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ROMA Arrestato 17enne tunisino: non gradisce pranzo e minaccia educatrice

ROMA Arrestato 17enne tunisino: i dettagli.
ROMA Arrestato 17enne tunisino – E’ stato fermato ieri pomeriggio dalla Polizia di Stato un 17enne tunisino resosi responsabile, nei giorni precedenti, di numerosi reati contro il patrimonio, nonché di sequestro di persona e minacce aggravate ai danni di un’educatrice di un centro di accoglienza per minori situato in provincia di Latina.
Le indagini, condotte dagli Agenti della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, sono partite da una serie di furti avvenuti a bordo dei treni della tratta Roma–Nettuno. La comparazione tra le descrizioni fornite dalle vittime e le immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza presente sui treni ha permesso agli investigatori di risalire all’autore dei furti perché già denunciato in precedenza per fatti analoghi.
Individuata la dimora del ragazzo, una casa di accoglienza, gli investigatori hanno appreso dal personale della struttura di altri gravi reati commessi dal minore nei giorni precedenti. In particolare il 5 agosto scorso il ragazzo, non gradendo il pasto ricevuto, ha dapprima inveito contro gli addetti della struttura di accoglienza lanciandogli contro piatti, bicchieri e posate, e poi ha minacciato un’educatrice con un’ascia.
Il giovane, che dopo i fatti si era allontanato dalla struttura a bordo di una bicicletta, è stato immediatamente rintracciato dagli agenti della Polizia Ferroviaria nelle vicinanze del luogo di dimora.
Nel corso della perquisizione della stanza occupata dal ragazzo, gli operatori hanno rinvenuto numerosi oggetti provento dei furti, mentre l’ascia è stata trovata nelle vicinanze di un cantiere situato poco distante.
Il giovane è stato sottoposto a fermo e condotto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso un centro di accoglienza per minori della Capitale.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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