Ultime Notizie Roma
Operazione antidroga dei carabinieri: 12 persone arrestate

Operazione antidroga dei carabinieri – Finita in manette anche una donna proprietaria di un club in via dei Lucani
Operazione antidroga dei carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante che in mattinata, hanno svolto un blitz dopo l’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Questa esecuzione è dovuta a una grande indagine svolta nei mesi precedenti condotta dalla Stazione Carabinieri di Roma Prenestina e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma alla quale ha dato vita l’arresto di 12 persone ritenute colpevoli di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Villa Gordiani a Roma.
Le indagini hanno permesso di far emergere un’esesa attività di cessione al dettaglio di sostanze stupefacenti di diversa natura (hashish, marjuana e cocaina) con una vera e propria piazza di spaccio, sempre attiva, con tanto di vedette, sempre pronte ad assicurare una cornice di sicurezza allo svolgimento dell’attività delittuosa, svolgendo anche, in molti casi, controlli nelle strade limitrofe proprio per scongiurare la presenza delle forze dell’ordine.
Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti è presente anche una donna che, all’epoca dei fatti, gestiva un club privato sito nel quartiere di San Lorenzo, precisamente via dei Lucani, tristemente nota a seguito della morte per stupro ed overdose della giovane Desirèe Mariottini avvenuta solo qualche mese prima dell’avvio delle indagini per questa operazione da parte dei Carabinieri.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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