Attualità
Italiani bloccati in Brasile: “Nessun sostegno, siamo abbandonati”

Allo stato attuale, circa 500 italiani sono bloccati in Brasile e non possono rientrare per via della variante di Covid-19 che preoccupa l’Italia
La variante scoperta in Brasile terrorizza l’Italia. Il ministro della Salute Speranza ha annunciato una settimana fa la proroga del blocco dei voli dal Brasile (scattato il 16 gennaio) e il divieto di ingresso in Italia di chi è passato da lì negli ultimi 14 giorni. Tutto fermo almeno fino al 15 febbraio 2021. Coloro che si trovano in Brasile, dunque, non può rientrare in Italia, nemmeno se è cittadino italiano o ha la residenza nel nostro Paese, a meno che non decida di fare il furbetto facendo più scali e acquistando due biglietti superati. Alcuni degli italiani bloccati in Brasile sono intervenuti ai microfoni di Non è La Radio: “Non ci fanno tornare nemmeno se ci sottoponiamo al tampone o alla quarantena una volta arrivati in Italia. Dovevamo rientrare il 19 gennaio e invece siamo ancora qui, mentre l’ambasciata italiana a Brasilia ci dice che non sanno cosa fare”. “C’è chi non sa dove alloggiare, chi deve curarsi in Italia, chi ha perso il lavoro. Non vogliamo che l’Italia ci paghi il viaggio ma che almeno ci lasci tornare a casa”.
Attualità
Internet riduce il lavoro a sole 5 ore: pausa caffè breve ma il web manda in fumo gran parte della giornata degli impiegati scansafatiche

ProduttivitàSvelata Hai mai scoperto che gli spagnoli dedicano solo il 63,75% del loro tempo lavorativo a essere davvero produttivi, lasciando il resto a Internet e distrazioni?
Gli spagnoli potrebbero lavorare in media solo 25,5 ore settimanali in modo efficace, nonostante le classiche 40 ore previste, secondo uno studio di Ringover. È una rivelazione che fa riflettere: mentre si discute di ridurre la settimana lavorativa a 37,5 ore, molti hanno ancora tempo libero da riempire con attività non collegate al lavoro. Curioso come le donne siano più produttive, con 36 minuti in più al giorno rispetto agli uomini, e i lavoratori tra i 44 e i 59 anni superino le 6 ore giornaliere, mentre altri, come i giovani tra i 18 e i 27 anni, arrivano a quasi 5 ore e 48 minuti.
La grande differenza tra produttività e giornata lavorativa
Tra i 1.063 adulti spagnoli intervistati, nessuno ammette di raggiungere le 8 ore di lavoro produttivo al giorno. I dirigenti sfiorano le 6 ore e 12 minuti, mentre i quadri intermedi scendono a 4 ore e 48 minuti. Eppure, non è solo una questione di età o ruolo: tutti, dai lavoratori autonomi ai senior, si attestano intorno alle 5 ore, lasciando spazio a pause che vanno dal navigare online al chiacchierare con colleghi.
Quando non avere lavoro è più noioso che averlo
E le attività che riempiono quel tempo? Il 74,8% ammette di navigare su Internet per cose non lavorative, ma solo il 13,5% le considera inaccettabili. Ecco un elenco di come si distribuiscono quei minuti:
– 56 minuti: navigare in Internet per consultare argomenti non legati al lavoro.
– 55 minuti: parlare con familiari e amici.
– 52 minuti: parlare con i colleghi di argomenti non legati al lavoro.
– 50 minuti: social network.
– 49 minuti: commissioni come fare la spesa o le pulizie generali.
– 46 minuti: guardare nel vuoto / sognare ad occhi aperti.
– 46 minuti: fumare.
– 43 minuti: cucinare.
– 43 minuti: cercare lavoro.
– 40 minuti: preparare una bevanda (caffè).
Questa noia sul lavoro potrebbe addirittura essere più frustrante di un impegno continuo, con studi che collegano le micropause a un miglioramento delle prestazioni cognitive e fisiche. Chissà se incorporare pause regolari potrebbe rivoluzionare il nostro modo di lavorare…
Attualità
Dan spende 4 milioni per moneta commemorativa in circolazione dal 2022

MonetaDaMiliardi Hai mai sognato di trasformare una semplice moneta da 20 pesos in una fortuna da 4 milioni? Scopri come questa edizione speciale messicana sta facendo impazzire collezionisti e appassionati, offrendo opportunità inimmaginabili!
Immaginate di avere tra le mani un pezzo di storia che potrebbe finanziare le vostre vacanze dei sogni o avviare un business: è proprio ciò che promette questa moneta commemorativa lanciata nel 2022. Valutata a un prezzo astronomico di 4 milioni di pesos, sta attirando l’attenzione per la sua rarità e il fascino numismatico. Ma cosa la rende così ambita? Andiamo a esplorare i dettagli che la elevano a un vero tesoro nascosto.
Com’è la moneta da 20 pesos?
Questa moneta, appartenente alla famiglia F1, è un vero capolavoro di design e tecnica. Con un diametro di 30 millimetri, una forma dodecagonale, un peso di 12,67 grammi e un bordo scanalato, è stata messa in circolazione il 4 ottobre 2022. Sul dritto, spicca lo stemma nazionale in rilievo scultoreo con la scritta “Estados Unidos Mexicanos” che forma un semicerchio nella parte superiore. Sul rovescio, al centro, appare il tenente José Antonio Medina de Miranda; a sinistra, la goletta “Iguala” e, sotto, la nave “Patrulla Oceánica de Largo Alcance”. A destra, il microtesto “TTE NAV ANTONIO DE MEDINA MIRANDA” e un’ancora come immagine latente.
Sul bordo, troviamo la scritta “Bicentenario de la Marina-Armada de México”. Nell’esergo, è indicata la denominazione “$20” con gli anni “1821” e “2021”. A destra, il marchio della zecca della Casa de Moneda de México “M°”. La sua composizione unica include una parte centrale in lega di alpaca argentata (65% rame, 10% nichel e 25% zinco, per 5,51 grammi), mentre l’anello perimetrale è fatto di una lega con 92% rame, 6% alluminio e 2% nichel, per 7,16 grammi. Queste specifiche non solo garantiscono qualità, ma anche un allure irresistibile per i collezionisti.
Perché vale così tanto?
Secondo il venditore, il suo valore esorbitante di 4 milioni di pesos deriva dal fatto che è una moneta commemorativa, rara e difficile da reperire. Questa edizione celebra il bicentenario della Marina-Armada del Messico, rendendola un pezzo da collezione unico. Ricordate, però, che le informazioni su prezzi e aste provengono da siti affidabili: è sempre saggio verificare l’autenticità delle offerte per evitare sorprese. Con un oggetto del genere, chi sa quali segreti nasconde ancora?
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