Cronaca
ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città

ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città.
ROMA Colpo della Polizia a una gang di rapinatori nel nord ovest della città. L’attività della banda è durata una decina di giorni, interessando in particolare il quartiere di Primavalle. Numerosi i colpi, ai danni sopratutto di negozi di alimentari e passanti, commessi con l’ausilio di scooter rubati direttamente nelle concessionarie. Il tutto condito da una buona organizzazione, soprattutto per quanto riguarda la cessione del compendio dei reati: una rete di ricettatori si occupava infatti di ‘piazzare’ autovetture prese a noleggio con documenti rapinati o rubati. Inoltre, per sfuggire alla cattura, avevano lasciato i propri domicili e si erano insediati in un’abitazione, sita in una zona ad elevata densità criminale.
Ciò non è però bastato a fermare gli agenti del commissariato Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo. I militari hanno infatti iniziato a battere palmo a palmo la zona, con incessanti servizi di appostamento e pedinamento dei sospettati. L’attività d’indagine è partita il 5 marzo, a seguito di una rapina ai danni di un’anziana. Rapina cui, nei giorni successivi, ne sono seguite altre due ed un furto presso un bar in zona Pineta Sacchetti. Proprio uno di questi colpi è costato l’arresto, realizzato in collaborazione dei colleghi del Reparto Volanti, per uno dei rapinatori. Gli altri complici sono stati poi rintracciati grazie alle descrizioni e alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
Vari appostamenti e pedinamenti dei sospettati hanno permesso infatti agli agenti di arrivare alla loro abitazione. Uno del gruppo, composto anche da un minorenne, ha aperto la porta, trovandosi davanti i poliziotti, che li hanno beccati a trafficare con documenti e titoli di credito, provento dell’attività criminale. Un uomo 40 anni è stato arrestato, mentre un altro è stato fermato con l’accusa di delitto. Per gli altri due invece è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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