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ULTIM’ORA TOR BELLA MONACA – blitz dei Carabinieri: sgomberata un’altra piazza di spaccio

ULTIM’ORA TOR BELLA MONACA – Grande operazione dei Carabinieri: finiscono in manette 21 persone
ULTIM’ORA TOR BELLA MONACA, sgomberata ennesima piazza di spaccio – Al sorgere del sole i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato il via a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura Direzione Distrettuale Antimafia. I militari hanno arrestato 21 persone, mentre altre 14 persone (tra cui 2 donne) sottoposte a obbligo di presentazione alla P.G., tutte ritenute responsabili di associazione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina nel quartiere di Tor Bella Monaca.
ARRESTO
Dopo quella della scorsa settimana, arriva un’altra operazione per togliere dalle piazze lo spaccio nel quartiere di Tor Bella Monaca. In via Camassei vi era incentrata una vera e propria organizzazione criminale, con a capo un’unica famiglia del posto, gerarchicamente strutturata. Nonostante il capo della famiglia venisse più volte arrestato o la droga posta a sequestro, riusciva lo stesso a mantenere la sua efficacia nel mantenere produttiva la sua attività. L’organizzazione ha cercato di non farsi notare utilizzando diverse utenze telefoniche che a ogni arresto venivano cambiate. Per di può garantivano la lealtà degli appartenenti, i capi dell’associazione fornivano apporti economici per la difesa legale e il mantenimento al detenuto e ai famigliari cercando in questo modo di alleggerire il tutto. I profitti derivanti dallo spaccio, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si aggiravano su oltre 220 mila euro settimanali, con picchi nel week-end.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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