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Roma, Clienti al bar ma non per consumare: il titolare gli vendeva la droga

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Roma, Clienti al bar ma non per consumare: il titolare gli vendeva la droga

Arrestato proprietario in possesso di 5946 dosi di hashish, 761 dosi di cocaina e 2420 euro in contanti

ROMA. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Romanina, diretto da Moreno Fernandez, sono stati avvertiti da diverse segnalazioni da parte di alcuni residenti che hanno notato uno strano via vai all’interno di un bar. Il locale in questione è gestito da un 46enne, descritto come calvo con occhiali e di bassa statura che ha insospettito gli abitanti dei palazzi a causa della sua abitudine di intrattenersi fuori dal bar con diversi clienti abituali per pochissimi minuti. Così gli agenti hanno deciso di verificare la segnalazione iniziando un pedinamento ai danni dell’uomo. Dopodiversi appostamenti hanno notato tantissime persone che continuavano a fare avanti e indietro dopo aver parcheggiato le macchine fermandosi con il titolare per pochissimi minuti mentre si scambiavano qualcosa per poi andare subito via. Ovviamente a insospettire è stata l’assenza di consumazione all’interno del bar.

ACCERTAMENTI E ARRESTI DOMICILIARI

Ma a dare la certezza agli agenti è stato l’ultimo cliente, giunto quando il bar era già chiuso. Prova che ha tolto tutti i dubbi. Così la pattuglia ha seguito il titolare verso la propria abitazione a Velletri e lo hanno fermato mentre entrava nel portone. Una volta identificato è stato perquisito: indosso, nel taschino dei pantaloni,  è stato rinvenuto 1 involucro in cellophane trasparente contenente diversi grammi di hashish e 520 euro in contanti. Saliti nell’appartamento è partita la perquisizione dove hanno rinvenuto 5946 dosi di hashish, 761 dosi di cocaina, 1920 euro in contanti, 2 bilancini di precisione ed un coltello sporco di sostanza stupefacente, oltre a tutto il materiale per il confezionamento. Infine le perquisizioni sono state svolte anche all’interno del suo bar, a Marino, dove però gli agenti non hanno trovato traccia di sostanze stupefacenti. Tutti elementi che hanno portato all’arresto per detenzione ai fini di spaccio nei confronti del 46enne romano che, convalidato l’arresto è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Col Suv investe uomo a spasso con il cagnolino solo perché gli ha detto di andare piano

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Col Suv investe uomo a spasso con il cagnolino solo perché gli ha detto di andare piano

Come tutti i giorni, era a spasso con il suo cane il trentanovenne rumeno investito in piena campagna nettunense. Il suo aggressore, un connazionale di 25 anni, è stato arrestato per tentato omicidio dagli Agenti del Commissariato Anzio-Nettuno.

Non era la prima volta che la vittima, durante le sue passeggiate con il suo amico a quattro zampe, aveva incrociato per strada il suo aggressore mentre sfrecciava a forte velocità a bordo di un suv.

Temendo per l’incolumità del suo cagnolino, lo aveva esortato più volte a rallentare la corsa, ma, anziché assecondarlo, il suo connazionale aveva minacciato sia lui che il cane ed era ripartito a tutto gas.

La situazione, però, è degenerata l’altro giorno, quando l’aggressore, all’ennesimo richiamo sulla guida da parte della vittima, dalle parole è passato ai fatti e, a forte velocità, si è scagliato contro di lui ed il suo cane.

Nonostante la prontezza del malcapitato – che, in un primo momento, era riuscito a gettarsi col suo amico a quattro zampe in un fosso lì vicino – quando poi è tornato in strada, si è visto travolgere dal paraurti posteriore dell’auto. Davanti a lui, l’aggressore, a bordo del fuoristrada, aveva ingranato in retromarcia per sorprenderlo, riuscendo a colpirlo ad una gamba.

Rifugiatasi di nuovo tra le sterpaglie del fosso, terrorizzata per le ritorsioni del suo connazionale, che, nel frattempo, era tornato per il secondo “round” accompagnato da un amico, la vittima ha chiesto aiuto al 112 (N.U.E.).

Sono stati gli Agenti del Commissariato Anzio Nettuno, allertati dalla Sala Operativa della Questura, ad intercettare l’auto pirata, riuscendo a bloccarla proprio mentre cercava di fuggire a forte velocità.

Arrivati, poi, sul luogo dell’investimento, i poliziotti hanno trovato la vittima ed il cane accovacciato, ancora mimetizzati dietro ad un cespuglio. L’uomo è stato subito soccorso e trasportato in ospedale per le cure del caso, riportando lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Il cane, sano e salvo, è stato affidato alla mamma della vittima.

I successivi accertamenti hanno consentito di accertare che il suv incriminato risultava provento di un furto avvenuto nel novembre 2024 e che il conducente fosse sprovvisto di patente di guida.

Per il cittadino rumeno, quindi, si sono aperte le porte del carcere veliterno, dove resterà ristretto in regime di custodia cautelare.

Si evidenzia che il procedimento penale nei confronti dell’indagato non è ancora definito e che eventuali responsabilità verranno definitivamente accertate solo a seguito di sentenza irrevocabile di condanna.

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Vigilanza privata come forma di deterrenza

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Vigilanza privata come forma di deterrenza

Così Giulio Gravina, vice presidente dell’Anivp, l’Associazione nazionale imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, a seguito dei recenti fatti inerente la movida che si sono registrati nella Capitale

“Il decreto Piantedosi che ha introdotto le linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici riconosce già un ruolo per la vigilanza privata”. Così Giulio Gravina, vice presidente dell’Anivp, l’Associazione nazionale imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, a seguito dei recenti fatti inerente la movida che si sono registrati nella Capitale.

“Infatti – continua Gravina – il provvedimento del ministero dell’Interno prevede che gli impianti di videosorveglianza installati dai proprietari degli esercizi pubblici, possono essere affidati a istituti di vigilanza privata, nel rispetto delle norme stabilite a tutela della riservatezza”.

“La vigilanza privata può dare il proprio contributo anche sotto l’aspetto dei servizi di pattugliamento degli spazi in prossimità degli esercizi pubblici, come forma di deterrenza, sempre nell’assoluta collaborazione con le forze dell’ordine e la polizia locale, e senza compromettere l’atmosfera del divertimento”,conclude Gravina.

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