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I consigli del Bambino Gesù sulle punture di insetti. Come prevenire lo shock anafilattico con l’immunoterapia desensibilizzante

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Bambino Gesù Roma

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, sempre all’avanguardia per la protezione dei nostri piccini ci aiuta a capire come comportarsi in caso di puntura di insetto.

Ogni anno in Italia fino a 20 decessi tra adulti e bambini. Più di 600 accessi al pronto soccorso del Bambino Gesù nell’ultimo anno e mezzo per punture di insetti con pungiglione.

I mesi estivi e quelli autunnali sono i periodi dell’anno più rischiosi per quanto riguarda le punture di insetti con pungiglioni: vespe (compresa quella orientale, sempre più diffusa in Italia), calabroni, bombi e api.

Le loro punture possono portare anche allo shock anafilattico e al decesso nei soggetti allergici, come testimoniano purtroppo i più recenti fatti di cronaca. «Grazie all’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e quindi anche i decessi legati alle punture di insetti» spiega il professor Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù di Roma.

Presso l’Ospedale della Santa Sede è possibile sottoporsi alla procedura desensibilizzante dedicata ai bambini e ai ragazzi con diagnosi di allergia grave al veleno di questi insetti. Nell’ultimo anno e mezzo gli accessi al pronto soccorso dell’Ospedale per puntura di imenotteri sono stati 625.

I consigli del Bambino Gesù sulle reazioni normali e reazioni allergica alle punture di insetto

Bambino Gesù di Roma

È importante riuscire a distinguere una reazione normale da una reazione allergica. Diversi insetti con pungiglione quando pungono iniettano sostanze nocive che provocano bruciore, rossore, dolore e prurito. Si tratta di reazioni del tutto normali se localizzate nella sede della puntura e se limitate nell’estensione, nella gravità e nella durata.

Si parla invece di allergia al veleno degli insetti quando la reazione locale è eccessiva: troppo estesa, grave e duratura. In qualche caso viene interessata gran parte di un braccio o di una gamba, il rigonfiamento raggiunge un picco massimo entro le 48 ore e può durare fino a 7-10 giorni. A volte si presentano anche febbre (lieve rialzo della temperatura corporea), spossatezza e nausea.

Le punture di imenotteri scatenano reazioni allergiche in circa 2 persone su 100. Fortunatamente, tra i bambini il fenomeno è molto meno frequente che negli adulti. Tuttavia, proprio a causa del veleno di insetti, ogni anno in Italia muoiono da 5 a 20 persone (tra adulti e bambini). Da gennaio dello scorso anno a luglio di quest’anno il pronto scorso dell’Ospedale ha registrato 625 accessi per punture di insetti con pungiglione: 386 nel 2022 e 239 nei primi 7 mesi del 2023.

Cosa fare in caso di puntura di insetto?

In caso di puntura di insetto, è importante rimuovere immediatamente (entro 20 secondi) il pungiglione, se è visibile, con un movimento secco e rapido (usando le unghie o le pinzette). Trascorsi i primi 20 secondi l’operazione risulterà meno utile perché tutto il veleno sarà stato ormai liberato nel corpo.

Dopo la puntura è consigliabile applicare nella zona colpita qualcosa di freddo (ghiaccio, impacchi freddi) ed eventualmente un analgesico (farmaco per calmare il dolore). È anche possibile somministrare un antistaminico per bocca e applicare localmente una pomata cortisonica. Il medico, se necessario, prescriverà una terapia antinfiammatoria a base di cortisone per bocca per 3-7 giorni.

In caso di sospetta reazione allergica è fondamentale rivolgersi prima possibile al medico o al pronto soccorso e, successivamente, pianificare una visita specialistica dall’allergologo. Sarà lui a effettuare un colloquio e una serie di esami con l’obiettivo di verificare se si tratta davvero di una reazione allergica, identificare l’insetto che l’ha causata e verificare attraverso il dosaggio delle IgE specifiche l’esistenza di sensibilizzazione allergica verso il veleno di una o più specie di insetti.

