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Strage all’ospedale di Gaza: centinaia di morti in un tragico episodio

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Strage all’ospedale di Gaza: centinaia di morti in un tragico episodio

Una nuova strage ha sconvolto il Medio Oriente, lasciando dietro di sé un bilancio di almeno cinquecento morti. La tragedia si è consumata nell’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital nel centro di Gaza City, dove sono state uccise principalmente donne, bambini e personale ospedaliero. La responsabilità di questa terribile mattanza è ancora oggetto di controversie tra Israele e Hamas.

Secondo Hamas, l’esplosione è stata causata da una bomba sganciata da un jet israeliano. Al contrario, Israele sostiene che tutto sia dovuto a un fallito lancio di un razzo da parte della Jihad Islamica, che avrebbe colpito l’ospedale. Si ipotizza che nell’ospedale potessero essere presenti armi ed esplosivi nascosti nei sotterranei. Questo triste episodio ha scatenato la rabbia e la protesta dei palestinesi, che hanno manifestato in varie città della Cisgiordania.

Questa strage, però, è solo l’ultimo capitolo di una serie di lutti e tragedie che stanno funestando la regione. Il ritrovamento del corpo di Eviatar Moshe Kipnis, uno dei tre italo-israeliani rapiti da Hamas, ha aggiunto un’altra vittima a questa già lunga lista. Ancora dispersa la moglie di Kipnis, Liliach Le Havron, che si trovava con lui nel kibbutz di Beeri, uno dei bersagli principali degli attacchi terroristici.

La situazione nella Striscia di Gaza rimane drammatica. Le pressioni internazionali potrebbero far cambiare strategia a Israele, ma nel frattempo centinaia di migliaia di persone hanno già abbandonato l’area di Gaza City. Le autorità sanitarie palestinesi stimano che ci siano ancora circa 1.200 persone intrappolate sotto le macerie, tra cui 500 minori. La mancanza di acqua potabile e il razionamento di generi alimentari stanno peggiorando le condizioni di vita dei civili.

Le operazioni militari continuano, con il lancio di razzi da parte di Hamas verso Israele e gli attacchi dell’esercito israeliano non solo nella Striscia di Gaza, ma anche contro obiettivi militari di Hezbollah in Libano. Il conflitto si fa sempre più esteso e la violenza miete ancora vittime innocenti, alimentando la tragedia anche tra le due nazioni coinvolte.

È fondamentale che la comunità internazionale si mobiliti per porre fine a questa spirale di violenza e per trovare una soluzione pacifica a questo dramma che sta coinvolgendo tante vite umane.

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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