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Romics, il festival del fumetto compie 30 anni e torna alla Fiera di Roma, info e biglietti
Romics. Quest’anno l’evento compie 30 anni e sarà una festa speciale, tra stand, videogiochi, eventi e tantissimi cosplayer

Dedicata alla natura, ai colori e alla bellezza, questa trentesima edizione del Festival Internazionale del Fumetto (Romics), Animazione, Cinema e Games si estende in 5 padiglioni, con oltre 350 espositori distribuiti su più di 70.000 metri quadrati. Come manifesto ufficiale è stata scelta l’Orchidea per raccontare il cuore della manifestazione, un’esplosione di energia racchiusa in un solo fiore.
ROMICS
Iniziato ieri fino a Domenica 2 Aprile, segue i seguenti orari : 10:00-20:00 alla Fiera Roma in via Portuense a Roma, ingresso Nord ed ingresso Est (tutti i giorni).
L’accesso alla manifestazione sarà consentito esclusivamente ai visitatori che avranno acquistato preventivamente il biglietto. I biglietti sono acquistabili esclusivamente dal sito www.romics.it o dai rivenditori autorizzati Vivaticket con un costo di commissione di 1,50 euro. Il costo è di 10 euro nei giorni feriali e di 12 euro il weekend, mentre l’abbonamento (32 euro) è valido i quattro i giorni della manifestazione. Per bambini fino a 5 anni e persone disabili l’ingresso è gratuito.
Ospiti e programma
Faranno il loro ingresso in fiera gli artisti insigniti del Romics d’Oro, ma a loro continuano ad aggiungersi tanti altri volti del fumetto, del cinema e dei videogiochi. Nella lista, in continuo aggiornamento, sono presenti il disegnatore romano Luca Bonessi, la modellatrice 3D e compositrice digitale Gaia Bussolati, Giaggiu di Anime Tea Time, il trio attivo su Twitch, le due Glitter&Candy direttamente da Youtube, proprio come PlayerInside e, fra gli altri, anche Sonia Ceriola, con cui sono cresciute intere generazioni di giovani romani.
Numerosi gli eventi organizzati, dai meet and greet, allo spazio per le novità di settore, ai workshop sul disegno: a tutto ciò si aggiungono tanti stand dove è possibile acquistare i gadget preferiti.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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