In seguito, lo specialista prescriverà dei farmaci di pronto impiego da utilizzare in caso di ulteriori reazioni allergiche scatenate da puntura d’insetto. Presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è attivo anche il Centro Antiveleni a cui rivolgersi per le emergenze. Il centro è raggiungibile telefonicamente 24 ore su 24 al numero 06 6859 3726.

IN COSA CONSISTE L’IMMUNOTERAPIA DESENSIBILIZZANTE

L’immunoterapia desensibilizzante, una sorta di “vaccinazione”, è una terapia salvavita per tutti i bambini e i ragazzi ad alto rischio di shock anafilattico o di reazioni allergiche di medio-alta intensità. Consiste nell’inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell’insetto a cui si è allergici, partendo da dosaggi estremamente bassi. In questo modo l’organismo si “abitua” progressivamente al veleno fino a raggiungere una soglia di tolleranza che scongiura reazioni gravi in caso di puntura accidentale.

«Grazie all’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e, quindi, anche i decessi legati alle punture di insetti – spiega il professor Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù – Il vaccino va proseguito per almeno 3 anni e l’effetto si mantiene di solito per molti anni, ma il trattamento è pienamente efficace già dal dodicesimo mese: se il bambino viene punto accidentalmente non rischia più lo shock anafilattico».

L’immunoterapia desensibilizzante va condotta esclusivamente in un Centro allergologico altamente specializzato, sotto stretta osservazione medica. È l’allergologo a valutare caso per caso se sia o meno il caso di sottoporre il bambino o il ragazzo alla vaccinazione. Il percorso è dedicato ai bambini e ai ragazzi che già hanno una diagnosi di allergia grave al veleno di questi insetti o che abbiano avuto episodi di reazioni anomale dopo una puntura. Al Bambino Gesù Roma esiste un ambulatorio dedicato alla diagnosi e al trattamento delle allergie al veleno di insetti a cui è possibile accedere indirizzati dal proprio pediatra. Sono 20 i pazienti attualmente seguiti dall’Ospedale per l’immunoterapia desensibilizzante.

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Domenica Ecologica a Roma, stop auto 24 marzo 2024: orari e dove

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Domani, 24 marzo, a Roma si terrà la quinta e ultima domenica ecologica, durante la quale sarà bloccata la circolazione delle auto. Il sindaco Roberto Gualtieri ha emesso un’ordinanza che prevede il divieto di circolazione dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 nella nuova Zona a Traffico Limitato (Ztl) fascia verde.

Sono esentati dal divieto di circolazione i veicoli che utilizzano metano, Gpl, trazione ibrida o elettrica, veicoli bi-fuel (con doppio sistema di alimentazione benzina-Gpl o benzina-metano), anche se trasformati con impianto a Gpl o metano e omologati in classe Euro 3 e successive, veicoli Euro 6 a benzina, ciclomotori Euro 2 e successivi e motocicli a 4 tempi Euro 3 e successivi.

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Piazzale Labicano, automobilisti in ostaggio dei lavavetri

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lavavetri piazzale labicano

Perché nessuno fa nulla per allontanare il gruppo di lavavetri che ormai si è impadronito di Piazzale Labicano?

Questa è una domanda che si saranno fatti in tantissimi, ma a cui il Comune di Roma, sotto la giunta di Roberto Gualtieri, ancora non riesce a dare nessuna risposta. Dopo le violenze sessuali del Pigneto, la tendopoli abusiva di viale Pretoriano, oggi vi parleremo dei lavavetri che hanno conquistato piazzale Labicano, subito dietro Porta Maggiore, dove tra l’altro c’è spesso un mercatino di merce di dubbia provenienza, che comunque sia – con arroganza e insistenza esagerata – obbligano soprattutto le donne, gli anziani e le persone benestanti a sborsare delle mance non volute per un lavaggio del parabrezza che nessuno ha richiesto.

Il gruppo, come si vede nella foto del nostro fotografo, è composto da sette-otto persone di nazionalità rumena e più volte (i cosiddetti zingari), notati dal nostro giornalista, con insistenza “assaltano” le macchine per raccimolare qualche soldo. Per carità, dispiace che debbano fare questo per guadagnarsi da vivere, però è anche vero che a tutto c’è un limite e il gruppo – abbastanza nutrito e arrogante – crea non pochi disagi a chi spesso frequenta o percorre la strada che unisce la Casilina con la Prenestina.

