazioni per le violazioni di competenza sanitaria.
Durante i controlli, è emersa un’ulteriore anomalia: uno dei locali interni era stato adibito a dormitorio improvvisato per il personale dipendente, composto da 45 lavoratori. Materassi e stuoie erano accatastati sul pavimento, in condizioni non compatibili con i requisiti minimi di abitabilità. Due lavoratori sono risultati privi di regolare permesso di soggiorno: l’Ufficio Immigrazione della Questura sta attualmente svolgendo accertamenti per valutare l’adozione di eventuali provvedimenti di rimpatrio nei confronti degli interessati.
Alla luce delle gravi irregolarità riscontrate sotto i profili igienico-sanitario, della sicurezza e del rispetto della normativa sull’immigrazione, gli agenti hanno proceduto al sequestro preventivo dell’intero locale. La misura è stata convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Roma.
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Centocelle, controlli a tappetto dei carabinieri. 2 Tunisini senza patente

Controlli straordinari dei Carabinieri a Centocelle: tre denunce e sanzioni per 15mila euro
I Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle, con il supporto della Compagnia Roma Casilina e del Nucleo Radiomobile della Capitale, hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio nel quartiere Centocelle. L’operazione, mirata al contrasto della criminalità diffusa e alla prevenzione delle violazioni al Codice della Strada, si è concentrata in particolare sull’area della cosiddetta “movida”, con riferimento specifico a piazza dei Mirti.
L’iniziativa si inserisce nelle linee strategiche indicate dal Prefetto di Roma, dott. Lamberto Giannini, e condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Al termine delle attività, il bilancio complessivo è di tre persone denunciate alla Procura della Repubblica.
Due cittadini tunisini, rispettivamente di 27 e 19 anni, sono stati denunciati per guida senza patente, mai conseguita. I militari hanno infatti predisposto numerosi posti di controllo lungo le principali arterie del quartiere. Su oltre 400 controlli alcolemici effettuati nei confronti degli automobilisti in transito, è emerso un solo caso positivo. Il conducente, un cittadino italiano, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza.
Nel corso dell’operazione sono inoltre stati segnalati alla Prefettura cinque giovani per uso personale di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, in applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90. Complessivamente, i Carabinieri hanno identificato 540 persone, controllato 280 veicoli ed elevato sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 15.000 euro.
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