Attualità
Minacce dell’Iran agli Usa ai funerali di Soleimani

Milioni di persone in strada per dare l’ultimo saluto al generale iraniano. Dai funerali di Soleimani arrivano nuove minacce dall’Iran agli Usa. Tutti a invocare giustizia e vendetta gridando ancora «morte all’America».
Mentre il corteo funebre raggiungeva Teheran la capitale si riempiva di una folla eterogena. Radicali e moderati uniti per una volta nel dolore e nel rancore. Presenti esponenti di Hamas e della Jihad islamica con l’ayatollah Ali Khamenei, guida Suprema dell’Iran, che in lacrime ha guidato la preghiera. La folla ha chiesto vendetta sventolando immagini di Soleimani e del vice capo di Hash al-Shaabi, Abu Mahdi al-Muhandis. Ai funerali di Soleimani presente tutto l’Iran pronto a gridare slogan e minacce contro Usa, Gran Bretagna e Israele.
Soleimani era una figura che metteva d’accordo tutti in Iran e anche da morto continua a compattare il popolo. L’immagine di Donald Trump esposta in Enghelab Street con una corda al collo. Secondo Zeniab, figlia di Soleimani, le famiglie dei soldati statunitensi in Medio Oriente «dovrebbero aspettarsi la morte dei loro figli». Ali Akbar Vlayati, consigliere di Khamenei, ha promesso «un altro Vietnam» nel caso in cui gli americani non dovessero ritirare le loro forze dalla regione confermando: «Nonostante le vanterie dell’ignorante presidente degli Stati Uniti l’Iran intraprenderà un’azione di ritorsione contro la stupida mossa degli americani che li farà pentire».
Dopo i primi raid contro obiettivi americani in Iraq e il voto del parlamento di Baghdad a favore dell’espulsione delle truppe americane dal territorio nazionale la preoccupazione a livello internazionale resta altissima. Il tabloid israeliano Yediot Ahronot ha pubblicato una lista delle più significative eliminazioni avvenute nella Regione negli ultimi anni accompagnandola a un’altra con i nomi di chi potrebbe seguire il destino di Soleimani. Tra questi figurano Hassan Nasrallah (Hezbollah), Sallah al-Aruri e Mohammed Deif (Hamas), Ziad Nakhale (leader della Jihad islamica). Una lista che continua a gettare benzina sul fuoco dopo le minacce di Trump di colpire 52 siti in Iran.
LA RISPOSTA DI ISRAELE
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato il Consiglio di difesa del governo allo scopo di esaminare le ripercussioni dell’uccisione di Soleimani. Di fronte alla delicatezza del momento Netanyahu ha ordinato ai ministri di non esprimersi sugli ultimi sviluppi in Iran. Ma è stato lui stesso a lodare Trump «per aver agito con determinazione, potenza e velocità». Intanto ai confini Nord e Sud di Israele l’esercito mantiene uno stato di vigilanza anche se negli insediamenti civili di frontiera la vita prosegue normalmente.
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Incidente tra moto e auto a Bracciano: motociclista ferito e trasportato in ospedale con l’elicottero

#IncidenteMisterioso a Bracciano: un motociclista coinvolto in un drammatico scontro che ha lasciato tutti a chiedersi cosa è successo davvero!
Immaginate una tranquilla strada di Bracciano che si trasforma in un teatro di tensione: un motociclista è finito in un impatto con un’auto, scatenando l’intervento immediato dei soccorsi. Le autorità locali hanno confermato che il centauro è stato prontamente trasportato in ospedale con l’ambulanza, ma i dettagli precisi dell’incidente continuano a suscitare curiosità tra i residenti. Cosa ha provocato questo scontro inaspettato? Gli appassionati di motori e i curiosi non possono fare a meno di chiedersi se ci siano stati fattori imprevedibili alla base.
Le prime segnalazioni dall’incidente
Fonti sul posto hanno descritto la scena come caotica, con l’ambulanza che è arrivata in pochi minuti per prestare aiuto. Non è ancora chiaro se il motociclista abbia riportato ferite gravi, ma l’episodio ha già acceso discussioni online, con molti che si interrogano sulle condizioni delle strade e sul rispetto delle norme di sicurezza.
Cosa potrebbe aver causato lo scontro?
Mentre le indagini sono in corso, esperti di incidenti stradali suggeriscono che fattori come la velocità o le distrazioni al volante potrebbero essere stati decisivi. Questo evento, che ha mobilitato la comunità, ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio sulle strade, e se continuerà a emergere, potrebbe rivelare sorprese inaspettate per tutti noi.
Attualità
Dal 12 maggio gli animali possono viaggiare in cabina, non più nella stiva

Svolta epocale per i nostri amici a quattro zampe voluta dal ministro dei trasporti Matteo Salvini. Infatti a partire dal 12 maggio, gli animali – anche quelli di grossa taglia – potranno volare accanto ai loro padroni in cabina, seduti e legati con la cintura, proprio come dei passeggeri.
Questa novità arriva grazie a una decisione dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che aggiornerà le regole attuali. Finora, infatti, i cani e i gatti più grandi potevano viaggiare solo nella stiva dell’aereo. Ma adesso le cose cambiano.
Spinta dal Ministero dei Trasporti firmata Matteo Salvini
A volere questa modifica è stato il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini. In una nota, il Ministero ha espresso soddisfazione per il cambiamento, definendolo un passo importante per tanti italiani che viaggiano con i loro animali.
Cosa prevede la nuova regola ENAC
La nuova norma dell’Enac permette di portare animali domestici in cabina, dentro un trasportino che può essere posizionato anche sopra i sedili, a patto che sia ben fissato con la cintura o con altri sistemi di sicurezza.
Cambia anche la regola sul peso: ora il trasportino con l’animale può superare i limiti attuali, purché non sia più pesante di un passeggero medio.
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