Speriamo che il sindaco Gualtieri o i vigili di competenza leggano questo articolo, ascoltando le nostre proteste, che di fatto rappresentano il 99% degli automobilisti e dei cittadini che aspettano i mezzi pubblici sulla banchina adiacente il piazzale, risolvendo la situazione di degrado sotto gli occhi di migliaia di persone.

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Cronaca

Incidente a Ponte Milvio: 500 si schianta contro il guardarail. Erano in 7 in macchina

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Incidente al Flaminio: 500 si schianta contro il guardarail a 90 all’ora, sette gravi

La Fiat 500L è stata coinvolta in un grave incidente notturno in Largo Maresciallo Diaz, zona Ponte Milvio nel I Municipio di Roma, con sette persone a bordo. Dopo aver colpito una cabina del semaforo, l’auto è finita contro un guardrail, causando danni gravi alla carrozzeria e lasciando gli occupanti intrappolati.

Le vittime, un uomo e sei donne di diverse nazionalità e età, sono state estratte dall’auto in condizioni critiche dai vigili del fuoco e trasportate in vari ospedali della Capitale. Nonostante le gravi ferite, nessuno è risultato in pericolo di vita. La polizia locale sta indagando sull’incidente, evidenziando che l’auto viaggiava a una velocità superiore ai limiti consentiti, come confermato dal contachilometri che segnava 90 km/h al momento dell’impatto. Il conducente è stato sottoposto a esami tossicologici per accertare eventuali influenze di alcol o droghe durante la guida.

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Centro Storico

Paura a Trastevere. Crolla un muro alto 6 metri

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Paura a Trastevere per il crollo di un muro di tufo alto 6 metri in Via di San Francesco di Sales n. 20,

Sul posto sono interventi i vigili del fuoco di Ostiense e il funzionario di Guardia.

Il crollo del muro di tufo lungo 25 mt e alto 6 mt per fortuna nom ha causato feriti, ma solo qualche macchina danneggiata. Sul posto le forze dell’ordine. La strada è stata interdetta.

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Centro Storico

Più sicurezza a Roma, in arrivo 2500 telecamere per il Giubileo

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Aumentano le telecamere di sicurezza a Roma: ora ce ne sono 2500 per il Giubileo.

Il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Mario De Sclavis, ha confermato nelle scorse ore il piano annunciato dal sindaco Gualtieri in estate: l’installazione di mille nuove telecamere di sicurezza in città in vista del Giubileo e la realizzazione di una nuova sala operativa. Durante una riunione della Commissione capitolina Giubileo, il comandante ha spiegato che le nuove telecamere andranno a confluire nella Sala Sistema Roma insieme a quelle già esistenti, per garantire un maggiore controllo del territorio durante l’anno santo.

Il progetto prevede la creazione di un unico polo operativo chiamato “Smart Police Support” (SPS) destinato alla gestione della sicurezza pubblica, delle emergenze e dei grandi eventi come il Giubileo del 2025. Questo includerà l’installazione di nuove telecamere, la realizzazione di una nuova sala operativa e di un centro di Cyber Security Operation Center (C-SOC o SOC) per proteggere la rete di videosorveglianza da potenziali attacchi informatici.

Attualmente, a Roma ci sono solo 2.500 telecamere, un numero ritenuto insufficiente rispetto alle necessità della città. Le nuove telecamere saranno dotate di intelligenza artificiale e saranno protette da Firewall per semplificare le operazioni di gestione della sicurezza. Il progetto prevede una maggiore collaborazione con le altre forze dell’ordine e con la Protezione Civile per garantire un controllo efficace del territorio durante il Giubileo e altri eventi importanti.

