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Carlo Verdone ricorda Borotalco: “Dalla si infuriò con me. Voleva annullare la prima del film”

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Carlo Verdone ricorda Borotalco: “Dalla si infuriò con me. Voleva annullare la prima del film”

Nella giornata odierna Carlo Verdone è intervenuto nel corso della trasmissione di Rai 1 Oggi è un altro giorno, in occasione dei 40 anni di Borotalcofilm che ha consacrato l’attore romano anche nelle vesti di regista e sceneggiatore. Verdone ha voluto omaggiare Angelo Infanti, deceduto nel 2010, che nella pellicola interpretava Manuel Fantoni. “A lui sarò sempre riconoscente, il merito della buona riuscita dei film lo devo al fatto che lui fosse al mio fianco. Era divertente, dotato di grande personalità e molto generoso”.

CARLO VERDONE E IL RETROSCENA SU LUCIO DALLA

Quindi un aneddoto riguardante Lucio Dalla, compositore delle musiche di Borotalco. “Iniziarono a uscire striscioni che annunciavano l’uscita del film. Il suo nome era scritto a caratteri cubitali, era più grande della scritta del mio nome, e io ero il regista. Mi chiamò arrabbiatissimo e si infuriò con me, voleva addirittura annullare la prima del film. Poi andò a vederla, mi richiamò e mi fece i complimenti, chiedendomi però di scrivere il suo nome più piccolo in vista del futuro”. Verdone è poi intervenuto a proposito di una presunta ipocondria: “Io ipocondriaco? Assolutamente no. Si è creato questo falso mito in seguito ad alcune interviste, ma non c’è nulla di vero“.

Di seguito alcune delle scene del film:

 

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Carlo Verdone e Angelo Infanti

 

Borotalco (film) - Wikipedia

Carlo Verdone ed Eleonora Giorgi

Borotalco (1982) di Carlo Verdone - Recensione | Quinlan.itCarlo Verdone e Christian De Sica

 

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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