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I Municipio

Porta Maggiore come viale Pretoriano. In balia degli immigrati e romani dimenticati

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Porta Maggiore: mercato non autorizzato e merce sospetta a Roma, residenti indignati

Porta Maggiore: la problematica del mercato abusivo e la delusione dei residenti

A Porta Maggiore, si sviluppa quotidianamente un mercato abusivo gestito da malviventi che offrono una vasta gamma di prodotti come caricabatterie, orologi, cellulari, occhiali, borse e altro ancora. La situazione di illegalità è ben nota ai residenti del quartiere, tra cui Carmen, che hanno assistito all’attività illecita dei venditori. Nonostante le segnalazioni alle autorità competenti, i malviventi continuano a operare spostando temporaneamente la loro attività in zone limitrofe e tornando poco dopo.

La zona di Porta Maggiore viene paragonata a un viale Pretoriano, dominato da un senso di abbandono e trascuratezza. A Roma, anche all’Esquilino, si verifica una situazione analoga con un mercatino abusivo che invade i marciapiedi e crea disagi per i residenti costretti a chiedere il permesso per accedere alle proprie abitazioni. Nonostante la consapevolezza della natura illecita di queste attività, vi sono ancora persone che continuano ad approfittarne. La frustrazione dei residenti per il mancato intervento delle autorità e la proposta di confiscare la merce e punire con rigore i venditori emergono come esigenze prioritarie.

L’assenza di misure efficaci per contrastare l’illegalità e la presenza di un mercato sovraffollato accentuano la percezione di insicurezza da parte della popolazione residente, la quale si chiede il motivo per cui non siano adottate azioni più incisive per porre fine all’attività illegale. La proposta di effettuare controlli mirati per colpire i venditori sul fatto emerge come una possibile soluzione. La vista di attività illegali in prossimità di importanti siti archeologici crea sconcerto e delusione tra gli abitanti del quartiere, che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

(Fonte: Il Messaggero)

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Cronaca

Viale Pretoriano, eliminare pista ciclabile e area parcheggio è un atto di civiltà

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viale Pretoriano

Avete mai fatto Viale Pretoriano per andare a lavoro? Beh se la risposta è sì, dite la verità, quante volte avete maledetto quella pista ciclabile non utilizzata da nessuno, che ha ridotto la careggiata dell’incrocio con via dei Ramni e via Marsala, creando sempre problemi alla viabilità e tensioni fra automobilisti?

Ecco, se è troppo coraggioso eliminarla del tutto, perché tanto è inutile come gran parte delle ciclabili create a Roma sotto la giunta Raggi, che almeno facessero dei sopralluoghi per constatare che l’area parcheggio (come dimostra la foto scattata dal nostro inviato) a protezione delle pista ciclabile a ridosso della famosissima tendopoli –  che non si riesce mai a sgomberare – crea problemi alla circolazione. 

Riusciranno i nostri politici a capire l’errore, oppure ci porteremo questo fardello per i prossimi cinquant’anni?

riproduzione riservata

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Quali strade verranno rifatte per il Giubileo 2025? L’elenco completo di tutte le arterie previste dai lavori

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Giubileo 2025 strade

Giubileo 2025 le strade che verranno rifatte – Il prossimo Giubileo 2025 rappresenta un’opportunità straordinaria per la città di Roma poiché consentirà di realizzare interventi attesi da anni, che altrimenti non sarebbero stati possibili senza le risorse eccezionali legate a questo grande evento.

Lo ha sottolineato Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Capitolina Speciale Giubileo 2025, durante il suo intervento a Radio Radio nella trasmissione “Un giorno speciale” condotta da Francesco Vergovich.

Quali strade verranno rifatte per il Giubileo 2025?

Numerose arterie principali della città saranno oggetto di importanti interventi di manutenzione straordinaria, sia le grandi direttrici che partono da Roma, come la Prenestina, la Portuense, la Tuscolana, la Laurentina, la Collatina e l’Ardeatina, sia strade di grande viabilità come Via Boccea, Via della Pisana, Via Ostiense, Via di Grotta Perfetta, Via Cristoforo Colombo, la Tangenziale Est e Via Pratica di Mare.

Un totale di quarantotto strade su cui sarebbe stato impossibile intervenire senza i fondi straordinari del Giubileo. Queste arterie verranno completamente ripavimentate, con una durata stimata di oltre quindici anni, grazie ai lavori che verranno eseguiti di notte per ridurre al minimo i disagi per i cittadini romani e che saranno completati entro marzo 2025.

Nanni ha sottolineato che la Commissione Giubileo continuerà a monitorare attentamente l’andamento dei lavori e a verificare tempistiche e modalità di questi importanti interventi, i quali contribuiranno significativamente a migliorare la viabilità e la sicurezza della città. fonte 

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Roma, Neonata Dopo Parto Muore al Santo Spirito. Madre Interrogata dai Procuratori

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Neonata Dopo Parto Decede: Madre Interrogata dai Procuratori

La madre della neonata morta poco dopo essere venuta al mondo il 15 febbraio scorso all’ospedale Santo Spirito di Roma, è stata ascoltata oggi in Procura. Quest’intervento segue la denuncia dei genitori e l’apertura di un fascicolo di indagine condotto dai pubblici ministeri capitolini, volto a scoprire le responsabilità degli ignoti coinvolti. Ulteriori importanti passi sono stati fatti nei giorni precedenti, quando i capi dell’inchiesta hanno ascoltato anche il padre della piccola e hanno disposto il sequestro della cartella clinica, della placenta e del cordone ombelicale. In futuro, potrebbe essere intrapreso anche l’esame autoptico.

In base a quanto esposto nella denuncia presentata dai genitori, durante la gravidanza non era emersa alcuna problematica nei controlli effettuati. Tuttavia, le circostanze sono rapidamente precipitate una volta che la madre è stata ricoverata in ospedale a seguito della rottura delle acque. Con il passare del tempo, si è avvertito un peggioramento della situazione caratterizzato da forti contrazioni e copiose perdite di sangue. Divenuta sempre più preoccupata, la donna ha cominciato a rendersi conto della gravità della situazione ed ha inviato messaggi allarmati al marito. Questi ultimi sono stati poi analizzati dai pubblici ministeri capitolini.

Quando la piccola Valentina, così come i genitori avevano deciso di chiamarla, è nata attraverso un parto cesareo, era purtroppo già troppo tardi. La neonata è infatti morta dopo pochi minuti. Nel corso di un’audizione lunga tutta la mattinata, la giovane madre ha confermato i fatti accaduti. Al termine della testimonianza, la donna era visibilmente scossa.

Ora i genitori, assisiti dagli avvocati Stefania Rondini e Andrea Calderoni, cercano chiarezza. “Ciò che desta perplessità è il fatto che si trattava di una gravidanza senza problemi – spiega Rondini – La mamma è una giovanissima ragazza, con tante aspettative, aveva completamente allestito casa per la nascita della figlia, e invece all’improvviso, senza alcuna avvisaglia, è avvenuto l’irreparabile. Combatteremo fino alla fine per l’accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità”, prosegue l’avvocato Stefania Rondini. “Questa tragica vicenda ha lasciato anche me, come donna, molto turbata”.

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Termini è un problema. Turista salvata dalla Polizia Locale. La città è in ostaggio

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Termini

Ieri pomeriggio, le pattuglie della Polizia Locale hanno arrestato un uomo di 35 anni italiano e senza fissa dimora, nei pressi della stazione Termini, colpevole di aver aggredito una turista straniera.

Gli agenti dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica Emergenziale) e del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) sono intervenuti intorno alle 17:00 di fronte all’ingresso della stazione per soccorrere una donna di circa 40 anni. La vittima stava subendo un’aggressione da parte dell’uomo, il quale stava cercando di strapparle il cellulare dalle mani. L’aggressore credeva che il telefono contenesse delle immagini compromettenti.

Nonostante i suoi tentativi di resistere e colpire gli agenti per sfuggire al controllo, l’uomo è stato bloccato e arrestato.

Questo intervento è stato preceduto, poche ore prima, da un inseguimento da parte di una pattuglia dell’Unità SPE di un uomo di 39 anni di origine marocchina, avvenuto in zona Tiburtina. L’uomo era stato segnalato dal personale di un supermercato della zona per aver rubato generi alimentari senza pagarli. Dopo essere stato fermato, è stato condotto presso il Reparto di Attività Forensi del Corpo per le procedure di identificazione, poiché era privo di documenti personali. Il 39enne dovrà ora rispondere all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto. Fonte Ufficio stampa

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